Tra luci, regali e tavole imbandite, le feste natalizie e di fine anno sono il momento in cui la convivialità trova la sua massima espressione. In questo scenario, Asti Spumante e Moscato d’Asti rappresentano due autentiche icone piemontesi, capaci di interpretare la magia delle feste con eleganza e gusto.

Asti Spumante e Moscato d’Asti: protagonisti del brindisi natalizio italiano
Le colline piemontesi, culla del Moscato Bianco
Entrambi i vini nascono sulle colline del Sud del Piemonte, dove il vitigno Moscato Bianco trova il suo habitat ideale. Il disciplinare ne consente la coltivazione in 51 Comuni tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria. Qui, il microclima e i terreni collinari esaltano gli aromi e la fragranza tipici di questa uva, dando vita a due interpretazioni diverse ma complementari: Asti Spumante e Moscato d’Asti, uniti dallo stesso spirito festoso.
Origini e storia: dalle cascine piemontesi al successo mondiale
Il Moscato d’Asti affonda le sue radici nei cosiddetti “vini di cascina”, dolci e frizzanti, protagonisti delle feste di famiglia. Il suo successo si afferma negli Anni Sessanta e Settanta, quando alcuni storici produttori lo portarono prima in tutta Italia e poi all’estero. La storia dell’Asti Spumante risale invece all’Ottocento, quando Carlo Gancia creò il primo spumante dolce d’Italia da uve Moscato Bianco.

Il Moscato Bianco, l’uva aromatica da cui nascono Asti e Moscato d’Asti Docg
Successivamente, l’ingegno di Federico Martinotti portò all’introduzione del metodo Martinotti, che permise di ottenere spumanti aromatici e freschi grazie alla rifermentazione in autoclave. Nel 1932 nacque il Consorzio dell’Asti, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare i due vini. Dal 1993, Asti Spumante e Moscato d’Asti vantano la Docg, massimo riconoscimento di qualità per i vini italiani.
Asti Spumante e Moscato d’Asti: due vini, un solo spirito
Questi vini rappresentano una filosofia dell’accoglienza e della leggerezza tutta italiana. Nascono dalle colline dell’Astigiano, della Langa e del Monferrato, aree riconosciute dal 2014 come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Due vini che raccontano un territorio d’eccellenza e ne esportano il fascino nel mondo.
Asti Spumante: la bollicina delle grandi occasioni
L’Asti Spumante è il vino delle celebrazioni. Si riconosce per la spuma fine e persistente, il colore giallo paglierino brillante e i profumi intensi di fiori d’arancio, pesca, pera e salvia. Dolce ma equilibrato, con freschezza vivace e gradazione alcolica moderata (7-9,5%), accompagna perfettamente i dolci natalizi come panettone, pandoro e pasticceria secca. Ottimo anche come aperitivo, si abbina a formaggi freschi e finger food salati.

L’Asti Spumante accompagna alla perfezione i dolci delle feste
Moscato d’Asti: la dolcezza delicata delle feste
Il Moscato d’Asti si distingue per una fermentazione interrotta, che dona un perlage fine e una gradazione contenuta (5-5,5%). Esprime un bouquet intenso con note di miele, fiori bianchi, agrumi e salvia. Perfetto con crostate di frutta, torte alle nocciole o formaggi caprini ed erborinati, come il Roccaverano Dop della Langa Astigiana.
Asti e Moscato d’Asti nei cocktail e nei brindisi di ogni stagione
Oltre ad essere protagonisti in purezza, Asti Spumante e Moscato d’Asti sono ingredienti ideali per cocktail e long drink, ai quali conferiscono freschezza e aromaticità. Vini versatili e contemporanei, capaci di adattarsi a ogni occasione dell’anno.

Moscato d’Asti: equilibrio perfetto tra dolcezza e freschezza
Il brindisi italiano per eccellenza
Scegliere Asti Spumante o Moscato d’Asti significa celebrare la dolcezza delle feste e il piacere dello stare insieme. Profumi di frutta e fiori, bollicine leggere e gusto armonioso racchiudono l’essenza autentica del Natale italiano. In un tempo che corre veloce, questi vini invitano a rallentare, a condividere e a riscoprire la gioia delle cose semplici in un brindisi che unisce generazioni e tradizioni di gusto.
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