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metodo classico

1865 e i 160 anni di Conte Vistarino, la memoria del Pinot Nero Italiano in un calice

di Redazione Italia a Tavola
28 novembre 2025 | 12:00

Raffinato, forte in storia e identità, 1865 celebra proprio quest’anno i 160 anni dalla creazione delle prime bollicine italiane a Metodo Classico in Oltrepò. Questa data, incisa nella memoria del vino oltrepadano, è l’anno in cui, sulle colline di Rocca de’ Giorgi, il Conte Augusto Giorgi di Vistarino avviò la prima sperimentazione del Pinot Nero in Italia, importandolo direttamente dalla Francia. Da oltre 20 anni, quella stessa eredità si rinnova con Ottavia Giorgi di Vistarino. Come attestano numerosi documenti e riconoscimenti, l'azienda, con lei, continua a essere promotrice della migliore vocazione del territorio e di una visione enologica d'eccellenza.

1865 e i 160 anni di Conte Vistarino, la memoria del Pinot Nero Italiano in un calice

Il 1865, Pinot Nero extra Brut Millesimato 2017 di Conte Vistarino

Nel calice, 1865 rivela una tonalità giallo dorato e un perlage fine e persistente. Al naso offre profumi di fiori bianchi, scorze di limone e pasticceria, che preludono a un sorso elegante, minerale e di grande profondità. La produzione segue un processo rigoroso: i grappoli di Pinot Nero vengono raccolti manualmente, selezionati e conservati a 10°C prima della pressatura soffice. Il mosto-fiore fermenta in acciaio a temperatura controllata, mentre il vin clair rimane sulle fecce fini fino al tiraggio nella primavera successiva alla vendemmia. Dopo una maturazione sui lieviti di almeno 60 mesi e un ulteriore affinamento in bottiglia di sei mesi, il risultato è un Metodo Classico equilibrato, armonico e capace di evolvere nel tempo.

Pinot Nero e territorio: un connubio di eleganza e carattere

Espressione pura di Pinot Nero in purezza, 1865 nasce da vigneti collinari argilloso-calcarei che donano ai grappoli una spiccata complessità aromatica e una naturale eleganza. Il basso dosaggio ne esalta la finezza, rendendolo un vino autentico e territoriale, capace di competere con le migliori cuvée francesi.

1865 e i 160 anni di Conte Vistarino, la memoria del Pinot Nero Italiano in un calice

Una veduta aerea della tenuta di Conte Vistarino tra i colli pavesi

Al palato, l’equilibrio tra freschezza, struttura e profondità lo rende versatile negli abbinamenti gastronomici: perfetto con risotti, carni bianche, piatti lombardi, ma anche con tempura o fish & chips, grazie alla sua naturale sapidità e persistenza. Il millesimato 2017, attualmente in commercio, ha riscosso grande consenso da parte della critica nazionale e internazionale, affermandosi come una delle migliori interpretazioni recenti del Metodo Classico italiano.

La visione contemporanea di Ottavia Giorgi di Vistarino

Oggi, la Cantina Conte Vistarino continua a rappresentare un punto di riferimento per la valorizzazione del Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, grazie alla guida di Ottavia Giorgi di Vistarino, erede di una storia enologica lunga oltre un secolo e mezzo. Ottavia ha scelto di proseguire il percorso avviato dal suo antenato, puntando su micro-vinificazioni di precisione, cantine tecnologiche di ultima generazione e una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.

1865 e i 160 anni di Conte Vistarino, la memoria del Pinot Nero Italiano in un calice

Ottavia Giorgi di Vistarino con la linea delle bollicine di Conte Vistarino

Ogni scelta produttiva riflette un equilibrio tra ricerca e rispetto per la terra, con l’obiettivo di esprimere la vera identità di un territorio spesso sottovalutato ma ricco di potenzialità. L’ultima vendemmia ha consegnato basi di Pinot Nero eccezionali, considerate tra le migliori del decennio, confermando la capacità del marchio Conte Vistarino di coniugare qualità, eleganza e coerenza stilistica.

1865 e i 160 anni di Conte Vistarino, la memoria del Pinot Nero Italiano in un calice

Le campagne dell'Oltrepo' pavese

Con 1865, la cantina non celebra solo una ricorrenza storica, ma riafferma il proprio ruolo di ambasciatrice delle grandi bollicine italiane e dell’Oltrepò Pavese, territorio dove passato e futuro si incontrano nel segno dell’eccellenza.

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