Due masterclass, una per il Cerasuolo e una per il Frappato, e un banco d’assaggio siciliano al 100%, anzi siciliano Doc, hanno dato sostanza all’evento “Stile siciliano: i vini rossi del futuro”, tenutosi a Milano all’hotel Westin Palace di piazza Repubblica. L’organizzatrice, in collaborazione col Consorzio di tutela e con la Strada del vino Cerasuolo di Vittoria Docg, è l’Enoteca regionale della Sicilia sud-est, un’associazione che in breve è diventata un punto di riferimento per la valorizzazione e la promozione delle eccellenze enologiche siciliane, con particolare attenzione ai vini del sud-est dell’isola.

La vendemmia nel sud-est della Sicilia
«Dopo la magnifica esperienza vissuta a Roma lo scorso maggio - ha dichiarato Silvio Balloni, presidente dell’Enoteca - abbiamo voluto portare a Milano, il cuore della comunicazione e dell’innovazione enologica italiana, un evento che per noi produttori è anche un manifesto sullo stile siciliano. Una degustazione, certamente, ma anche un momento di confronto con esperti e operatori di settore interamente dedicato all’eccellenza dei vini siciliani, con un focus speciale sul nostro straordinario sud-est».
Cerasuolo di Vittoria, un rosso che parla il linguaggio del presente
Anche grazie alla guida del sommelier/media expert Andrea Amadei, le due masterclass sono riuscite a dare ai partecipanti un saggio eloquente di quelle che sono le possibilità e le certezze dell’enologia siciliana, vera e propria istituzione in piedi almeno dall’VIII secolo a.C., cioè dall’arrivo dei Greci in Sicilia; ed escludiamo per brevità i millenni precedenti, totalmente autoctoni. «Ci troviamo di fronte - ha spiegato Andrea Amadei con piglio radiofonico (ma anche televisivo) - a un vino come il Cerasuolo di Vittoria Docg, che ha una storia secolare ma sa essere anche contemporaneo, considerate le esigenze di abbinamento dei piatti della cucina di tutti i giorni».

Silvio Balloni, presidente dell’Enoteca
Cerasuolo viene da “cerasa”, ciliegia in dialetto, un mix dei vitigni Nero d’Avola e Frappato, che si porta dietro questi sentori evidenti di frutti rossi e neri e poi anche le spezie, in varie misure ed espressioni. «Un vino moderno in quanto versatile, che si trova a suo agio anche con la cucina di mare, e penso subito al guazzetto di pesce; e non è secondario che il rosso del Cerasuolo richiami il rosso del pomodoro, dato che l’armonia cromatica qualcosa da insegnare ce l’ha sempre. In queste giornate uggiose di freddo-umido milanese, immaginiamo di addentare un bel crostone di pane con in cima due moscardini in umido, un bicchiere di rosso siciliano, e subito passa la malinconia - ha proseguito Amadei. Un vino moderno, dicevo, perché lo puoi bere anche a 14 gradi, d’estate, e dunque quando la calura siciliana si fa sentire».
«Soffermiamoci un attimo sul Nero d’Avola: sappiamo bene che è considerato un vitigno carico di colore e di sapore, che fino all’altro ieri viaggiava verso il Settentrione e verso la Francia per dare corpo a vini che un tempo si definivano scarichi; ed oggi, che è cambiato tutto, sono diventati più presentabili, perché i gusti e le mode sono in continua evoluzione. Su questo vitigno così intenso il terreno sabbioso del sud-est siciliano agisce come una sarta: è come portare la giacca del nonno, che magari oggi è tornata di moda, dalla sarta perché la sfini e la adatti al fisico del nipote, che l’ha ricevuta in eredità. Allo stesso modo, le sabbie rosse hanno il potere di addomesticare la potenza mediante l’eleganza. E non solo: aiutati dagli ossidi di ferro e dal calcare riuscirete ad avvertire la sapidità del Cerasuolo, più spiccata in un terroir e meno in quello a pochi chilometri di distanza, perché è questo il bello del territorio di Vittoria e del Ragusano in generale: non ti annoia mai, ha sempre qualche nota originale da esprimere, come le celebrazioni per i vent’anni dell’istituzione della Docg Cerasuolo di Vittoria hanno messo bene in luce» ha poi concluso.
Il sud-est siciliano tra suoli, vitigni e identità
Dopo l’excursus breve ma appassionato del mattatore Andrea Amadei non ci resta che lasciare la parola al cavatappi per dare spazio ai veri protagonisti, il Cerasuolo e il Frappato, che ci sono stati presentati in quindici calici pieni di ottimismo e passione, come autentici siciliani Doc (e Docg).
Cerasuolo di Vittoria Docg
- Planeta - Cerasuolo 2023
- Cortese - Sabuci Cerasuolo Classico 2023
- Feudi del Pisciotto - I Putti del Serpotta Cerasuolo 2023
- Donnafugata - Floramundi Cerasuolo 2023
- COS - Cerasuolo Classico 2022
- Fede - Dakry Cerasuolo 2021
- Casa Grazie - Brunetti d’Opera Cerasuolo Classico 2021
- Arianna Occhipinti - Grotte Alte Cerasuolo Classico 2021

I Cerasuolo di Vittoria Docg in degustazione
Frappato di Vittoria
- Horus - Sole e Terra Doc 2024
- Tenute Nicosia - Fondo Filara Doc 2024
- Santa Tresa - Rina Russa Igt 2024
- Gurrieri - Frappato Igt 2024
- Terre di Giurfo - Belsito Doc 2024
- Akrille - Frappato Doc 2024
- Valle dell’Acate - Frappato Doc 2024