Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 18 dicembre 2025 | aggiornato alle 23:25| 116422 articoli in archivio

vertis

Borgo Paglianetto: 15 anni di storia e territorio nel Verdicchio di Matelica

di Michele Pizzillo
18 dicembre 2025 | 09:30

Quasi come un gioco - ma con un forte legame con la propria terra - nel 2008 cinque amici (Mario Basilissi, Luciano Bruzzechesse, Pierandrea Farroni e i fratelli Antonio e Giovanni Battista Roversi) con un bel successo professionale conquistato nella propria attività come imprenditoria, università, finanza, mondo agricolo, decidono di occupare il proprio tempo libero alla riattivazione di alcune vigne storiche di Matelica (Mc). Cioè, dell’area viticola delle Marche, quella del Verdicchio di Matelica appunto, che è la prima ad essere riconosciuta a Doc

Borgo Paglianetto: 15 anni di storia e territorio nel Verdicchio di Matelica

Borgo di Paglianetto a Matelica

La nascita di Vertis e il progetto Borgo Paglianetto

Così i cinque “giocatori” inventano Borgo Paglianetto, con sede a Matelica, ovviamente, ed anche il vino che subito diviene l’ambasciatore dell’azienda e di un territorio dove il vitigno tipico della zona, il Verdicchio, assume forme espressive tra la più pure e longeve d’Italia. Tant’è che il vino verrà chiamato Vertis, dal latino “vertere” che sta a significare “il punto più alto”. Questo grazie alla perseveranza dei cinque neo-vignaiuoli che mettono subito in pratica la voglia di produrre un vino eccellente, esempio di tradizione ed innovazione, realizzato e distribuito con tutti i requisiti di etica commerciale e di sostenibilità, tant’è che praticano attività agricola biologica e aderiscono alla Fivi.

Borgo Paglianetto: 15 anni di storia e territorio nel Verdicchio di Matelica

Borgo di Paglianetto: Vertis

Una strategia virtuosa che viene ulteriormente accentuata a mano a mano che Vertis registra gli apprezzamenti del mondo degli appassionati di vino di qualità che, contestualmente viene affiancato da altri doc Verdicchio di Matelica come Terravignata, Petrara, Ergon, la riserva Jera, lo spumante e il passito nonché due rossi Marche Igt, per un totale di 120 bottiglie per il 70% distribuite in Italia e il resto tra Nord America ed Europa.

Il 15° anniversario a Milano

La prima vendemmia di Vertis è la 2011 e conquista subito il massimo riconoscimento di Gambero Rosso (i famosi tre bicchieri anche per le vendemmie successive). Essendo trascorsi 15 anni da questo loro successo, i cinque soci di Borgo Paglianetto hanno ritenuto opportuno festeggiare il 15 anniversario della nascita del loro capolavoro e, così, a Milano, hanno scelto il raffinato ristorante Autem del toscanissimo Luca Natalini che sta conquistando l’interesse dei milanesi con una cucina legata alla stagionalità, al mercato, al momento, all’istinto.

Borgo Paglianetto: 15 anni di storia e territorio nel Verdicchio di Matelica

Borgo di Paglianetto: alcune annate di Vertis

In questo locale c’è stata la verticale celebrativa dei 15 anni di Vertis, condotta da Cristina Mercuri, wine educator e wine expert di fama internazionale, fondatrice della Wine Club Academy e figura di riferimento nel panorama della formazione enoica italiana, che in questa occasione è stata affiancata da Marco Vecchioli, key account sales manager dell’Azienda, mentre in disparte, Giovanni Battista Roversi si godeva lo spettacolo, omaggiando il sottoscritto della foto del diploma conquistato nel 1908 all’Exposition au Grand Palais des Champs Elysées di Parigi, dal vino prodotto dal bisnonno Giovanni Censi Mancia, a dimostrazione della qualità del Verdicchio di Matelica già riconosciuta più di un secolo fa.

Vertis, espressione trasparente del Verdicchio

Prima di passare alla verticale di otto annate di Vertis, è stato puntualizzato che questo vino non nasce come prodotto di punta per struttura o per estrazione, né rappresenta la riserva aziendale, ma dalla volontà dei cinque soci di Borgo Paglianetto di raccontare il territorio attraverso un’espressione trasparente, nitida e verticale del Verdicchio. Un vino che negli ultimi anni ha conquistato consumatori di tutto il mondo che grazie alla grande duttilità stilistica, è oggi considerato uno dei bianchi italiani più adatti alla sfida dei cambiamenti climatici. Anche perché dalle uve Verdicchio si possono ottenere vini freschi e immediati ma anche vini strutturati e capaci di evoluzioni straordinarie.

Borgo Paglianetto: 15 anni di storia e territorio nel Verdicchio di Matelica

Il Verdicchio di Matelica

Tutto questo grazie anche al microclima che caratterizza Matelica e per Borgo Paglianetto l’ubicazione dei vigneti - tra i 400 e 600 metri - e la gestione che ne fanno i cinque vignaiuoli che impegnano il proprio tempo libero per fare conoscere meglio la propria terra d’origine. Anche perché, dalla degustazione condotta da un’esperta come Cristina Mercuri, emerge che Vertis si riconosce subito grazie alla sua forte personalità, al piacere che assicura ad ogni sorso e alla capacità di evolversi nel tempo.

Vertis, la verticale

Di seguito la verticale di Vertis Verdicchio di Matelica Doc.

  • Vertis 2011 - Vino di colore oro antico e un bouquet con una bellissima nota citrica, di frutta candita, tocco di fiori di campo, fieno e sentori di mandorla. In bocca è ancora vivo con una rotondità sostenuta da una bella acidità e un finale interminabile che fonde toni affumicati e sensazioni di mandorla. Un vino di 15 anni che assicura delle belle sensazioni a chi ha la possibilità di degustarlo.
  • Vertis 2013 - Colore oro brillante e luminoso per un vino che assicura profumi di erbe aromatiche, frutta a polpa bianca nonché note di mela verde oltre alla nota verde tipica del Verdicchio. Buona, al sorso, la struttura con una bella sapidità, accenni agrumati e note di zenzero oltre ad una buona persistenza.
  • Vertis 2017 - Vino di colore oro luminoso. Al naso già si avvertono note di frutta matura nonché accenni di erbe aromatiche e di fiori secchi. In bocca presenta una buona struttura nonché freschezza, sapidità e note di frutta matura unitamente a sentori agrumati e una lunga persistenza. 
  • Vertis 2018 - Annata di grande eleganza che si avverta già dal colore paglierino dorato con riflessi verdeggianti. Al naso i profumi primari rimangono ancora ben definiti  tra note agrumate, frutta matura e accenni di erbe aromatiche. In bocca è fresco, succoso, molto sapido, con leggere note piccanti, sentori agrumati, vena acida e lunga persistenza.
  • Vertis 2019 - Dal colore paglierino luminoso con riflessi dorati e bouquet complesso tra sentori di agrumi, mela verde, leggere note piccanti e accenni di erbe aromatiche. In bocca è vino ricco, fresco, succoso, acidità vibrante e un’ottima persistenza che si conclude con accattivanti sentori di mandorla.
  • Vertis 2020 - Vino di colore giallo paglierino intenso e profumi agrumati e piacevoli note di frutti bianchi maturi. In bocca è vino pieno, avvolgente, fresco con acidità vibrante e lunga persistenza sostenuta da sentori agrumati e di mandorla. E’ un vino super premiato dalle guide enologiche.
  • Vertis 2021 - Dal colore giallo paglierino intenso che vira al dorato ad un bouquet elegante con note di fiori di campo, agrumi, richiami di anice e zenzero con tocchi di miele. In bocca è vino di beva facile e scorrevole, fresco, succoso, con ottimi sentori agrumati e note mandorlate, oltre che caratterizzato da una lunga persistenza.
  • Vertis 2022 - È l’annata ancora in commercio che si presenta con un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso prevalgono profumi floreali, di frutti bianchi, una bella nota agrumata e un tocco balsamico. In bocca rivela una elegante morbidezza e sapidità persistente. E’ un vino che può invecchiare ancora per 10/15 anni senza perdere nulla delle sue peculiarità. Oltre che vino ideale con piatti dal gusto deciso prevalentemente di pesce e di carni da cortile nonché formaggi di media stagionatura.

[cartiglio_pers]1[/cartiglio_pers]

© Riproduzione riservata