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BWW 2025, Gaja, Ornellaia, Monteverro, G.B. Burlotto, Antinori tra le migliori cantine al mondo

di Redazione Italia a Tavola
31 dicembre 2025 | 11:43

Alla BWW 2025 - Best Wine of the World Competition, l’Italia si distingue con numerosi riconoscimenti che coinvolgono cantine e vini simbolo. Tra le aziende più votate figurano Gaja, Ornellaia, Monteverro, G.B. Burlotto e Marchesi Antinori, mentre Monteverro conquista il titolo di Best New Winery of the Year. Sul fronte vini, il Masseto 2020 ottiene il riconoscimento Platinum, mentre tra i Gold rientrano Sassicaia 2021, Solaia 2020, Barolo Sperss 2018 di Gaja, Monteverro 2019 e il Chardonnay 2019 di Monteverro, confermando il ruolo centrale dell’Italia nella classifica globale.

BWW 2025, Gaja, Ornellaia, Monteverro, G.B. Burlotto, Antinori tra le migliori cantine al mondo

Vino italiano protagonista alla BWW 2025

Le cantine italiane più votate al BWW 2025

Sulle colline delle Langhe, si conferma il prestigio di Gaja e di G.B. Burlotto, nomi storici del Barolo. In Toscana, spicca la giovane realtà costiera di Monteverro, mentre nel bolgherese trova spazio Ornellaia, gioiello del Gruppo Frescobaldi. Infine, con una presenza diffusa e storica su più territori, Marchesi Antinori rappresenta una delle aziende più longeve e autorevoli del vino italiano. Sono queste le cantine italiane che hanno raccolto il maggior numero di preferenze nella BWW 2025 - Best Wine of the World Competition, firmata da Tasting Book. Un’edizione che ha coinvolto 449.000 professionisti del vino di 129 Paesi, per un totale di oltre 3,3 milioni di voti espressi su più di 19.000 vini e centinaia di cantine da tutto il mondo.

I grandi vincitori internazionali

La classifica 2025 ha incoronato il Pétrus 2020 di Château Petrus come «Best Wine of the World», mentre il Vintage Champagne Salon 2012 è stato scelto come «Best Champagne of the World». A livello di cantine, il riconoscimento di Best Winery of the Year è andato a E. Guigal, icona della Valle del Rodano. Tra i protagonisti individuali, il titolo di Best Winemaker of the World è stato assegnato a Nick Gislason, enologo di Screaming Eagle.

I riconoscimenti ai vini italiani

Accanto ai grandi nomi internazionali, il concorso ha messo in luce anche diverse eccellenze italiane. Tra i vini rossi giudicati “Platinum” (98-100 punti) figura l'Ornellaia Masseto 2020, confermando il suo ruolo di riferimento nelle aste internazionali. Nella fascia “Gold” (96-97 punti) rientrano invece il Sassicaia 2021 della Tenuta San Guido, il Solaia 2020 di Antinori, il Barolo Sperss 2018 di Gaja e il Monteverro 2019, che ottiene lo stesso riconoscimento anche con il Chardonnay 2019. Secondo gli organizzatori, la selezione finale ha premiato appena lo 0,1% dei vini votati.

Monteverro Best New Winery of the Year

Tra i risultati più significativi dell’edizione 2025 spicca il titolo di Best New Winery of the Year assegnato a Monteverro. Un riconoscimento che arriva a una tenuta dalla storia recente, ma già capace di raccogliere un consenso ampio e trasversale. Nonostante la giovane età, Monteverro ha ottenuto un numero elevato di voti, confermando una presenza ormai stabile tra le realtà emergenti più osservate del panorama internazionale.

BWW 2025, Gaja, Ornellaia, Monteverro, G.B. Burlotto, Antinori tra le migliori cantine al mondo

Monteverro è una realtà in crescita

Monteverro nasce con un obiettivo preciso: realizzare una tenuta di respiro internazionale sulla costa toscana, lavorando su pazienza, precisione e attenzione costante alla qualità. Fin dalle prime vendemmie, i vini hanno mostrato una direzione chiara, puntando a risultati immediati piuttosto che a promesse di lungo periodo. Un approccio che la giuria del BWW ha letto come affine a quello di grandi modelli internazionali, basato su concentrazione, misura e visione di lungo termine. Il successo di Monteverro al BWW 2025 non è legato a dinamiche di moda, ma a un percorso coerente. Vendemmia dopo vendemmia, la tenuta ha lavorato sul miglioramento continuo, senza accelerazioni forzate. Un metodo che ha trovato riscontro nel voto dei professionisti coinvolti e che rafforza la posizione di Monteverro come realtà destinata a consolidarsi nel tempo all’interno del vino di alta gamma.

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