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Stati Generali

Da Federvini l'appello: un approccio europeo per rilanciare il vino

17 febbraio 2025 | 16:20

Il settore vitivinicolo europeo affronta un periodo di incertezze, aggravato da un quadro normativo disomogeneo e da approcci ideologici che rischiano di ostacolare la sua crescita. Questo è l'allarme lanciato da Federvini, l'associazione che rappresenta i produttori, esportatori e importatori italiani di vino, bevande spiritose e aceti, durante gli Stati Generali del Vino svoltisi a Roma.

Da Federvini l'appello: un approccio europeo per rilanciare il vino

Vino: serve un approccio europeo per risolvere i problemi

Vino, una politica comunitaria

Durante l'evento, promosso dalla Rappresentanza del Parlamento europeo in Italia e dalla Commissione europea, sono emerse le preoccupazioni per il futuro del settore vitivinicolo, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia. Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini, ha sottolineato l’urgenza di una strategia politica comune in Europa per rispondere alle sfide globali e valorizzare il patrimonio vitivinicolo del continente: «Il vino è una risorsa fondamentale per la nostra economia. Per continuare a competere sui mercati mondiali è necessario proteggere il nostro settore da normative frammentate e approcci che penalizzano il nostro patrimonio storico e culturale».

Da Federvini l'appello: un approccio europeo per rilanciare il vino

Un momento degli Stati Generali del Vino a Roma

Con una produzione annuale di oltre 160 milioni di ettolitri, l'Unione Europea è il principale produttore di vino al mondo, coprendo il 45% delle superfici viticole globali. L’Italia, in particolare, si distingue come leader nelle esportazioni, con oltre 7 miliardi di euro di saldo attivo derivante dal vino. Nonostante questi numeri positivi, la presidente di Federvini ha evidenziato il divario nella spesa delle risorse comunitarie da parte dell'Italia, invitando a politiche più mirate, una burocrazia snellita e una promozione più incisiva del vino italiano sui mercati internazionali.

Vino, tra sostenibilità e regole

Un tema trattato è stato quello della sostenibilità del settore, con l'assenza di un quadro normativo unico che potrebbe frammentare il mercato europeo e creare disuguaglianze tra i produttori. Antinori ha chiesto la creazione di uno standard unico europeo, accompagnato da un logo di sostenibilità, per evitare normative disparate che potrebbero penalizzare le aziende: «L’assenza di un quadro normativo unico in Europa rischia di frammentare il settore, creando disuguaglianze tra i produttori e ostacolando l’efficacia degli sforzi di sostenibilità. È urgente uno standard unico nazionale, accompagnato da un logo di sostenibilità, che permetta alle aziende di essere identificabili senza rischiare di incorrere in normative disparate».

Da Federvini l'appello: un approccio europeo per rilanciare il vino

Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini

Un altro aspetto cruciale è rappresentato dalla normativa sull'etichettatura digitale. Federvini ha sollecitato una semplificazione della burocrazia, proponendo l'uso di simboli grafici accanto ai codici QR, invece di testi obbligatori, per rendere l'accesso alle informazioni più immediato per i consumatori e meno gravoso per i produttori.

Vino, un approccio scientifico

Federvini ha ribadito l’importanza di un approccio basato su evidenze scientifiche piuttosto che ideologiche. A tal proposito, la presidente ha richiamato uno studio della National Academy of Sciences statunitense, che conferma i benefici del consumo moderato di vino, in particolare per la salute cardiovascolare e la mortalità generale. Infine, è stato sottolineato come il settore vitivinicolo debba essere tutelato attraverso normative specifiche, come nel caso delle forme delle bottiglie dei vini Igt, Doc e Docg, che non devono subire modifiche in nome della minimizzazione degli imballaggi. L'esclusione dei prodotti vitivinicoli dalle normative sui riusi obbligatori e sul sistema di deposito cauzionale è stata accolta come una misura positiva per salvaguardare le tradizioni.

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