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Birre leggere e analcoliche: il gusto della libertà per l'estate

Regina dell’estate, la birra conquista con freschezza e convivialità. Crescono le leggere e le analcoliche, ideali per chi cerca gusto senza eccessi. Blanche e session IPA perfette a tavola, le analcoliche diventano alternative di qualità. Sempre più locali le propongono in pairing: dalla pizza al ceviche, è birra a tutto pasto

17 maggio 2025 | 18:00
Birre leggere e analcoliche: il gusto della libertà per l'estate

La birra è la bevanda regina dell’estate. Che si tratti di una session IPA artigianale sorseggiata in riva al mare o di una analcolica bevuta in pausa pranzo, il suo consumo esplode nei mesi caldi, grazie alla sua capacità unica di dissetare, accompagnare il cibo e creare socialità.

Secondo il Rapporto Annuale Assobirra, in Italia si consumano circa 21 milioni di ettolitri di birra all’anno, con un picco che arriva proprio tra giugno e agosto, quando si concentra oltre il 40% del consumo totale. Il trend più significativo? Crescono in modo consistente le birre leggere e le birre analcoliche, che intercettano il bisogno di piacere senza eccessi, di gusto senza compromessi.

Session beer e blanche: leggere ma mai banali

Le birre estive per eccellenza sono le blanche (birre di frumento in stile belga, speziate e agrumate) e le session beer, ovvero versioni leggere di stili più forti, capaci di mantenere intensità aromatica con un grado alcolico contenuto (tra 3,5% e 4,5%).

Birre leggere e analcoliche: il gusto della libertà per l'estate

La birra è la bevanda regina dell’estate

Le blanche si caratterizzano per l’uso di frumento non maltato, coriandolo e scorze d’arancia. Il profilo è fresco, morbido, con note agrumate e una leggera speziatura: perfette per accompagnare cibi speziati, sushi, insalate di mare o piatti vegetariani. Tra le più apprezzate in Italia: Isaac di Baladin, White Shock di 32 Via dei Birrai o la Witbier di Caulier.

Le session IPA, invece, mantengono l’amaro e i profumi delle Indian Pale Ale (luppolo agrumato, resinoso, esotico) ma con minor impatto alcolico, risultando molto beverine. Ottime con hamburger, tapas piccanti, tacos o street food fusion.

Analcoliche: la nuova frontiera della qualità

Il mercato delle birre analcoliche è in fortissima crescita. Secondo NielsenIQ, tra 2018 e 2023 il volume delle vendite è aumentato del +36%, con punte del +60% per le versioni craft o low-alcohol (sotto l’1,2%).

Oggi non sono più considerate un compromesso, ma un’alternativa di qualità. Brand industriali come Heineken 0.0, Peroni 0.0, Menabrea 0.0 hanno migliorato drasticamente i processi di dealcolazione, mantenendo corpo e gusto. Ma soprattutto, molti birrifici artigianali stanno proponendo analcoliche “serie”: fermentate normalmente, poi de-alcolate con sistemi a freddo o a osmosi inversa, per non perdere complessità aromatica.

I contesti di consumo: birra a tutto pasto e pairing estivi

Sempre più ristoranti e pizzerie propongono birre in abbinamento, con pairing studiati al posto del vino. La birra si presta perfettamente: grazie alla carbonazione, all’amaro e alla leggerezza, si abbina a piatti grassi, speziati, fritti o fermentati.

Esempi di pairing perfetti per l’estate:

  • Blanche con ceviche, insalata di polpo, hummus
  • Session IPA con fritture miste, pad thai, poke
  • Analcolica con insalata nizzarda, carpacci, focacce gourmet
  • Lager artigianale con pizza margherita o bruschette al pomodoro

Le temperature ideali di servizio vanno dagli 8°C per le blanche e lager fino ai 10°C per le IPA e APA. Il bicchiere consigliato è il tulipano o calice a chiudere, per favorire lo sviluppo aromatico.

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