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anniversario

Vigna Michelangelo: il primo vigneto urbano di Firenze compie un anno

Claudio Zeni
di Claudio Zeni
20 maggio 2025 | 10:43

La prima vigna urbana moderna di Firenze, frutto del progetto dell'azienda Donne Fittipaldi di Bolgheri (Li), presieduta da Maria Fittipaldi Menarini con le quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, ha festeggiato il suo primo anno di vita. Composta fino al 2024 da pochi filari, Vigna Michelangelo ha rinnovato lo scorso anno il suo parco viti mettendo a dimora 700 nuove piante. «Questa vigna rappresenta anche la mia infanzia - ricorda Maria - quando i primi di settembre, di ritorno dalla villeggiatura, amavo cogliere gli acini e anche alcuni grappoli per la tavola».

Vigna Michelangelo: il primo vigneto urbano di Firenze compie un anno

Maria Fittipaldi Menarini (la seconda da sinistra) con le sue figlie

La passione e l'esperienza acquisita in vent'anni di creazione e gestione della loro azienda agricola a Bolgheri l'hanno convinta a far rivivere la vecchia vigna di casa. «In qualche modo - prosegue Maria - volevo dare un segno e un senso di continuità a questa casa, particolarmente amata da mio padre Mario. È passato giusto un anno da quando mettemmo a dimora le barbatelle ed oggi è davvero grande l'emozione per me e le mie figlie di vedere ogni barbatella già trasformata in vite con le prime foglie e soprattutto le prime infiorescenze. Questa vite ci racconta la vita che continua».

Vigna Michelangeloè parte dell'UrbanVineyardsAssociation

Intanto Vigna Michelangelo fa già parte dell'Urban Vineyards Association presieduta dall'italiano Nicola Purrello con il suo vigneto urbano a Catania ai piedi dell'Etna. Un'associazione che si estende su 10 Paesi in quattro continenti, per un totale di 21 vigneti urbani: da Venezia a Torino, da Parigi a Barcellona, da Londra a Los Angeles, da Brasilia a Melbourne. Questa vigna è vista come elemento in grado di ricomporre l'insieme di patrimonio rurale, storico e paesaggistico tipico di una comunità urbana ancora lontana dall'industrializzazione.

Vigna Michelangelo, la suddivisione delle 700 viti

Le varietà sono state scelte con cura storica tra le varietà toscane più tradizionali, incluse quelle a rischio di estinzione perché poco redditizie, ma di altissima qualità. Chiaramente questo progetto non rappresenta solo un progetto viticolo ma deve essere considerato come un omaggio alla città di Firenze ed alla Toscana essendo fatto da varietà autoctone della regione.

Vigna Michelangelo: il primo vigneto urbano di Firenze compie un anno

Vigna Michelangelo a Firenze

Vigna Michelangelo è costituita da 700 viti così suddivise:

  • 300 viti sono di Sangiovese, vitigno principe della Toscana, con i cloni scelti nella selezione Ccl2000.
  • 150 viti sono di Canaiolo, anch'esso vitigno molto diffuso in tutti gli areali chiantigiani, utilizzato per conferire eleganza e leggerezza ai Sangiovese più austeri, ma anche per il vino d'annata con la pratica del “governo alla toscana”.
  • 100 viti sono di Foglia Tonda, vitigno coltivato con successo in Val d'Orcia e nella Valle dell'Arno, che unito al Sangiovese dà maggiore robustezza al vino e maggiore longevità.
  • Altre 100 viti sono di Pugnitello, varietà che sta offrendo interessanti risultati in Toscana, e che deve il suo nome alla caratteristica forma del grappolo a piccolo pugno chiuso.
  • Infine, 50 viti sono di Colorino del Val d'Arno, conosciuto anche come Abrostino o Abrusco. Il nome è dovuto alla sua buccia, intensamente dotata di colore rosso cupo. In autunno le foglie si colorano di un rosso fuoco e, con le striature rosso violacee in prossimità.

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