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Capezzana, 100 anni nel calice: la verticale che racconta un secolo di vino

di Michele Pizzillo
29 maggio 2025 | 12:35

Uevento in tre atti, tra memoria, emozione e degustazione: così si è celebrato a Milano, presso L'Enoluogo di "Civiltà del Bere", il centenario della Tenuta di Capezzana sotto la guida della famiglia Contini Bonacossi. A rappresentare oggi la quarta e la quinta generazione c'erano Beatrice Contini Bonacossi, Filippo e Benedetta, con i nipoti Ettore, Gaddo e Serena. Il primo atto emozionale lo ha regalato Ettore Fantoni, stappando la bottiglia della vendemmia 1925, la prima prodotta da Alessandro e Vittoria Contini Bonacossi dopo l'acquisto della tenuta.

Capezzana, 100 anni nel calice: la verticale che racconta un secolo di vino

Ettore Fantoni con i vini degustati

Le radici antiche di Carmignano

Capezzana vanta una tradizione vinicola secolare, con riferimenti storici già nel 1369 per mano di Ser Lapo Mazzei. Nel 1714, Lorenzo Biancardi esportava vino dalla tenuta verso l'Inghilterra e Malta. Il territorio è tra i più antichi a vocazione enologica della Toscana e il Carmignano è una denominazione che affonda le radici nel Rinascimento. «Già i Medici villeggiavano qui d'estate per caccia e vino», ha ricordato Beatrice, che ha poi sottolineato: «La nostra famiglia ha custodito e ampliato questa eredità».

Capezzana, 100 anni nel calice: la verticale che racconta un secolo di vino

Capezzana vanta una tradizione vinicola secolare

Alessandro e Vittoria erano anche noti antiquari e mercanti d'arte, protagonisti del mercato americano nel Novecento. Parte della loro raccolta - tra cui opere di Bernini, Andrea del Castagno, Velasquez e Goya - è oggi visibile nella Galleria degli Uffizi, grazie alla Donazione Contini Bonacossi del 1969.

Tenuta di Capezzana tra vigne, oliveti e una Docg ritrovata

La Tenuta di Capezzana si estende su 650 ettari, tutti nel comune di Carmignano: 65 a vigneto, 130 a oliveti e il resto tra boschi e laghetti artificiali. Questi ultimi, voluti da Ugo Contini Bonacossi, sono oggi una risorsa preziosa. Beatrice ha ricordato con affetto: «Costruiva laghetti in Africa, e ha voluto farne anche tre qui. Oggi ci tornano utili».

Capezzana, 100 anni nel calice: la verticale che racconta un secolo di vino

Tenuta di Capezzana ha contribuito al rilancio della denominazione Carmignano

Nel tempo, la famiglia ha contribuito al rilancio della denominazione Carmignano, riconosciuta Doc nel 1975 e Docg nel 1990, grazie soprattutto all'impegno di Ugo. Il lavoro è stato poi proseguito da Benedetta, enologa, che ha impresso un nuovo corso ai vini della tenuta: eleganza, equilibrio e bevibilità sono i tratti distintivi dei suoi vini.

Villa di Capezzana in verticale: 7 vini, un secolo di storia

Ecco, di seguito, i vini degustati a Milano:

2021 - Eleganza giovane in divenire

80% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon. Vendemmia atipica, con raccolta anticipata di 12 giorni per il Sangiovese. In affinamento: 70% in tonneaux e 30% in botte grande. Sarà sul mercato a fine settembre 2025. Un'anteprima che già rivela struttura ed equilibrio.

2015 - Una vendemmia d'oro

Uvaggio identico al 2021, ma con condizioni climatiche eccellenti. Il risultato? Un vino strutturato, elegante, con tannini ben integrati e una nota balsamica persistente. Il finale agrumato lo rende particolarmente gradevole.

2005 - Ultimo Canaiolo

80% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, invecchiato 12 mesi in tonneaux. È l'ultima annata prodotta con la tecnica iniziata nel 1995, che prevedeva anche il Canaiolo. Morbido, complesso, un sorso avvolgente e maturo.

Capezzana, 100 anni nel calice: la verticale che racconta un secolo di vino

Beatrice Contini Bonacossi ed Ettore Fantoni della Tenuta di Capezzana

1995 - L'identità aromatica

80% Sangiovese, 15% Cabernet, 5% Canaiolo, invecchiamento in botte grande per 30 mesi. Il profumo è ampio e vigoroso, ma il sorso ha leggermente perso in vigoria. Spicca però per una freschezza sorprendente.

1983 - Un classico con 42 anni

Uvaggio con Sangiovese, Cabernet, Canaiolo, Colorino e Mammolo. Invecchiamento di 24 mesi. Un vino che sorprende per vitalità, con un sorso ancora deciso e persistente.

1979 - Finezza e pienezza

Composizione simile all'annata 1983. Dopo quasi mezzo secolo, conserva freschezza e pienezza, lasciando una piacevole persistenza e un sorso di raffinata finezza.

1925 - Un secolo nel calice

Probabile uvaggio con Sangiovese, Cabernet, Canaiolo e Mammolo. Sorprende per aromi mediterranei, erbe di campo, acidità e tannino ancora vivi. Un vino storico ma perfettamente bevibile, capace di commuovere.

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