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Boia Brewing punta sulle birre luppolate e amplia la gamma con spirits

Carlo Vischi
di Carlo Vischi
03 maggio 2025 | 09:30

Nato nel 2020 all'interno del Birrificio Balabiott di Domodossola, il progetto Boia Brewing si è fin da subito concentrato sulla produzione di IPA, proponendosi con un'identità visiva distintiva legata alla figura del Boia, che ne rappresenta il simbolo. Nel 2024 la produzione annua ha raggiunto i 4.500 ettolitri, con una rete distributiva che unisce vendita diretta, shop online ed esportazione tramite distributori su buona parte del territorio nazionale.

Boia Brewing punta sulle birre luppolate e amplia la gamma con spirits

Le birre di Boia Brewing

Una realtà indipendente radicata a Domodossola

Il brand nasce dalla collaborazione tra Matteo Vinci e Gianpaolo Carnevali, con la parte brassicola affidata al birraio Moreno Crevola. Il punto vendita principale si trova presso la sede produttiva in Via Castellazzo 43, Domodossola, affiancato dalla tap room Dhop Bistrot ad Arese, in provincia di Milano.

Boia Brewing punta sulle birre luppolate e amplia la gamma con spirits

Matteo Vinci e Gianpaolo Carnevali

La birra Boia è disponibile in lattine da 33 cl e in fusti Polykeg da 24 litri con attacco baionetta. Oltre alla rivendita diretta nello shop di Domodossola (Via Castellazzo 43), è attiva una rete distributiva su quasi tutto il territorio italiano, supportata da un e-commerce (boiabrewing.it/shop). Sul fronte della somministrazione, Boia Brewing è presente anche con una tap room dedicata: il Dhop Bistrot di Arese (MI), in Via Roma 41.

Birre stabili e riconoscibili, con attenzione alla bevibilità

Il core produttivo del marchio ruota attorno a quattro birre principali, tutte caratterizzate da uno stile riconoscibile e da una ricerca mirata nel bilanciamento tra aroma e bevibilità.

  • Vergine di Norimberga - Keller Pils, 5,0%: birra dal colore giallo paglierino e schiuma compatta. Aromi di crosta di pane e note erbacee da dry hop con luppolo Rottenburger. La birra più venduta del birrificio.
  • Gavage - DDH Session IPA, 4,3%, gluten free: leggera e beverina, fermentata con lievito Verdant e luppoli Citra e Falconer's Flight. Al naso note di agrumi e accenni floreali. Abbinabile a pesce, tartare e crudi.
  • Culla di Giuda - American IPA, 6,2%: una delle birre identitarie, con grist innovativo e dry hop di Azacca, Mosaic e Amarillo Cryo. Aromi di agrumi, frutta a pasta gialla e tropicale.
  • Maschera di Ferro - East Coast DIPA, 8,5%: double IPA con cereali non maltati, aspetto leggermente velato e dry hop di Citra, Idaho 7 e Cryo Pop. Profilo aromatico dominato dalla frutta tropicale.

Tra le referenze, Gavage si distingue per il suo profilo accessibile e per la versatilità negli abbinamenti: si presta bene con pesce crudo, tartare e piatti a base di pesce fresco, grazie alla sua acidità e alla struttura leggera.

Oltre la birra: la linea Meister Franz tra amari e distillati

Boia Brewing ha sviluppato anche una linea spirits in collaborazione: Meister Franz. Attualmente include tre prodotti, tutti realizzati con un approccio artigianale.

Boia Brewing punta sulle birre luppolate e amplia la gamma con spirits

Il gin di Boia Brewing

  • Amaro del Boia - A base di circa 20 ingredienti, tra cui agrumi, radici e spezie, arricchito con malto dark chocolate e luppolo Citra. Amaro bilanciato con un finale secco e pulito.
  • Gin del Boia - London Dry con un bouquet agrumato e predominanza di ginepro, affiancato da 18 botaniche tra cui Mosaic, angelica, arancia e coriandolo.
  • Funky Bitter del Boia - Aperitivo dalle note agrumate e amaricanti, con rabarbaro, corteccia di china e luppolo Citra a donare un tocco moderno al profilo classico del bitter.

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