Estratta dai fondali del lago d’Iseo l’annata 2021 dello spumante metodo classico Nautilus dell'azienda Agricola Valcamonica di Alex Belingheri, insieme a selezionate superbottiglie da 1,5 e 3 litri. Il progetto, unico nel panorama vitivinicolo italiano, prevede l’affinamento del vino a 40 metri di profondità, in condizioni fisiche difficilmente riproducibili in cantina. La temperatura costante di circa 6°C e l’assenza di luce consentono al vino di sviluppare al meglio le proprie caratteristiche organolettiche.

È stata estratta dai fondali del lago d’Iseo l’annata 2021 dello spumante metodo classico Nautilus
Bottiglie naturali segnate dal tempo e dal fondale
Durante i 36 mesi di affinamento subacqueo, ogni bottiglia evolve anche esteticamente. Le sabbie e le incrostazioni di molluschi che si formano sulla superficie del vetro rendono ogni pezzo unico. Grazie a un particolare confezionamento, queste tracce vengono conservate visibili, diventando parte integrante del valore del prodotto.

Durante i 36 mesi di affinamento subacqueo, ogni bottiglia evolve anche esteticamente
Alex Belingheri, pioniere dell'affinamento subacqueo in Italia
Alex Belingheri, vignaiolo camuno che da oltre dieci anni adotta questo sistema, spiega: «La bottiglia di spumante metodo classico Nautilus viene spesso relegata a semplice oggetto che contiene un nettare prezioso, ma in realtà ha un valore più nobile e determinante. Conservare i vini sott’acqua è coerente con i principi di buona conservazione e offre un proprio contributo all’ambiente, poiché risparmia energia per mantenere a temperatura costante le bottiglie».

Alex Belingheri, pioniere dell'affinamento subacqueo in Italia
«Pare infatti che anche la luce, naturale o artificiale, che filtra attraverso un vetro possa influire in maniera irreversibile sulle qualità organolettiche del vino (è ormai accertato che agisca negativamente sull’olio extravergine). Anche in questo abbiamo chiesto aiuto alla natura».
Val Camonica: uve autoctone rare da ceppi centenari
Le bottiglie di Nautilus non subiscono alcun dosaggio zuccherino. Una scelta coerente con la filosofia naturale del progetto, che mira a esaltare le peculiarità di ogni vendemmia e a preservare l’integrità organolettica del vino.

Le bottiglie di Nautilus non subiscono alcun dosaggio zuccherino
Il cuore del progetto è nei terrazzamenti recuperati in media Val Camonica, dove vengono coltivate uve autoctone spesso sconosciute al di fuori del territorio. Tra queste: Valcamonec, Hibebo e Gratù, provenienti da ceppi centenari di cui si conosce solo il nome in lingua locale. Il lavoro di Belingheri contribuisce così alla riscoperta di un patrimonio vitivinicolo unico.
Cantina subacquea e affinamento estremo: il caso Estremo Adamadus
Accanto al progetto Nautilus, Belingheri porta avanti anche l’affinamento in quota con Estremo Adamadus, spumante metodo classico maturato nel lago Aviolo, a 1930 metri di altitudine, all’interno del Parco Regionale dell’Adamello. È l’unico esempio in Italia di metodo classico affinato in un lago alpino, a testimonianza di una ricerca continua di luoghi estremi per valorizzare le uve camune.
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