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Gorgona 2024: il vino di Frescobaldi prodotto dai detenuti compie 13 anni

20 giugno 2025 | 09:30

Come da tradizione, anche quest’anno Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi, ha stappato sull’isola la prima bottiglia di Gorgona 2024, il nuovo millesimo di un vino nato in un contesto particolare: l’isola di Gorgona, l’ultima colonia penale attiva in Europa.

Gorgona 2024: il vino di Frescobaldi prodotto dai detenuti compie 13 anni

Il Gorgona 2024 di Frescobaldi

«Una bottiglia gira il mondo e porta con sé la storia di tutti coloro che si sono impegnati per produrla - racconta Frescobaldi -: Appassionarsi alla vigna e al vino è probabilmente più semplice che con altri prodotti. E quando dietro alla produzione c’è un progetto come questo, nato tredici anni fa, non possiamo che esserne orgogliosi. Il punto di forza di Gorgona sono i detenuti, che qui imparano un mestiere utile anche per il reinserimento nella società una volta scontata la pena».

Gorgona, la vigna come strumento di formazione e dignità

Il progetto, avviato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’Istituto Penitenziario di Gorgona, offre ai detenuti l'opportunità di sviluppare competenze nel settore vitivinicolo. Durante la permanenza sull’isola, i partecipanti ricevono regolare retribuzione e acquisiscono un’esperienza che potrà facilitare il loro reinserimento lavorativo alla fine del percorso detentivo. Immersi nel ritmo delle stagioni e del lavoro agricolo, i detenuti partecipano attivamente alla cura dei vigneti e alla produzione del vino, affiancati da agronomi ed enologi della Marchesi Frescobaldi. Questo processo rappresenta non solo un’esperienza formativa, ma anche un'occasione di crescita personale, capace di restituire dignità attraverso il lavoro manuale e il contatto con la natura.

Gorgona 2024: il vino di Frescobaldi prodotto dai detenuti compie 13 anni

Lamberto Frescobaldi

L’isola di Gorgona, definita da Andrea Bocelli «la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente», si presenta come un anfiteatro naturale affacciato sul mare. Qui, su suoli ricchi di ferro e accarezzati dai venti marini, crescono le varietà Vermentino e Ansonica su una superficie vitata di 2,3 ettari, che conferiscono al vino una spiccata impronta territoriale.

Gorgona, un’etichetta che racconta la biodiversità dell’isola

Per ogni annata, l’etichetta di Gorgona viene realizzata come pezzo unico, capace di raccontare un aspetto specifico del luogo. La veste grafica del millesimo 2024, firmata da Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, celebra le «ali leggere» dell’isola: le farfalle. L’isola ospita infatti circa 50 specie diverse, tra cui la Pieride del Navone, la Aricia Agestis e la Pararge Paramegaera, tutte fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema e l’impollinazione naturale. Il richiamo alla biodiversità si completa con la pratica agronomica del sovescio, utile a mantenere il suolo vivo e fertile, garantendo la salute del vigneto senza ricorrere a pratiche invasive.

Caratteristiche del Gorgona 2024

Il nuovo millesimo di Gorgona si presenta nel calice con un giallo paglierino intenso. Al naso offre un bouquet ricco ed elegante, con profumi di ginestra e caprifoglio, seguiti da note agrumate di bergamotto, cedro e frutti esotici maturi. Chiudono il quadro olfattivo le erbe mediterranee come rosmarino, salvia ed elicriso, con un finale marino che richiama le brezze dell’isola. All’assaggio si rivela fresco, sapido, equilibrato e persistente, con un finale lungo e coerente con le sensazioni olfattive.

Gorgona 2024: il vino di Frescobaldi prodotto dai detenuti compie 13 anni

L'isola di Gorgona

L’annata 2024 è stata contraddistinta da un inverno insolitamente mite - tra i più caldi degli ultimi anni - e da piogge frequenti tra l’autunno e la primavera. Le temperature si sono abbassate solo a settembre, ritardando così la vendemmia rispetto agli anni precedenti. Il Vermentino è stato raccolto nella seconda settimana di settembre, mentre l’Ansonica ha atteso la seconda settimana di ottobre, con un ciclo vegetativo più lungo che ha favorito una maturazione ottimale delle uve.

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