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Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

Giorgio Lazzari
di Giorgio Lazzari
18 luglio 2025 | 12:25

Un nuovo disciplinare più impegnativo per i produttori ma con l’obiettivo di ottenere in futuro il riconoscimento a Docg, Denominazione di origine controllata e garantita. Il vino Valcalepio introduce un nuovo disciplinare, che sarà applicato già dalla vendemmia 2025, in base alle nuove regole pubblicate in Gazzetta Ufficiale.

Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

I vini dei produttori della Valcalepio

Le novità per il Valcalepio Rosso Riserva

Le novità più rilevanti riguardano l’etichetta di punta, il Valcalepio Rosso Riserva, al quale verrà riservato un percorso autonomo, a partire dalla raccolta delle uve, blend di Merlot (con una percentuale stabilita tra il 40 e il 90%) e Cabernet Sauvignon (tra il 10 e il 60%).

Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

Il Valcalepio Rosso Riserva

Oltre ai due vitigni caratteristici del taglio bordolese, per il Valcalepio Rosso è ora permesso l'utilizzo fino al 15% di altre cinque varietà autoctone: Merera, Incrocio Terzi, Franconia, Rebo e Petit Verdot.

Cambiamenti anche per il Moscato Passito

Le novità riguardano anche il Valcalepio Moscato Passito: in questo caso il nuovo disciplinare permetterà infine i grandi brindisi, visto che sono stati sdoganati i formati con bottiglie fino a tre litri e sarà possibile inserire fino al 15% di altre uve rosse oltre al vitigno Moscato di Scanzo.

Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

La pregiata uva della Valcalepio

Le dichiarazioni del Consorzio Tutela Valcalepio

«Il Valcalepio continua a rinnovarsi per andare incontro al mercato – commentano Marco Locatelli, presidente del Consorzio Tutela Valcalepio, insieme al direttore Sergio Cantoni - Il nuovo disciplinare è certamente più impegnativo per i produttori, ma permette di garantire un prodotto di qualità ai consumatori. Le modifiche accettate rappresentano un buon punto di partenza per il rilancio del nostro vino ambasciatore di Bergamo in chiave più moderna e territoriale – concludono Locatelli e Cantoni -. Insieme al supporto di Visit Bergamo e della Strada del Vino stiamo lavorando per far conoscere a bergamaschi, visitatori e turisti le potenzialità del vino prodotto sul nostro territorio. In quest’ottica cercheremo di avere sempre più un rapporto diretto con il consumatore finale, con la ristorazione e la parte horeca dove puntiamo a carte dei vini che prestino sempre maggiore attenzione alle etichette locali».

Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

Marco Locatelli, presidente del Consorzio Tutela Valcalepio

Le opinioni delle aziende vitivinicole

Emanuele Medolago Albani dell’omonima casa vitivinicola di Trescore Balneario, conferma come «il percorso intrapreso va nella direzione di una crescita della Doc, un primo passo con l’obiettivo finale di diventare Docg. Per le singole aziende agricole è certamente un percorso più impegnativo, non tanto nella lavorazione, ma anche per la gestione della parte burocratica – prosegue Medolago Albani -. Staccare il Valcalepio Rosso Riserva dal Valcalepio tradizionale è certamente motivo di crescita per la nostra realtà vitivinicola che merita di essere valorizzata anche dal punto di vista economico con una maggiore remunerazione per le cantine – conclude Emanuele Medolago Albani -. Tutte le aziende sono pronte a reinvestire i maggiori margini nella produzione e nell’accoglienza».

Angelica Cuni dell’azienda agricola Il Cipresso di Scanzorosciate, evidenzia come «tenuto conto delle malattie che colpiscono alcuni vitigni, già il fatto di poter utilizzare altre uve che non sono solo Merlot e Cabernet, per noi è molto importante. Inseriremo per esempio l’Incrocio Terzi e proseguiremo nella valorizzazione del Valcalepio Rosso Riserva, al quale abbiamo sempre prestato particolare attenzione – conclude Angelica Cuni -. In base all’annata sappiamo già cosa mettere da parte e selezioniamo le uve migliori per queste etichette. Sono convinta che ogni azienda lavorerà per ottenere la migliore qualità possibile, cogliendo l’opportunità creata con il nuovo disciplinare».

Valcalepio verso la Docg: il nuovo disciplinare 2025

Le vigne della Valcalepio

Franco Plebani, dell’azienda agricola Il Calepino di Castelli Calepio, ripercorre «il lungo percorso che ci ha portato al nuovo disciplinare, fatto anche di lunghe riunioni e discussioni per trovare la quadra migliore. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ci permette di guardare avanti, puntato verso la Docg. La possibilità di utilizzare il 15% di altre uve sul Valcalepio Rosso tradizionale ci mette al riparo dalle problematiche del Cabernet Sauvignon, che sta soffrendo tanto per il mal dell’esca – prosegue Plebani -. Per i produttori è certamente un percorso più impegnativo, tenendo presente che non permetterà più di far invecchiare il vino più prestante, elevandolo negli anni a riserva. La prossima vendemmia si prospetta copiosa e, per andare incontro al nuovo disciplinare, abbiamo già previsto di intervenire con il diradamento in campo – conclude Franco Plebani -. Certo è che dovremo pensare anche ad un riposizionamento di prezzo, che dovrebbe portare a maggiore remunerazione, anche se il mercato sta subendo un rallentamento notevole che speriamo venga presto superato».

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