Una storia di amore e di passione per il territorio, in particolare quello del Chianti Classico, iniziata negli anni '80 quando Franca e Lorenzo Pinzauti decisero da Firenze di puntare su Radda in Chianti (Si) con il proposito di dedicarsi alla vitivinicoltura di qualità e alla rivalutazione del bellissimo borgo che adesso è il cuore di Colle Bereto, con la sua vasta e rappresentativa collezione di arte contemporanea.

Dalla moda al vino: la famiglia Pinzauti ha cucito un sogno nel Chianti (credits: Paolo Fani)
Dalle radici nella moda alla guida esperta in cantina: la visione dei Pinzauti per Colle Bereto
Partono da basi solide grazie alla LeoFrance (in onore dei figli Leonardo e Francesca). Nel 1966 nasce questa azienda a Sesto Fiorentino. Si producono componenti per la moda: fibbie, cinture, pezzi di metallo, bijoux per le maggiori griffe del lusso nel mondo. Parliamo di una delle più grandi fabbriche di minuteria in Europa. Negli ultimi anni hanno investito molto anche nell'amata Versilia, in particolare a Forte dei Marmi, rilevando nel 2020 il Bagno Santa Maria, cui ha fatto seguito l'acquisto della storica Pensione Villa Elena. I Pinzauti hanno poi calato il tris rilevando recentemente il Bagno Principe nella prestigiosa zona di Roma Imperiale.

Vista sull'azienda agricola Colle Bereto a Radda in Chianti (credits: AIS)
Fondamentale quindi divenne trovare una persona fidata che si occupasse a tempo pieno dell'azienda vinicola e la scelta come direttore di cantina ricadde in Bernardo Bianchi, che subito individuò in Niccolò D'Afflitto la figura di riferimento come enologo. Il suo mandato è molto semplice: garantire un'attenzione quasi maniacale per la tradizione e i vitigni del Chianti Classico, unita però alla cura di varietali diversi come il Pinot Nero e il Merlot.
I vini, con attestazione biologica, di Colle Bereto
La gamma aziendale è stata costruita di conseguenza e si presenta con questi vini, tutti con attestazione biologica:
- Il Chianti Classico 2022 da sole uve Sangiovese ha un delicato naso di ribes, rosa, mirtillo, santoreggia, con incursioni di pepe verde, rabarbaro, china e cannella. In bocca la succosa freschezza è in sinergia con i tannini regali a legare il finale.
- Il Toscana Rosso Igt Il Cenno 2021, un Pinot Nero in purezza, esordisce con profumi di gelèe di lamponi, scorza d'arancia candita e rosa rossa essiccata. Si affiancano poi foglie secche, vaniglia e liquirizia. Il tannino delicato si sposa con la nota calorica evidenziando la freschezza di agrume che insiste nel lungo epilogo.
- Il Chianti Classico Gran Selezione 2020, di puro Sangiovese, libera sentori di arancia sanguinella, lampone e lavanda, che si alternano a ricordi di cannella, resina e cacao. Sorso dalla liquidità fine e dalla freschezza del ribes rosso ben miscelata con i tannini. Chiusura persistente e balsamica.

I vini biologici di Colle Bereto
- Il Toscana Rosso Igt Il Tocco 2020, un Merlot in purezza, mostra un colore rubino fitto. Profilo odoroso di prugna, cassis e mora di gelso, pot-pourri di fiori rossi, noce moscata, legno di sandalo e tabacco biondo. Sorso imperniato sulla polposità del frutto nero maturo, sorretto da tannini integrati e sfiziosa freschezza. Ritmici rimbalzi di cacao e ciliegia a scandire il pregevole finale.
- Il Chianti Classico Riserva 2019, Sangiovese 100%, offre rilievi odorosi di confettura di ciliegie, mirtillo maturo, giaggiolo, cardamomo, con note finali di chinotto e pepe verde. Assaggio di freschezza dinamica e tannini fruttati con una sfumatura finale di arancia rossa.
- Torniamo in chiusura con un altro Pinot Nero: Il Toscana Rosso Igt Il Cenno 2019. Spiazzante per finezza e ricchezza aromatica, il naso si esprime su note di susina rossa e visciola, con sfondo balsamico di pepe rosa e tocchi selvatici di rosmarino. La vena acida al palato sorregge note agrumate di pompelmo. Chiusura di eucalipto e piacevolissima beva sapida.
La famiglia Pinzauti con Bernardo Bianchi può dormire sonni tranquilli.
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