Nonostante Valdobbiadene sia il simbolo del Prosecco di qualità, Sandro Bottega e la sua azienda vinicola, che di questo vino sono tra i massimi esponenti mondiali, punta ora al Prosecco di Conegliano. Nel comparto la notizia ha del sensazionale anche perché l'imprenditore trevigiano ha affittato per tanti anni una vasta area di questa zona per produrre in proprio le uve necessarie.

L'imprenditore Sandro Bottega
«Il Valdobbiadene è un prodotto di qualità, ma sta anche diventando un'immagine troppo legata alla tradizione e così abbiamo deciso di spostare la nostra attenzione sulle nostre colline di Conegliano» afferma lo stesso Sandro Bottega, presidente dell'azienda che porta il suo nome e che dispone di sei siti produttivi tra Veneto, Friuli e Toscana, «dove il Prosecco è stato inventato. Qui la qualità è più armonica, forse con meno fragranze di quella di Valdobbiadene ma con una ben maggiore sapidità che rende il Prosecco adatto non solo come aperitivo ma un “tutto pasto”. Ad ottobre inizieremo a commercializzare questo nuovo prodotto».
I numeri (brillanti) di Bottega Spa nei primi sei mesi del 2025
Bottega Spa intanto fa sapere i brillanti dati di bilancio del primo semestre dell'anno, con un balzo in avanti del 5% e un fatturato di 44 milioni, che a fine anno dovrebbe superare quota 100 (solitamente è nel secondo semestre che avvengono i maggiori incassi). Bene il mercato italiano con +7% e bene sia quello europeo che quello statunitense, a dimostrazione che verosimilmente i dazi non influiranno molto e che gli americani continueranno ad acquistare il vino con le bollicine di Bottega e tutti i suoi vini di qualità. Ai 100 milioni di euro si dovranno aggiungere i 40 milioni d'incasso con i Prosecco Bar, per cui il marchio trevigiano chiuderà il 2025 sopra i 140 milioni.
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