Infestante è qualcosa che cresce, libero e selvaggio, in uno spazio dove non era previsto. Una definizione che calza a pennello per Feral, la start up che nessuno si aspettava, creata da un gruppo di giovani partiti da Mezzolombardo (Tn), nel cuore delle Dolomiti, per conquistare le tavole degli italiani e non solo.

La gestualità del vino reinterpretata in versione analcolica
Visionari, coraggiosi e un po’ ribelli, Maddalena, Sebastiano e Andrea, e gli altri ragazzi che si sono uniti a Feral, hanno scelto di essere “fuori luogo”, “fuori dalle autostrade”, di mettersi in viaggio attraverso territori inesplorati, mossi da un’energia in continuo fermento, per farsi strada nel mondo degli abbinamenti gastronomici, con un prodotto completamente fuori dall’ordinario.

I ragazzi dietro al progetto Feral
Le loro bevande botaniche fermentate sono a tutti gli effetti il primo Proxy italiano! Pensate per accompagnarci in tutti i momenti di convivialità della giornata ricreando le stesse esperienze sensoriali del vino, ma senza alcol.
Come nascono i Ferals
La passione per la natura e la curiosità verso i suoi ingredienti più poveri e spesso dimenticati; la fermentazione come atto che nobilita gli elementi e regala assaggi multidimensionali; la ricerca di libertà espressiva come via per abbandonare le sovrastrutture e riscoprire i sapori più autentici.

La linea completa Feral
Sono queste le caratteristiche di Feral, una realtà giovane e in forte ascesa, complici anche la tendenza attuale di crescita del mercato low-no alcol e la curiosità verso un prodotto davvero originale e attento alla qualità.
Le ricette di Feral
Alla base delle loro ricette la barbabietola, un prodotto Bio dal sud della Germania. Un ingrediente povero che viene nobilitato attraverso un processo di fermentazione e macerazione con erbe, spezie, radici e legni. È questo mix di ingredienti che contribuisce a creare un prodotto di corpo, dalla spiccata complessità gustativa. Una bevuta adulta che costringe a fermarsi, a degustare con calma per percepire più a fondo le diverse note nel bicchiere.

Ingredienti selvaggi alla base di ogni sorso Feral
L’assenza di dolcezza e una lieve acidità, sviluppata in modo naturale attraverso la fermentazione, rendono possibile un interessante abbinamento al cibo attraverso un’esperienza di degustazione in calice, proprio come accade per il vino.
Caratteri diversi per diversi abbinamenti
Pur derivando tutte dalla fermentazione lattica del succo di barbabietola, le prime quattro ricette di Feral sviluppano ciascuna un profilo aromatico unico.
I bianchi
Il succo di barbabietola bianca fermentata è la base comune per le prime due ricette, che presentano però caratteri finali molto diversi:
Feral N°1 è un fermentato di barbabietola bianca, con luppolo e pepe di Szechuan. La sua complessità aromatica regala un perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, con fresche note agrumate che si mescolano con un intrigante sentore speziato. Si abbina perfettamente con verdure, pesce e carni bianche e, servito fresco in una flûte, è perfetto per un aperitivo;

Feral N°1
Feral N°2 utilizza sempre come base il succo di barbabietola bianca fermentato, infuso poi con zenzero, pepe garofanato e bacche di ginepro. Morbido e setoso, avvolge il palato con le sue note sensoriali calde e nettamente piccanti, ideale accompagnamento di piatti umami dal sapore intenso, ma perfetto anche con il cioccolato. Provare per credere!

Feral N°2
I rossi
Le altre due ricette nascono invece dalla fermentazione della barbabietola rossa:
Acidità e tannini marcati per Feral N°3, dove la barbabietola infusa con mirtillo selvatico, legno di rovere, pepe nero e timo esprime note erbacee balsamiche marcate, da servire in pairing con piatti saporiti, anche affumicati, con carni rosse e selvaggina o con formaggi stagionati.

Feral N°3
Torna una profondità più complessa nel Feral N°4, con il succo della barbabietola infuso con mirtillo selvatico e poi lavanda e bacche di ginepro. Qui i tannini morbidi incontrano il sentore floreale della lavanda, mentre un’acidità più spiccata lo rende delicato e armonico, perfetto da servire in accompagnamento ad un risotto, ai pesci grassi o ai salumi.

Feral N°4
La fermentazione di batteri lattici completamente naturali, scelti per le diverse note organolettiche secondo la compatibilità con la base botanica, non produce però né alcol né CO2. Per questo nessuna delle quattro ricette di Feral è frizzante.
Feral N° 5, la bolla che mancava
Ma poteva mai mancare una bolla nell’assortimento Feral? Assolutamente no! E infatti, frizzanti e vivaci per natura, i Ferals hanno lanciato da poche settimane la loro ultima creazione. Un rosé in edizione limitata, con tanto di etichetta scritta a mano, che si esprime con una bolla fine come celebrazione delle piante ribelli: linfa di betulla, bacche di aronia per una leggera acidtà, la nota citrica dalla verbena, e ancora achillea e un piccolo tocco di rafano.

Feral N° 5
Ancora una volta niente dolcezza ma un sorso fresco, leggermente piccante, perfetto per la stagione estiva. La bolla che mancava per completare un’offerta in grado davvero di accompagnare ogni momento conviviale della giornata, da un aperitivo informale tra amici fino ad una cena in un locale gourmet.
Chi sceglie Feral
E tanti, infatti, sono i ristornati gastronomici che hanno già inserito le proposte di Feral in carta come alternativa analcolica al vino. Tra i primi El Molin a Cavalese e il bistrot di Alfio Ghezzi a Trento, protagonisti anche di alcuni eventi Feral di trekking ed esplorazione culinaria; e poi ancora Atelier Moessmer, con chef Niederkofler da sempre attento a tutto quanto offre di unico la sua montagna, e alcuni locali milanesi come il Joia.

Le proposte di Feral come alternativa analcolica al vino
La forza di Feral è nel riuscire a ricreare in ogni bottiglia la gestualità lenta del vino. Il calice che si inclina per svelare profumi complessi, l’attesa del sorso e poi la complicità di una tavola condivisa. Ma qui non c’è alcol. Il viaggio sensoriale è spinto da piante selvatiche, erbe, spezie e radici. La stessa grammatica della convivialità, scritta con parole nuove e ribelli, che parlano la lingua libera e audace di Feral.
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