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Vendemmia 2025 a Montalcino: qualità al centro della nuova annata

di Redazione Italia a Tavola
10 settembre 2025 | 18:36

Le cantine di Montalcino si avvicinano alla vendemmia 2025 con ottimismo ragionato, puntando su uve sane e un potenziale di vini equilibrati e di grande espressività. Il lavoro costante dei produttori e il monitoraggio del Consorzio rimangono elementi chiave per garantire qualità e coerenza della denominazione. Secondo il monitoraggio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, le vigne mostrano uno stato sanitario e vegetativo complessivamente positivo, con un leggero anticipo fenologico rispetto alla media stagionale. La raccolta nelle principali cantine è prevista a partire da lunedì 15 settembre.

Vendemmia 2025 a Montalcino: qualità al centro della nuova annata

La raccolta nelle principali cantine è prevista a partire da lunedì 15 settembre

Produzione e qualità attese

Le principali fasi vegetative del vigneto si sono svolte senza particolari problemi. Non si sono registrati danni da gelate o piogge primaverili e la pressione fitosanitaria è risultata nella media stagionale. «Grazie al monitoraggio costante e preventivo, unito alla cura dei produttori nella gestione del vigneto, la maturazione finale delle uve procede regolarmente», spiega il Consorzio.

Vendemmia 2025 a Montalcino: qualità al centro della nuova annata

Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino

Dal punto di vista quantitativo, la produzione stimata è leggermente inferiore alla media degli ultimi cinque anni. Tuttavia, secondo il presidente del Consorzio, Giacomo Bartolommei, la qualità dei vini è destinata a essere alta: «Le premesse per la prossima vendemmia a Montalcino sono positive, soprattutto dal punto di vista qualitativo. Ci aspettiamo una minore quantità ma un’ottima qualità». Bartolommei sottolinea anche l’importanza della politica di riduzione delle rese applicata da tempo: «Questo approccio ci consente di mantenere un equilibrio tra domanda e offerta e di salvaguardare l’alto posizionamento della denominazione, anche considerando il contesto internazionale».

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