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Il “mito del ciclista”: come una storia di perseveranza ha ispirato un amaro iconico

di Redazione Italia a Tavola
17 settembre 2025 | 09:30

Che si tratti di una lunga pedalata o di una giornata intensa, ci sono momenti in cui un brindisi assume un significato speciale. È il gusto della fatica, della costanza e della conquista che si ritrova in un sorso, capace di raccontare una storia autentica. In questo contesto, gli amari tornano protagonisti: apprezzati da appassionati e mixologist per la loro complessità aromatica e la loro versatilità, sono sempre più spesso scelti per chiudere un pasto o dare carattere a un cocktail.

Il “mito del ciclista”: come una storia di perseveranza ha ispirato un amaro iconico

Amaro del Ciclista ORIGINALE di Casoni Liquori

La leggenda di Amaro del Ciclista: amore, fatica e ricompensa

Ma l’attesa è anche la protagonista del mito di Amaro del Ciclista ORIGINALE. Mito che racconta una lunga storia d’amore e di perseveranza, narrata da un bisnonno al nipotino, memore di quando, solo con la sua bicicletta, saliva dalla pianura emiliana fino alle colline per andare a far visita a una ragazza che poi diventò sua moglie. “Dopo 120 chilometri in bicicletta, quasi tutti in salita, la mia ricompensa era sì lo sguardo della Maria, ma anche quel buon amaro che suo papà mi offriva assieme a un uovo con lo zucchero!”. Il processo produttivo, che si sviluppa nell’arco di oltre tre mesi, garantisce una estrazione a freddo delle essenze vegetali, preservando intatte le proprietà aromatiche e organolettiche delle erbe. Il risultato è un amaro equilibrato e profondo, dove le note erbacee e speziate si fondono armoniosamente, regalando una sensazione di freschezza e persistenza al palato.

Le botaniche che compongono l'Amaro del Ciclista

Un amaro che strizza l’occhio agli amanti dei sapori della tradizione. Amaro del Ciclista ORIGINALE è un elisir rotondo e bilanciato, dagli inconfondibili sentori erbacei, tra i quali spiccano quelli di china e liquirizia. A queste si aggiungono ingredienti tipici del patrimonio erboristico italiano, come il rabarbaro, dall’amaro elegante e terroso, la genziana, con il suo retrogusto leggermente speziato, e il cardo benedettino, apprezzato per le sue proprietà toniche. Il segreto del suo sorso appagante? Un processo produttivo lento e minuzioso che esalta l’essenza di ognuna delle 20 botanicals presenti in bottiglia.

L’evoluzione dell’amaro: da digestivo a protagonista della mixology

Un tempo relegati al ruolo di digestivi da fine pasto, gli amari stanno vivendo una vera e propria rinascita. Sempre più spesso vengono reinterpretati in chiave contemporanea, trovando spazio nei drink list dei migliori locali e diventando protagonisti di cocktail che ne esaltano la struttura complessa. Amaro del Ciclista ORIGINALE si presta perfettamente a questa nuova tendenza, grazie alla sua versatilità.

Il “mito del ciclista”: come una storia di perseveranza ha ispirato un amaro iconico

Amaro del Ciclista ORIGINALE, il sorso che accompagna la strada e la conquista

Tra le rivisitazioni più interessanti, spicca il Negroni Amaro, dove sostituisce il classico bitter, regalando una maggiore profondità al drink. Altrettanto intrigante è la sua interpretazione nel Boulevardier, accostato al whisky per un mix elegante e avvolgente. Ma anche un semplice highball con soda e scorza di arancia ne esalta le caratteristiche, rendendolo perfetto per un aperitivo fuori dagli schemi.

L’amaro e la cultura italiana del bere consapevole

Il ritorno degli amari si inserisce in un movimento più ampio che celebra il bere consapevole e di qualità. Sempre più consumatori cercano prodotti artigianali, legati al territorio e alla tradizione, capaci di offrire un’esperienza sensoriale autentica. L’Italia, con la sua ricchissima tradizione erboristica, si conferma un punto di riferimento in questo settore, e Amaro del Ciclista ORIGINALE ne è una testimonianza concreta. Non è solo un liquore, ma un invito a prendersi una pausa e assaporare il momento. Un sorso che richiama la soddisfazione dopo una lunga salita, il piacere della compagnia e il gusto della conquista. Come in ogni tappa del Giro, ogni brindisi ha la sua storia da raccontare.

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