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Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Conte Vistarino celebra 160 anni dalle prime bollicine dell’Oltrepò, nate nel 1865 grazie al Conte Augusto Giorgi di Vistarino e Carlo Gancia. Oggi la tenuta, guidata da Ottavia Giorgi, rinnova la tradizione del Pinot Nero con il progetto 1865 e un percorso enoturistico di alto livello. Due nuove esperienze che confermano la cantina come “Casa del Pinot Nero”

di Redazione Italia a Tavola
19 settembre 2025 | 17:59
Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

LOltrepò pavese festeggia un anniversario che segna un capitolo fondamentale dell’enologia italiana: i 160 anni dalla nascita delle prime bollicine del territorio, create nel 1865 a Rocca de’ Giorgi. Fu il Conte Augusto Giorgi di Vistarino a piantare, già nel 1860, le prime barbatelle di Pinot Nero importate dalla Francia e, pochi anni dopo, a spumantizzarle insieme all’amico Carlo Gancia, dando così origine alla tradizione spumantistica che ancora oggi rappresenta l’anima più autentica di questa terra. Negli anni successivi all’intuizione del Conte Augusto Giorgi di Vistarino, quando la spumantizzazione muoveva i primi passi in Italia, le etichette riportavano spesso la dicitura “Champagne”, che a quel tempo era un vino dolce, riflesso della moda francese e della vicinanza politica e culturale con la casa reale dei Savoia, allora legata a doppio filo alla Francia. Non a caso, l’area dell’attuale Oltrepò pavese ricadeva sotto l’influenza sabauda (come si nota nella mappa), e questo favorì l’adozione di modelli e denominazioni d’Oltralpe.

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Mappa del Regno di Sardegna prima dell'unità d'Italia (foto: Pinterest - Emanuele Mastrangelo)

Anche altre aziende dell'Oltrepò come Montelio seguirono questa prassi, presentando al mercato bottiglie che richiamavano esplicitamente il modello transalpino. In quei primi esperimenti non era ancora il Pinot Nero a dominare la scena, ma vitigni locali come il Cortese, utilizzati per dare vita a bollicine che cercavano di replicare lo stile e il prestigio dello Champagne, anticipando di qualche decennio la definitiva affermazione del Pinot Nero come vitigno principe dell’Oltrepò.

Una tradizione che guarda lontano

La scelta pionieristica del Conte Augusto  ha tracciato un solco indelebile che la famiglia Giorgi di Vistarino continua a percorrere da oltre un secolo e mezzo. Alla guida della tenuta c’è oggi Ottavia Giorgi di Vistarino, erede di una storia che ha fatto del Pinot Nero il simbolo dell’Oltrepò. «Conoscere il passato è fondamentale per costruire un futuro migliore - racconta Ottavia -. Il nostro impegno con le bollicine non è legato a una singola annata, ma a un percorso che parte dal 1865 e si rinnova costantemente».

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Eleganza e storia nei saloni di Villa Fornace durante la wine experience

Dal 2002 l’azienda ha dato vita al progetto 1865, Metodo Classico che rappresenta la sintesi di questo lungo cammino. La cantina, rinnovata nel 2017 con tecnologie all’avanguardia, è diventata la “casa del Pinot Nero”, un luogo dove storia e innovazione si incontrano.

Il progetto bollicine

Negli ultimi anni, Conte Vistarino ha intrapreso una nuova sfida: un progetto dedicato esclusivamente alle bollicine, che prosegue la filosofia dei Cru lanciata da Ottavia oltre vent’anni fa. Obiettivo: individuare i vigneti più vocati, valorizzarne l’identità e comporre una cuvée capace di esprimere al meglio finezza ed eleganza. «Siamo circondati da boschi - spiega Ottavia - ed è proprio il verde a garantire la fortuna dei nostri vigneti. La selezione parcellare ci consente di individuare le zone più adatte e di lavorare con grande precisione sul Pinot Nero».

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Ottavia Giorgi di Vistarino

1865, simbolo dei 160 anni

In occasione di Oltrepò Terra di Pinot Nero (21-22 settembre, Golferenzo), Conte Vistarino presenterà il 1865 Oltrepò pavese Metodo Classico Pinot Nero Docg Extra Brut millesimato 2017, etichetta che incarna i 160 anni di impegno della famiglia sul territorio. Si tratta di uno spumante che affina almeno 60 mesi sui lieviti, con una personalità elegante, verticale e destinata a un lungo futuro in bottiglia.

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Gli spumanti Metodo Classico di Conte Vistarino

Non mancano prospettive innovative: lo studio dei terreni e le vinificazioni per singolo vigneto aprono la strada a nuove interpretazioni del Metodo Classico, forse con una futura bollicina da vigna singola, in grado di raccontare in modo ancora più preciso la complessità del Pinot Nero dell’Oltrepò.

Un territorio che cresce

La celebrazione dei 160 anni di Conte Vistarino si inserisce in un contesto territoriale che sta vivendo una nuova stagione di riconoscimento. Grazie al lavoro del Consorzio Oltrepò pavese e alla rete dell’associazione InOltre, il territorio punta a consolidarsi come destinazione enoturistica d’eccellenza, a pochi chilometri da Milano.

L’edizione 2025 di Oltrepò Terra di Pinot Nero porta con sé due novità: la nuova location del borgo di Golferenzo e l’apertura al pubblico della prima giornata, domenica 21 settembre, occasione per degustare le eccellenze del territorio (biglietti disponibili online). Il lunedì, invece, sarà riservato agli operatori, con protagonista il Metodo Classico, prossimo a cambiare nome in Classese.

Due esperienze per scoprire i segreti del Pinot Nero nei vigneti dell’Oltrepò pavese

Oggi l’occasione di conoscere da vicino la produzione di Conte Vistarino si concretizza in due nuove esperienze dedicate agli amanti del Pinot Nero, pensate per raccontare il territorio e la sua tradizione attraverso vigne, uva e vino. Infatti, a partire da questo mese settembre, la tenuta guidata da Ottavia Giorgi di Vistarino propone agli amanti del Pinot Nero due nuove esperienze per scoprire il meglio dell’Oltrepò, Le Vignoble, le Raisin et le Vin e Le Beau, le Bon et le Vin.

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Passeggiata tra i filari di Pinot Nero alla tenuta Conte Vistarino

«I due format puntano a un’ospitalità di alto livello, nell’ottica di un’accoglienza ricercata e selezionata, che preferisce approfondire e lasciare il segno che puntare alla quantità. Queste esperienze, che permettono di scoprire il cuore della tenuta, prendono spunto, non solo nel nome, dal nostro profondo legame con Francia, modello qualitativo mondiale del Pinot Nero, Paese che fa ancora scuola nell’ambito della wine hospitality, luogo centrale della mia formazione e parte integrante della storia agronomica di questa azienda, fin dalle sue origini», dichiara Ottavia Giorgi di Vistarino.

Le Vignoble, le Raisin et le Vin

Da aprile a ottobre, a bordo del fuoristrada, la tenuta di Rocca dei Giorgi, non lontana da Milano, si apre come un atlante verde e ricco di biodiversità. Un invito a immergersi nella natura, risalire alle radici del vino, vederlo nascere tra i filari e ritrovarlo, intatto, nel calice.

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Tour esclusivo della tenuta Rocca dei Giorgi a bordo della Ford Ranger

Programma:

  • Visita ai vigneti a bordo della Ford Ranger, per apprezzare la natura e l’estesa biodiversità della tenuta
  • Sosta per assaporare un calice di Metodo Classico
  • Visita alla Cantina e degustazione di altri 3 vini, in abbinamento a salumi, formaggi e lievitati artigianali

Vini:

  • Oltrepò pavese Metodo Classico Docg, Cépage
  • Oltrepò pavese Riesling Doc, Ries
  • Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc, Conte Vistarino
  • 1 Cru di Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc scelto tra Pernice, Bertone o Tavernetto

Durata: 2,5 ore
Ospiti: Min 2 - Max 4
Costo: € 125 /pax

Le Beau, le Bon et le Vin

Un cancello che si socchiude e il tempo che si fa sottile: entrare a Villa Fornace è accedere a una narrazione sottile, fatta di affreschi, saloni, dettagli d’epoca, fotografie storiche. Un racconto che si svela passo dopo passo, tra eleganza e memoria, da aprile a novembre.

Programma:

  • Visita privata alla cantina
  • Visita ai Saloni di Villa Fornace, assaporando un calice di Metodo Classico
  • Pranzo o Cena serviti in Villa, accompagnati da una selezione dei vini dell’azienda

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Pinot nero rosé Saignée della Rocca di Conte Vistarino

Vini:

  • Oltrepò pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero, 1865 Millesimato
  • Oltrepò pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosé Saignée della Rocca
  • Oltrepò pavese Riesling Doc, Ries
  • Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc, Conte Vistarino
  • 1 Cru di Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Docg scelti tra Pernice, Bertone o Tavernetto

Durata: 3 ore
Ospiti: Min 4 - Max 16 persone, in un unico tavolo
Costo: €160 /pax con il pranzo - €200 /pax con la cena

Il rilancio dell’enoturismo a Rocca De’ Giorgi

Il rilancio dell’enoturismo a Rocca De’ Giorgi è un nuovo tassello della crescita della storica realtà, celebre per il Pinot Nero fin dal 1850, anno a cui risale la prima importazione di barbatelle, direttamente d’Oltralpe, da parte della famiglia Vistarino, che ha dato origine alla tradizione enologica dell’Oltrepò pavese.

Conte Vistarino, in 160 anni di Pinot Nero la storia delle bollicine dell’Oltrepò Pavese

Narrazione e memoria tra arte e vino a Villa Fornace

Negli ultimi anni, è stata proprio Ottavia Giorgi di Vistarino a compiere i successivi e fondamentali passi verso l’eccellenza, esprimendo soprattutto nei 3 Cru Pernice, Bertone e Tavernetto, eleganti rossi da singoli vigneti, la massima vocazione territoriale della varietà. Oggi è ancora lei a essere protagonista della continuità e del rinnovamento aziendali, con determinazione e una visione contemporanea: interpretare al meglio il nobile vitigno, realizzando anche le migliori bollicine Metodo Classico della Denominazione. Le due nuove esperienze, prenotabili via email o sito web, si aggiungono alle cinque formule già disponibili per i winelovers presso la cantina, non a caso identificata anche come #LaCasadelPinotNero.

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