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Autoctono

Dall’uva Barbarossa, un vino di carattere e buona struttura

Piera Genta
di Piera Genta
15 febbraio 2022 | 10:30

Barbarossa è un vitigno a bacca rossa scoperto a metà del XX secolo da Mario Pezzi, titolare della Fattoria Paradiso, sulle colline romagnole di Bertinoro (Fc) nel cuore della Romagna. Dopo anni di ricerche da parte prima dell’Istituto Agrario di Cesena e poi dall’Università di Bologna, grazie all’esame del Dna non venne trovata nessuna corrispondenza con altre varietà già conosciute.

Barbarossa (credito foto: Ursula Brühl, Doris Schneider, Julius Kühn-Institut) Dall’uva Barbarossa, un vino di carattere e buona struttura

Barbarossa (credito foto: Ursula Brühl, Doris Schneider, Julius Kühn-Institut)

Nel 1968 avvenne la prima vendemmia di un vino chiamato Barbarossa, in onore dell’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico I Hohenstaufen, meglio noto come Federico Barbarossa, che durante la sua discesa in Italia si fermò nel 1100 a Bertinoro, nella rocca che domina il paese. Si narra che l’imperatore amasse il vino rosso locale.

Il vino Barbarossa è di colore rosso granato carico tendente all’aranciato, dalla grande aromaticità e dai profumi intensi, persistenti e variegati, tra cui spiccano aromi di frutti rossi, di mora e di mirtillo, di ciliegia sotto spirito, note floreali di rosa appassita e viola mammola, leggeri sentori di cacao e di spezie orientali con finale dolce e balsamico di eucalipto e di menta. Le uve zuccherine donano al vino corpo, carattere, austerità e buona struttura. Un grande rosso da invecchiamento prodotto solo da Fattoria Paradiso in tre versioni: Riserva cru Vigna del Dosso, Cuvée Mario Pezzi Vigna dello Spungone e il rosato dalla Vigna Il Giardino.

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