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Sinergia

Italia e Francia unite nel vino, nasce Rosé connection

Per conquistare mercati e clienti la transalpina Provenza e la lombarda Valtènesi, sita nel bresciano, hanno dato vita a una partnership all’insegna del vino rosa di qualità da promuovere in Europa fra i giovani

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
11 febbraio 2022 | 14:43

Succede anche questo nel mondo del vino, pur di conquistare mercati e clienti. Provenza e Valtènesi, due storiche regioni per la produzione vitivinicola, site rispettivamente in Francia e in Italia (nel bresciano), si sono alleate all'insegna del vino rosa di qualità. Si chiama Rosé connection l'importante partnership, stipulata dal Consorzio gardesano - sponda lombarda - che si è impegnato per 3 anni in una operazione internazionale di commercializzazione con i cugini d'Oltralpe.

Sinergia tra Provenza e Valtènesi con Rosé connection Italia e Francia unite nel vino, nasce Rosé connection

Sinergia tra Provenza e Valtènesi con Rosé connection

Un investimento di oltre due milioni di euro

La spesa complessiva è di oltre due milioni di euro per una campagna promozionale, in gran parte finanziata anche dall'Unione Europea. Obiettivo: fare conoscere, in particolare ai millennial, i rosati delle due regioni gemellate in tre stati europei: Germania, Olanda e Belgio. «È un progetto che nasce all'insegna della qualità - ha ribadito durante una conferenza stampa a Villa Galnica di Puegnago in provincia di Brescia, il presidente del Consorzio Alessandro Luzzago - Puntiamo a sensibilizzare il pubblico degli amanti del vino dai 25 ai 45 anni, sul significato e l'importanza della Dop (la Denominazione di origine protetta), mettendo in luce la specificità dei nostri rosati».

Rosè collection a destra Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi Italia e Francia unite nel vino, nasce Rosè collecion
Rosè collection  un Cru Classe francese Italia e Francia unite nel vino, nasce Rosè collecion

Davide contro Golia unite per un bene comune

«In Provenza si producono 200 milioni di bottiglie all'anno con una sola denominazione, in Valtènesi 2 milioni. Davide contro Golia, non avversari, ma alleati, per una battaglia comune all'insegna di un vino che sta conquistando sempre piu quote di mercato», ha ripreso Luzzago.

 

A febbraio torna il Chiaretto gardesano

E a proposito di mercato, come da disciplinare lunedì 14 febbraio arriva l'annata 2021 del Chiaretto gardesano (sul lago di Garda il rosé si chia­ma Chiaret­to: è questo il nome previsto dai disciplinari di produzione delle Doc rivierasche, sia sulla sponda lom­barda e sia quel­la veneta. Sulla riviera occidentale c’è il Garda Classico Chiaretto, su quella orientale il Bardolino Chiaretto). «Un ritorno in scena - dicono al Consorzio- che arriva sulla spinta di una forte crescita, considerato che nel 2021 gli imbottigliatori hanno superato la soglia di 2 milioni di bottiglie con un aumento nell'ordine del 17%. Le prospettive per il nuovo anno sono altrettanto positive e puntano a confermare un trend di crescita che negli anni scorsi ha fatto registrare ritmi medi del 10%». Insomma, il vino rosa di qualità, trova sempre piu estimatori fra i giovani consumatori.

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