Mentre la vendemmia in Franciacorta è gia praticamente arrivata al traguardo, adesso ai blocchi di partenza ci sono - sulle sponde del Garda - Lugana e Valtènesi (quest'ultima zona partirà dalla metà di settembre). «Per il Lugana in particolare - dichiara Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia - serve un attento monitoraggio per gestire lo stoccaggio obbligatorio onde consentire la piena valorizzazione del prodotto. Importante seguire gli andamenti del mercato per valutare o meno la misura».

Il territorio vitivinicolo del Lugana
Il Consorzio di tutela nei giorni scorsi aveva deciso infatti uno stoccaggio del 15%. Tuttavia, la vendemmia 2020 si apre con una preoccupazione a causa dei danni della forte grandinata di fine agosto che potrebbe aver compromesso una quota non irrilevante di produzione nei 2mila ettari di vigne a cavallo tra le provincie di Brescia e Verona.
Il dato dell'uva raccolta avrà quest'anno un rilievo particolare, soprattutto alla luce delle recenti decisioni del Consorzio, che ha deliberato appunto l'obbligo di stoccaggio di parte delle produzioni per far fronte a possibili andamenti negativi del mercato.
"Una decisione sofferta che va seguita anche in accordo con le due Regioni, per non penalizzare gli operatori del settore. Mantenere l'equilibrio tra spinta produttiva e sbocchi di mercato - è scritto nella nota di Confagricltora - è una sfida importante per tutto il mondo agroalimentare, non solo per il settore del vino, che vede i consorzi di tutela come importanti protagonisti nella regolazione dell'offerta".
Va ricordato che il Lugara negli ultimi ha fatto registrare un grande dinamismo imprenditoriale che ha consentito di superare i 92mila ettolitri di vino annui prodotti (dati 2019) - 162 se si considera l'imbottigliamento dello scorso anno. «Siamo dispiaciuti degli effetti del maltempo - ha ribadito pure il direttore del Consorzio
Ettore Nicoletto - ma siamo certi che la forza del Lugana, dimostrata dal recupero delle vendite degli ultimi mesi, unita alla fiducia che i produttori in primis ripongono nel potenziale della denominazione, saranno elementi fondamentali per superare le grandi difficoltà di un anno così complesso».
Il "bianco" che nasce fra le colline moreniche gardesane di Lonato, Sirmione, Pozzolengo, Desenzano e Peschiera è balzato in pochi anni fra le eccellenze dei vini italiani, particolarmente apprezzato anche all'estero, soprattutto in Germania.
Per informazioni:
www.consorziolugana.it