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#Vinitaly2022

Piemonte Land of Wine, ottimo bilancio e tanti progetti per il futuro

20 aprile 2022 | 14:55

Lo spazio allestito da Regione Piemonte e dal consorzio Piemonte Land of Wine al recente Vinitaly, che ha raccolto gran parte delle cantine e dei consorzi vinicoli piemontesi, mai come quest’anno è stato meta e punto di raccolta per la presentazione di progetti e iniziative, di nuove campagne di comunicazione e di nuove manifestazioni che hanno il vino come fulcro.

Grande soddisfazione per la presenza a Vinitaly dei vini del Piemonte Piemonte Land of Wine: un ottimo bilancio

Grande soddisfazione per la presenza a Vinitaly dei vini del Piemonte

Tanta voglia di fare

Conclusa la 54ª edizione della manifestazione scaligera, il vicepresidente di Piemonte Land of Wine, Filippo Mobrici, anche presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ha tracciato un bilancio della manifestazione. Mobrici condivide la vicepresidenza con Paolo Ricagno, al timone anche del Consorzio Vini d’Acqui. «Nel complesso - ha annotato Mobrici - il mio giudizio non può che essere ottimo. Le aziende hanno buoni report dalle relazioni che hanno avuto in fiera. Ci aspettavamo un Vinitaly strano, è vero, invece gli operatori ci sono stati; le aziende, animando un Vinitaly post pandemia, hanno interpretato al meglio la voglia di fare e costruire del comparto. Certo ci sarà pure chi non è completamente soddisfatto, chi ha deciso di non venire più e chi, d’altra parte, non vede l’ora di tornare a Verona per il 55° Vinitaly. Dipende molto dalle strategie e scelte aziendali. Tuttavia noi, come Piemonte Land of Wine, dobbiamo guardare alla visione complessiva della Fiera e questa è certamente stata fruttuosa sotto tutti gli aspetti».

Filippo Mobrici Piemonte Land of Wine: un ottimo bilancio

Filippo Mobrici

Uniti nelle diversità

Mobrici ha sottolineato anche l’impegno di Piemonte Land of Wine: «Ci siamo preparati per questo evento e tutto è andato per il meglio. Abbiamo passato l’esame a pieni volti. Devo, per questo, dire grazie a tutto lo staff di Piemonte Land of Wine, di Unioncamere Piemonte e della Regione Piemonte che hanno lavorato ottimamente e in sinergia perfetta. Essere uniti, nelle nostre diversità, è un imperativo a cui dobbiamo tendere. È e sarà sempre la nostra forza. Dare l’impressione di essere disuniti non è produttivo per nessuno. Il Piemonte, con tutti i suoi territori, da quelli più blasonati a quelli più emergenti, è una grande regione vinicola a livello mondiale e deve essere un brand da spendere in tutto il mondo con la forza di un mosaico dove ogni tessera è importante, preziosa e fondamentale per offrire il meraviglioso e unico disegno del vino del Piemonte».

 

Doc e Docg, numeri record

Doveroso anche un accenno al futuro: «Gli auspici sono almeno due - ha ricordato il vicepresidente di Piemonte Land of Wine - che la Fiera di Verona aumenti, come ha già fatto quest’anno, gli sforzi per portare a Vinitaly sempre più operatori stranieri, perché sono quelli che fanno mettere le ali al vino italiano. E che il vino piemontese continui a tracciare la sua strada per un univoco progetto di sviluppo con la consapevolezza nelle proprie enormi potenzialità alimentate da una sessantina di Doc e Docg, un fatto che non ha pari in tutto il mondo».

www.piemonteland.it

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