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“Sud” 2018 di Tenuta Bastonaca Un rosso intrigante e complesso

Antonio Stanzione
di Antonio Stanzione
21 agosto 2020 | 06:50

In un antico palmento del Settecento, nella contrada di Bastonaca, nel bel mezzo dell’unica Docg siciliana, quella del Cerasuolo di Vittoria, sorge una piccola e ambiziosa realtà che prende il nome dal luogo che la ospita, Tenuta Bastonaca. Quindici ettari vitati, tutti coltivati rigorosamente ad alberello, così come vuole la tradizione e come facevano i nonni di Giovanni Calcaterra e di sua moglie Silvana Raniolo, all’interno della culla del Cerasuolo di Vittoria, del Frappato e del Nero d’Avola, anche se non sono solo queste le uve coltivate. Ritroviamo, infatti, anche Grenache e Tannat che contribuiscono, in taglio, alla creazione di uno dei vini di punta dell’azienda, il “Sud”. Questi ultimi due vitigni donano una visione aperta e rivolta al futuro ad una realtà che ha forti radici nel passato e nella tradizione.

Sud 2018 di Tenuta Bastonaca Un rosso intrigante e complesso

Nel comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, in Contrada Bastonaca, ad un’altezza di 230 metri slm, su terre rosse di media consistenza e sabbie sub-appenniniche di origine pliocenica e di natura calcarea, viene prodotto il vino fiore all’occhiello dell’azienda, che ha un nome ricco di significato, “Sud”. Nasce da un blend di Nero d’Avola 60%, Grenache 20% e Tannat 20%, coltivati ad alberello; le uve hanno un sesto d’impianto di circa 7mila ceppi per ettaro e un’età variabile, si va dai 30 anni del Nero d’Avola ai 9 anni dei due internazionali, Tannat e Grenache; le rese per l’ottenimento di questo vino sono veramente irrisorie, parliamo di circa 6 quintali per ettaro e una produzione che si aggira intorno alle 5mila bottiglie annue.



Le uve vengono vendemmiate a mano all’inizio di ottobre, segue una selezione manuale dei grappoli, diraspapigiatura e poi 15 giorni di permanenze sulle bucce; dopo la svinatura, malo lattica in vasca d’acciaio, alla quale segue un affinamento in tonneau di rovere francese nuovo per 12 mesi e in bottiglia per almeno 8 mesi.

L’annata 2018, non ancora sul mercato, si presenta nel calice di colore rosso rubino impenetrabile con riflessi granato. Frutti rossi maturi, cenni floreali e toni speziati emergono da sbuffi minerali, di vaniglia e cioccolato in un complesso, intenso ed elegante bouquet olfattivo che conduce ad un sorso morbido e di buon corpo; freschezza e buona dote tannica ne lasciano intravedere un buon potenziale evolutivo, dotato di un lungo, fruttato e vanigliato finale.

Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra - Sud 2018 di Tenuta Bastonaca Un rosso intrigante e complesso

Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra

Non solo uve. Sui suoli aziendali sorgono anche circa mille ulivi di Carolea, antica e pregiata varietà, che dona oli evo a bassa percentuale di acidità e dai sentori fruttati di mela, mandorla e carciofo, con un gusto a volte leggermente piccante; ottimo come condimento per i cibi sia crudi che cotti. Ai 15 ettari situati all’interno del territorio del Cerasuolo di Vittoria, poco tempo fa se ne sono aggiunti due nel comune di Castiglione di Sicilia, a Solicchiata, sull’Etna, una delle zone senza dubbio più vocate alla viticoltura di qualità dell’intera penisola e che regala emozioni e bellezza folgoranti. Uno dei punti cardine dell’azienda è senza dubbio l’attenzione all’ambiente, tant’è che Silvana e Giovanni, con la collaborazione di Carlo Ferrini, agronomo ed enologo aziendale, utilizzano solo prodotti naturali e riciclabili, per una conduzione biologica dei terreni.

Per informazioni: www.tenutabastonaca.it

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