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Terre d’Oltrepò Domani assemblea per il cambio di rotta

Stefano Calvi
di Stefano Calvi
04 marzo 2019 | 16:46

Quella di martedì 5 marzo sarà una data cruciale per la questione giudiziaria che vede coinvolti il nuovo corso dirigenziale della società Terre d’Oltrepò e la vecchia dirigenza con alla testa Livio Cagnoni.

Al teatro Carbonetti di Broni, alle 15, è stata convocata l’assemblea generale dei soci con l’obiettivo di prendere in esame la proposta di transazione relative all’azione di responsabilità promossa da Terre d’Oltrepò nei confronti dello stesso Cagnoni e di Piera Carla Germani, Graziano Faravelli, Antonio Mangiarotti e Pier Luigi Casella.

(Terre d’Oltrepò Domani assemblea per il cambio di rotta)

«Due anni fa abbiamo votato l’azione di responsabilità verso chi con il proprio operato ci ha danneggiato - spiega senza giri di parole il presidente Andrea Giorgi - in tutto questo tempo abbiamo lottato su ogni campo per cercare di recuperare i quanto più possibile sia dal punto di vista economico che dal punto di vista reputazionale. Questo ci ha portato a subire attacchi ed insulti gratuiti ma non ha fermato la nostra azione volta a tutelare gli interessi dei nostri soci».

Dopo l’ultima assemblea di inizio 2019 la controparte ha contatta l’attuale dirigenza avanzando una proposta. «Proprio così - spiega Giorgi - in seguito alle decisioni prese insieme ai soci siamo stati contattati dalle nostre controparti le quali hanno proposto un risarcimento economico del danno da loro procurato. Dopo un periodo di trattativa il 5 marzo sottoporremo all’assemblea le offerte ricevute. Il consiglio di amministrazione nel corso di questi anni ha lavorato duramente per cercare di avere il ristoro dei danni subiti sollecitando più volte i legali, intraprendendo azioni importanti come sequestri e revocatorie».
Martedì prossimo è fissato il momento cruciale. «Oggi - conclude il presidente Giorgi - al termine di questa attività ci troviamo all’ennesimo bivio: accettare la proposta e chiudere ogni pendenza giudiziari o continuare a portare avanti l’azione.

Qualunque sia la decisione che l’assemblea vorrà prendere il consiglio di amministrazione la porterà avanti con il massimo impegno».

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