La tendenza green a tavola tocca anche i giovani: da nord a sud del Paese infatti sono ben 6 su 10 i cosiddetti millenials pronti ad adottare diete sostenibili, che prestino dovuta attenzione quindi alla salute dell'ambiente, anche se è opinione comune queste siano spesso troppo care. A dirlo è un'indagine realizzata dalla Fondazione Barilla Center for food and nutrition, in un sondaggio a campione svolto tra 800 ragazzi fra i 18 e i 30 anni in tutte le regioni italiane.
Il 62% degli intervistati ha dimostrato un atteggiamento positivo verso la sostenibilità, considerando le diete sostenibili, cioè quelle che si basano sui principi della doppia piramide alimentare-ambientale, sicure dal punto di vista nutrizionale (73%) e senza particolari ripercussioni sulla vita sociale (64%). Erroneamente il 61% degli intervistati è convinto però che siano scelte alimentari poco abbordabili da un portafoglio medio-basso.
«Siamo di fronte ad un'errata convinzione - commenta la Fondazione - perché sia gli studi internazionali che un'analisi basata sulle informazioni della banca dati dell'Osservatorio dei prezzi italiano relative al mese di aprile 2015 dimostrano che mangiare sano non costa di più. Un menu vegano e quello vegetariano presentano un costo pressoché equivalente tra loro sia a Milano sia a Napoli, mentre uno a base di carne risulta più caro di oltre 0,85 euro al giorno. Sul bilancio familiare, i risultati mostrano che limitando il consumo di carne a due volte ogni sette giorni si arriva a risparmiare quasi 4,50 euro alla settimana, più di 230 euro all'anno. Una cifra non trascurabile, specie in un momento storico di crisi economica».