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Maltempo, danni anche al settore pesca Perdite fino al 70% e detriti nei porti

Il settore pesca, a causa delle pessime condizioni metereologiche delle ultime settimane, ha subito perdite tra il 30% e il 70%. Ora che il maltempo si è placato l'emergenza si sposta nei porti, con tonnellate di detriti

 
27 gennaio 2017 | 15:53

Maltempo, danni anche al settore pesca Perdite fino al 70% e detriti nei porti

Il settore pesca, a causa delle pessime condizioni metereologiche delle ultime settimane, ha subito perdite tra il 30% e il 70%. Ora che il maltempo si è placato l'emergenza si sposta nei porti, con tonnellate di detriti

27 gennaio 2017 | 15:53
 

Il maltempo non ha colpito solo l'ortofrutta, mettendo in ginocchio il Centro Italia e facendo impennare i prezzi. A risentire delle pessime condizioni metereologiche delle ultime settimane anche il settore pesca, che ha subito perdite per mancati guadagni, oscillanti tra il 30% e il 70%. E anche ora, che la situazione meteo pare migliorata, l'emergenza si sposta nei porti, dove sono state trasportate tonnellate di detriti, costringendo la flotta peschereccia a non poter ancora uscire in mare.

Maltempo, danni anche al settore pesca  Perdite fino al 70% e detriti nei porti

Chi ha fotografato questa difficile situazione è Federcoopesca-Confcooperative, con un monitoraggio lungo le coste dal Veneto alla Puglia, passando per Lazio, Abruzzo, Toscana e Sicilia.

«Ora che il mare consente di tornare a lavorare - spiega l'associazione - molti operatori non possono farlo perché la lunga ondata di maltempo che ha colpito l'Italia ha messo a nudo la fragilità dei nostri porti. La macchina amministrativa in queste ore si sta muovendo con stanziamenti per i dragaggi, ma occorre uno sforzo in più rivedendo l'intero sistema portuale, con interventi strutturali, per evitare di rincorrere le continue emergenze».

Ad esempio, nel porto di Pila (Ro), ci vorranno circa due settimane per ripristinare la normalità. «La fruibilità dei porti italiani - conclude Federcoopesca - è un problema cronico che rischia di mandare in tilt l'intero comparto quando si verificano eventi eccezionali, purtroppo non più rari. La pesca sa di dover fare i conti, più di altri settori, con gli elementi naturali, per questo dobbiamo farci trovare preparati; è necessario fare sistema in un Paese in cui le competenze, in questo caso regionali, non seguono le risorse economiche destinate a questo tipo di intervento».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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