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In Italia più cuochi che ragionieri +5% gli iscritti agli istituti alberghieri

Gli istituti tecnici di amministrazione e marketing hanno perso il primato delle iscrizioni, con lo storico sorpasso degli istituti alberghieri, che hanno registrato un aumento del 5% per l'anno scolastico 2014/2015. Il 54% dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale

14 aprile 2014 | 11:37
In Italia più cuochi che ragionieri 
+5% gli iscritti agli istituti alberghieri
In Italia più cuochi che ragionieri 
+5% gli iscritti agli istituti alberghieri

In Italia più cuochi che ragionieri +5% gli iscritti agli istituti alberghieri

Gli istituti tecnici di amministrazione e marketing hanno perso il primato delle iscrizioni, con lo storico sorpasso degli istituti alberghieri, che hanno registrato un aumento del 5% per l'anno scolastico 2014/2015. Il 54% dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale

14 aprile 2014 | 11:37
 

L’Italia cambia e il ragioniere per la prima volta non è la professione più ambita degli italiani, con il crollo delle nuove iscrizioni agli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing e il boom di quelle alle scuole di enogastronomia e ospitalità alberghiera che mettono a segno uno storico sorpasso e conquistano il primato nelle preferenze dei giovani. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie per l’anno scolastico 2014/2015 del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur).
 


Per il prossimo anno si sono iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing appena 45.531 giovani con un calo del 4% rispetto all’anno in corso, mentre quelli che hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera sono stati ben 48.867, in aumento del 5% secondo un trend in atto ormai da diversi anni.

Oggi quasi uno studente neoiscritto alle scuole superiori su 10 ha scelto gli istituti professionali dedicati all’enogastronomia e all’attività alberghiera per i quali negli ultimi anni si è registrata una escalation senza freni tanto che oggi rappresentano oltre il 9,2%dei totale dei 530.911 giovani iscritti al primo anno delle scuole secondarie per l’anno 2014/2015. Complessivamente oltre la metà dei giovani iscritti al primo anno (50,1%) ha scelto il liceo, il 30,8% gli istituti tecnici ed il restante 19,1% gli istituti professionali.

La tendenza a privilegiare l’alimentazione come sbocco lavorativo è confermata anche dal sondaggio Coldiretti/Ixè secondo il quale il 54% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). Ed anche che il 50% degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro. Per questo l’88% degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del Made in Italy.
 
«Numeri che testimoniano - afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - una vera rivoluzione culturale, con i giovani che hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per l’Italia che per crescere deve tornare a fare l’Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina».
 
Nonostante l’immagine stereotipata della cinematografia che ha avuto il suo apice nella indimenticabile interpretazione del “Ragionier Fantozzi” da parte di Paolo Villaggio, il mito del posto di lavoro da ragioniere in banca ha resistito per intere generazioni ma non alla drammatica crisi finanziaria che dal 2008 ha portato a chiusure, ristrutturazioni e fusioni ed alla perdita di posti di lavoro.

Un segnale significativo per gli sbocchi professionali futuri viene anche dall’importante lotta alla burocrazia che l’azione del nuovo governo guidato dal premier Matteo Renzi intende intraprendere per semplificare la vita alle imprese e ai cittadini. Una situazione che ha cambiato le prospettive occupazionali dei nuovi giovani che in misura crescente ritengono che la possibilità di esprimere la propria creatività sia diventata premiante rispetto all’impegno negli strumenti finanziari di un istituto di credito o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande multinazionale.

Lo dimostra anche il boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche da internet dove si contano oltre 415mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che vi ricorrono solo in condizioni particolari come le feste.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/04/2014 16:41:17
1) era nell'aria
DA ANNI ORMAI GLI ISTITUTI ALBERGHIERI SONO IN CONTROTENDENZA RISPETTO ALLE ALTRE SCUOLE MEDIE SUPERIORI MA NESSUNO SE N'ERA ACCORTO O MEGLIO NESSUNO NE VOLEVA PRENDERE ATTO. E' UNA REALTA' E LA VERITA' E' CHE NON SI CREANO DISOCCUPATI. CHI AMA QUESTA PROFESSIONE E' UN ARTISTA PERCHE' CREA, HA FANTASIA, SI GRATIFICA CON IL RISULTATO IMMEDIATO, HA IL COMPIACIMENTO DEL CLIENTE CHE E' SOVRANO E SUBITO TI RIPAGA. NEGLI STATES E' LA PRIMA PROFESSIONE AMBITA DAI GIOVANI E SUBITO DOPO AMANO IL VIGILE DEL FUOCO. PER I GIOVANI SONO SIMBOLI CHE ABBIAMO CREATO NOI CON I MEDIA E I FATTI CHE CI COINVOLGONO, UN BEL FENOMENO, NON C'E' CHE DIRE!!! L'ESEMPIO LAMPANTE E' LA'LBERGHIERO DI ASSISI, TRENTA ANNI FA STAVA CHIUDENDO, ORA E' IL PRIMO ISTITUTO DELLA REGIONE, IL SECONDO IN ITALIA CON UNA CRESCITA ESPONENZIALE PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO. TUTTO CIO NONOSTANTE LE SCRITERIATE SCELTE MINISTERIALI SUGLI ORARI E I NUOVI PROGRAMMI DIDATTICI. CORDIALITA'
PAOLO PANI
ENOGASTRONOMO


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