La primavera è la porta del rinnovamento stagionale, le giornate si allungano, e la festa del mandorlo in fiore a febbraio in Sicilia, di fatto ha già anticipato la rinascita della vita. Qualche volta si ha l'impressione che i fiori attendano questo momento come un vita. I profumi nell'aria cambiano, e respirando a pieni polmoni, ci rendiamo conto solo ad un tratto, di quanta energia e quale fatica porta con se questa rinascita.
É impossibile non collegare la primavera al grembo materno, alla femminilità espressa dalle donne nel cullare il proprio figlio, alla tenerezza del proteggerlo, dell'accudirlo e amarlo. Ma noi donne non siamo solo il rinnovamento, noi siamo le conquiste sociali, politiche ed economiche, e purtroppo siamo ancora l'oggetto primario di violenze e discriminazioni sociali, che ad oggi in molti Paesi vengono tollerate se non addirittura spinte all'eccesso.
Noi donne siamo state la forza che ricostruisce un intero Paese, dalle fabbriche e dai campi, siamo cuoche e pasticcere, infermiere, manager, dottoresse o badanti che combattono quotidianamente per aver riconosciuto un ruolo che ci spetta per merito e per diritto, e infine combattiamo anche con i benevoli sensi di colpa che il ruolo di madre lavoratrice porta con se.
Impossibile dimenticare e altresì é saggio ricordare alle più giovani di noi perché l'otto marzo é diventato la nostra ricorrenza per eccellenza; facendo ciò il nostro pensiero va alle 129 donne, operaie, che nel 1909 morirono a causa di un incendio in una fabbrica di New York che produceva camicie, mentre protestavano per le condizioni indegne di lavoro a cui erano sottoposte e per un salario giusto e degno di questo nome. La mimosa é associata a questa ricorrenza forse perché é uno dei primi fiori che nascono a inizio marzo, forse anche per la loro economicità, o per l'allegria e la delicatezza che esprimono con il loro aspetto.
Ce le donano i nostri mariti, fidanzati, amanti, figli, colleghi e a volte anche dai capi al lavoro. Ma in realtà il vero regalo per noi donne credo sia il rispetto di ciò che siamo, della nostra forza, della nostra dolcezza, che non significa debolezza, perché si può amare, comprendere e lottare pur rimanendo integre nella nostra femminilità. Quindi insieme alle mimose, o a un dolce, sarebbe opportuno portare in dono il riconoscimento di questo valore, imprescindibile se vorrete amarci.
Ricetta del mese:
Piccole torte mimosa all'arancia