Con 28 voti a favore, otto contrari e sei astensioni, la commissione Agricoltura dell'Unione europea ha respinto il progetto di legge avanzato dall'Esecutivo Ue, secondo il quale gli Stati membri sarebbero stati liberi di limitare o vietare l'uso di alimenti Ogm nel loro territorio. L'iniziativa della commissione agricoltura non va però confusa con il testo, già approvato, che permette ai Paesi Ue di vietare la coltivazione di varietà transgeniche già autorizzate da Bruxelles. La proposta riguarda infatti l'uso di alimenti e mangimi geneticamente modificati e rappresenta l'unica soluzione allo stallo che puntualmente si determina in Consiglio al momento di approvare l'ingresso nell'Ue di nuove varietà transgeniche.
Nei fatti la commissione Agricoltura si rivolge alla commissione Ambiente e sicurezza alimentare affinché chieda il rigetto del testo con cui l'Esecutivo ha proposto la libera scelta degli Stati membri. Il timore della Commissione agricoltura è che accogliendo questa proposta di legge i divieti sui singoli territori nazionali possano compromettere la concorrenza sul mercato europeo, in quanto del tutto arbitrari.
«Il voto in commissione agricoltura - ha detto il relatore del parere, Albert Dess (del Partito popolare europeo) - invia un messaggio chiaro: la proposta della Commissione di consentire agli Stati membri di decidere o meno di limitare o vietare l'uso di alimenti e mangimi Ogm sul loro territorio deve essere respinta. Non abbiamo costruito il mercato unico dell’Ue per farlo distorcere da decisioni politiche arbitrarie».
La commissione Ambiente esprimerà la propria opinione tra il 12 e il 13 ottobre. La decisione finale è nelle mani del Parlamento Ue, che si pronuncerà tra il 26 e il 29 settembre a Strasburgo. Se la commissione Ambiente e successivamente la plenaria respingeranno la proposta, si andrà verso il mantenimento dello status quo.