La laurea in Giurisprudenza, le esperienze come graphic designer e la specializzazione in Arti culinarie alla Culinary Academy di Austin, in Texas, dicono molto di
Cristina Bowerman (
nella foto) e della sua personalità eclettica. La creatività è la sua arma vincente, ma il rigore e la ricerca non la abbandonano. I progetti non si esauriscono con il riconoscimento della stella Michelin al
Glass Hostaria, a Roma, anzi… Oggi Cristina Bowerman è pronta a dare vita a uno dei suoi numerosi desideri: celebrare la qualità della pizza.
«Uno dei due ristoranti che abbiamo a Roma, io e il mio socio - afferma Cristina Bowerman - verrà trasferito e una parte di questo ristorante sarà una pizzeria. Guardo a questo progetto da cuoca, non da pizzaiolo, per questo avremo il supporto, l'aiuto e la consulenza di pizzaioli molto competenti; loro ci aiuteranno nella creazione della pizza perfetta. La speranza è che questa sia la via giusta per far sì che la pizza diventi ancora di più simbolo di qualità e di alta cucina, anche se si parla di pizza».
«Spero che la pizza diventi finalmente Patrimonio Unesco, e tutti noi stiamo dando il nostro contributo per questo. Si dice che si premia un ristorante perché vale il viaggio, e sappiamo che ci sono persone che arrivano dall'altra parte del mondo per gustare la pizza. Nel mio ristorante proporrò sia pizze tradizionali sia pizze creative, per una persona e un cuoco come me è impossibile prescindere dalla creatività».
Ideali che lasciano il segno quelli della chef di origini pugliesi; il piatto che è diventato il logo di Identità Golose 2016 ha infatti la sua firma, e nasconde un messaggio che rende le onore.
«Questa piatto l'ho presentato l'anno scorso - spiega Cristina Bowerman - quando ho cercato di portare l'attenzione del pubblico sulla scomparsa delle api, che è un grande problema a livello mondiale. Ho ideato due ricette; in questo caso è una trippa, che rappresenta un alveare, perché è una trippa a nido d'ape, mentre a livello di sapore è la zuppa menudo messicana, con coriandolo fresco, habanero, lime e idromiele».