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È già polemica per il “dopo Expo” Poco chiara la gestione dello street food

Il dopo Expo parte all'insegna della poca trasparenza; il soggetto che gestirà lo street food dovrà versare un canone di locazione ad Arexpo, ma non è chiaro su che base siano state stabilite le percentuali

 
05 maggio 2016 | 12:32

È già polemica per il “dopo Expo” Poco chiara la gestione dello street food

Il dopo Expo parte all'insegna della poca trasparenza; il soggetto che gestirà lo street food dovrà versare un canone di locazione ad Arexpo, ma non è chiaro su che base siano state stabilite le percentuali

05 maggio 2016 | 12:32
 

Il concerto inaugurale del primo è maggio è stata solo un'anteprima di quello che succederà al sito di Expo 2015 a partire dal prossimo 27 maggio. Oltre alle polemiche che derivano da un nuovo duro colpo ai ristoratori milanesi, a circa un mese dall'annuncio della riapertura dello spazio espositivo, cominciano a insinuarsi anche dei dubbi sulla sua gestione, in particolare per quanto riguarda la somministrazione di cibo. La società Arexpo ha l'incarico di assegnare la gestione dell'area adibita allo street food. Per questo motivo il 29 aprile scorso ha pubblicato l'avviso pubblico di selezione per l'assegnazione di spazi ai fini della realizzazione del progetto denominato "Street food" all'interno dell'area ex Expo Milano 2015.



Si tratta di un documento di 14 pagine, che ha suscitato qualche dubbio, tra cui quelli del presidente del consiglio comunale e candidato sindaco di Milano, Basilio Rizzo (nella foto): «Mi pare ci sia un eccesso di discrezionalità - ha dichiarato Rizzo - e dietro alla discrezionalità è difficile che ci sia trasparenza».

Basilio Rizzo
Basilio Rizzo

A questo punto non guasterà soffermarsi sui punti salienti di questo regolamento, a partire però dal fondo ovvero dalle finalità del progetto: valorizzare l’eredità fisica e immateriale dell’Esposizione universale milanese «attraverso il riuso mirato degli investimenti pubblici già effettuati e degli interventi eseguiti per infrastrutturale e attrezzare nel sito».

Il sito espositivo, rinnovato e "travestito" da parco giochi, sarà riaperto al pubblico dal 27 maggio fino al 30 settembre 2016; dal venerdì alla domenica, dalle 16.00 alle 23.00. L'area "street food" in particolare sarà allestita sulle piazzette del Cardo; in totale sono previste 18 piazzette attrezzate.

Il soggetto a cui verrà assegnata la gestione dello spazio "street food" sarà uno solo e dovrà provvedere a selezionare tutti gli operatori che somministreranno cibo e bevande, oltre a rispettare un canone di locazione, da riconoscere ad Arexpo, con delle cifre ben precise. Nel dettaglio il soggetto selezionato dovrà riconoscere ad Arexpo un canone di locazione pari al 2% del fatturato complessivo (Iva inclusa) realizzato all'interno del Parco, per un valore complessivo, uguale o inferiore a 30mila euro a settimana. Il canone di locazione sale al 3% nel caso in cui il fatturato complessivo sia maggiore di 30mila euro e inferiore a 100mila euro settimanali; mentre sarà pari al 4% quando il fatturato complessivo sarà uguale o maggiore a 100mila euro.



Come riporta l'avviso di Arexpo: «A tal fine durante il periodo contrattuale, il soggetto assegnatario dovrà produrre ad Arexpo rendiconti dettagliati con cadenza settimanale indicanti le quantità di prodotti venduti e il corrispondente fatturato, per garantire trasparenza nel calcolo del valore delle royalties dovute ad Arexpo. Arexpo si riserva inoltre il diritto, anche tramite terzi autorizzati, di effettuare verifiche per il controllo della rispondenza della rendicontazione presentata rispetto agli scontrini fiscali emessi».

Non è però chiaro, e anche da qui nasce la contestazione di Rizzo su quale base siano state fissate queste soglie, chi saranno i soggetti terzi incaricati di effettuare i controlli e da chi sarà composta la commissione che valuterà le domande presentate. I tempi sono molto ristretti, le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 16 maggio. Anche questo dopo Expo insomma non manca di suscitare interrogativi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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