La lotta al fenomeno del caporalato continua. Dopo un significativo intervento nell'area del Chianti, le procedure istituzionali volte a bloccare lo sfruttamento lavorativo in ambito agricolo fanno passi da gigante in vista della stagione di raccolta. A confermarlo sono le parole del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina (nella foto).
Maurizio Martina
«Con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti stiamo lavorando al rafforzamento dei controlli a partire da 15 territori prioritari. Tra le azioni è prevista l'attivazione di task force composte da ispettori del lavoro e supportate da Carabinieri e Corpo forestale, con un significativo aumento di uomini e mezzi impiegati nel controllo delle campagne». Questo l'annuncio fatto ad Ansa dal ministro delle Politiche agricole in visita alla Cooperativa di Libera “Valle del Marro” in Calabria.
«L'obiettivo è quello di incrementare ancora le verifiche - prosegue il Ministro - che lo scorso anno sono aumentate di oltre il 50%, tutelando la salute e la dignità dei lavoratori». Un'operazione che non soltanto punisce chi infrange la legge ma allo stesso tempo salvaguarda l'attività delle aziende in regola che subiscono una concorrenza sleale.
«Non è ammissibile nessuna forma di sfruttamento - conclude Maurizio Martina - per questo vogliamo continuare ad alzare il livello di contrasto. È importante per questo che la legge ora al Senato sia esaminata rapidamente, perché avere più strumenti penali e rafforzare la nostra rete del lavoro agricolo di qualità è un passaggio fondamentale».