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Inverno in Engadina, patria degli sportivi Blardone: «Certi posti ti restano dentro»

Engadina è St. Moritz, è Campionato mondiale di sci per la 5ª volta, laghi ghiacciati, discese al chiaro di luna e ottima cucina. A raccontarla sono i due campioni di sci Giorgio Rocca e Massimiliano Blardone

di Marco Di Giovanni
 
07 ottobre 2016 | 09:35

Inverno in Engadina, patria degli sportivi Blardone: «Certi posti ti restano dentro»

Engadina è St. Moritz, è Campionato mondiale di sci per la 5ª volta, laghi ghiacciati, discese al chiaro di luna e ottima cucina. A raccontarla sono i due campioni di sci Giorgio Rocca e Massimiliano Blardone

di Marco Di Giovanni
07 ottobre 2016 | 09:35
 

Un luogo unico nel suo genere, una valle che è centro nevralgico di attività per tutta la stagione invernale (e non solo): paesaggi mozzafiato, dalle cime coperte di neve ai laghi ghiacciati, piste innevate tra le più belle al mondo, tanta storia, tanta cultura, altrettanta voglia di innovarsi con progetti sempre nuovi e avvincenti, gastronomia internazionale e locale da riuscire ad attirare i più curiosi food lovers al mondo ogni anno. Mi riferisco all'Engadina, in particolare alle sue montagne: Corviglia, Corvatsch e Diavolezza.



E quale luogo migliore per presentare l'imminente stagione invernale di questa privilegiata meta turistica se non il ristorante Carlo e Camilla in Segheria a Milano? Un ambiente minimalista, che nella sua semplicità, lascia il giusto spazio al protagonista assoluto nel piatto: il gusto. Prima un aperitivo di gustose tartire e tartare, sorseggiando i vini Nebbiolo 2013 e Arneis 2015 Carlo Giacosa, poi spazio alla presentazione di ciò che attende quei fortunati che calcheranno le piste della vallata svizzera più famosa al mondo.

In Engadina l'inverno non significa solo intramontabile meraviglia paesaggistica (dico intramontabile, perché al chiaro di Luna, acquista ancor più quel fascino nascosto che le è intrinseco), ma sport, e ancora sport, ogni genere di sport. Dal pattinaggio sul ghiaccio naturale a Oberland Bernese alle passeggiate in tranquillità nei pressi del lago di Lucerna, dall'adrenalinica Snowbike a Gstaad allo slittino che porta da Preda a Bergün.

Giorgio Rocca, Max Blardone e Armando Troncana
Giorgio Rocca, Max Blardone e Armando Troncana

Proprio il campione Giorgio Rocca (nella foto sopra, a sinistra), vincitore, tra le altre cose, di una Coppa del mondo in Slalom, ha ricordato questi posti con incontenibile affetto: «Il primo dell'anno lo passo sempre qui con i miei figli, si divertono come non mai, scendiamo con lo slittino, poi risaliamo e prendiamo la seggiovia, un continuo muoversi, faticoso ma stupendo». Sarà per questo che lo sciatore alpino ha deciso di spostarsi in questa magnifica zona per vivere, anche perché mezzo engadino nel sangue (da parte di madre).

Con nostalgia ripensa a questi luoghi Max (Massimiliano) Blardone (nella foto sopra, al centro), vincitore dei Campionati juniores di Sci alpino nel '99. Adesso ritirato dalle piste, non svela molto attorno al suo futuro, ma «certamente sarà sulla neve», ha detto. In quanto al suo ritiro, è stato proprio sulle piste di St. Moritz, e alla domanda «perché proprio qui?» ha risposto esemplificativamente «Certi posti ti rimangono dentro».



Per chi vuole tornare a vivere - o vivere per la prima volta - queste emozioni, è solo questione di tempo - a dirlo è Armando Troncana (nella foto sopra, a destra), direttore di Svizzera Turismo per l'Italia - che fa sapere quando le tanto rinomate piste apriranno per la stagione 2016-2017: il 22 ottobre è il turno di Diavoletta, il 19 novembre tocca a Corvatsch, il 26 novembre a concludere è Corviglia. E allora si comincia: con 220 chilometri di piste di fondo, con le corse dei cavalli sulla neve (la White Turf esiste dal 1907), con l'Olympia Bob Run (la più antica discesa in bob al mondo), con le tante offerte di spa e wellness, con l'emozionante arrampicata sul ghiaccio.

Ma per chi come me è sciatore, l'attenzione non può che ricadere altrove. Parlo dello sci al chiaro di luna, a Diavolezza, descritto come un'esperienza unica nel suo genere. Ma soprattutto, il Campionato del Mondo di Sci, a St. Moritz dal 6 al 19 febbraio 2017. È la quinta volta (record assoluto) che la città svizzera ospita questa competizione. Ed è proprio per questa competizione che sono state formulate interessanti offerte (per informazioni: www.engadin.stmoritz.ch/winter/hotel-e-skipass; www.engadin.stmoritz.ch/winter/pauschalenliste/stmoritz2017).



Le novità non si fermano per Engadina, un inverno progettato a misura del turista più esigente, che qui può trovare soddisfatta ogni richiesta. Ma quel che ancor più ha reso quest'occasione una vera tentazione, è averla ascoltata sapendo che da lì a poco si sarebbe goduto dei piatti di Carlo e Camilla in Segheria.

Menu
  • Ricciola, fiordilatte affumicato, melanzane e chips di taggiasche (apparentemente un gelato, a tagliarlo con forchetta e coltello quasi una crespella, ma al palato un vero piacere per i sensi, tra la freschezza del pesce e la cremosità del fiordilatte)

Ricciola, fiordilatte affumicato, melanzane e chips di taggiasche
Ricciola, fiordilatte affumicato, melanzane e chips di taggiasche
  • Riso, zucca, mazzancolle e polvere di alloro (un giusto equilibrio di sapori)
  • Il pescato di Carlo con orto in Segheria (nulla togliere all'orto del posto, ma il pesce, nella sua più assoluta semplicità, era dotato di una sapidità senza eguali: proposta davvero azzeccata)
  • Semifreddo al lampone e gelato alla liquirizia (il semifreddo poggiava su del cioccolato fondente denso al punto giusto, tanto da amalgamarsi perfettamente col lampone, creando un gioco di temperature in bocca mentre i sapori si fondevano in un tutt'uno).

A cena - mi permetto un'ultima digressione - ho avuto occasione di chiacchierare con Franco Mazza (nella foto sotto, a destra), un maestro di sci di casa ad Erba (Co), ma che passa ogni inverno nella sua amata Engadina, insegnando ai più piccoli come sciare. Emozionante ascoltare la sua storia, della quale mi sento di ripetere una frase che rispecchia non solo chi è un vero appassionato, ma in un certo senso, tutta la passione che sta alle spalle del turismo in questo luogo di montagna: «Bisogna imparare la differenza tra sciare... e scendere». Qualsiasi luogo di montagna può regalare neve, piste e paesaggio, ma pochi sono come quelli nella vallata di St. Moritz, e pochi come i suoi abitanti e i suoi visitatori sanno esaltarne il valore in maniera così appassionata e sincera.

Giorgio Rocca e Franco Mazza
Giorgio Rocca e Franco Mazza

Questa passione l'ho sentita trapelare dalle parole di Massimo Boni, direttore commerciale di Engadin St. Moritz, il quale, dopo un discorso ben fatto su offerte, attrattive, e iniziative, mi ha saputo personalmente descrivere quel posto che in un certo senso per lui è casa, con parole semplici, ma sentite. Chi ama sciare, chi ama gli sport, chi ama le vedute invernali, chi ama la qualità in tavola e la genuinità di un luogo intramontabile, sceglie Engadina.


Per informazioni:
www.myswitzerland.com/it
www.engadin.stmoritz.ch

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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