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Terroir, assemblaggio e storia dello Champagne protagonisti a Milano

Il ruolo del terroir, la tecnica dell'assemblaggio delle uve e il tempo dello Champagne, questi i temi delle tre lezioni degustative dell'Acadèmie du Champagne a Milano. Assaggiate prestigiose etichette, dal 2002 al 2009

di Andrea Radic
 
24 novembre 2016 | 09:47

Terroir, assemblaggio e storia dello Champagne protagonisti a Milano

Il ruolo del terroir, la tecnica dell'assemblaggio delle uve e il tempo dello Champagne, questi i temi delle tre lezioni degustative dell'Acadèmie du Champagne a Milano. Assaggiate prestigiose etichette, dal 2002 al 2009

di Andrea Radic
24 novembre 2016 | 09:47
 

Un territorio difficile quello dello Champagne, dove la mano e la capacità dell'uomo hanno saputo far crescere e definire cuveè di grande prestigio. Lo chef de cave, ovvero l'enologo dello Champagne, ha compiti e responsabilità quali il mantenimento dello stile, dando un'interpretazione che sia carattere del territorio e della cantina. Trovare bilanciamenti sempre migliori di anno in anno e di vendemmia in vendemmia. Bilanciamenti sia qualitativi che quantitativi, livellando le differenze per trovare continuità.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne

L'assemblaggio si riferisce sia al terroir che ai vitigni. Un territorio vitivinicolo molto parcellizzato quello della Champagne che caratterizza, nell'assemblaggio, scelte tra mantenere una dura e forte acidità o lasciare che il vino si ammorbidisca di più. Stesso discorso per i contenitori di lavorazione, sia acciaio, che legno che qualche rarità come il gress (una porcellana) o le anfore.

Quando si fa un assemblaggio uno più uno più uno deve fare quattro, per trovare anche quella caratteristica in più, un valore aggiunto tipico ed esclusivo. Una digressione piena e ben declinata quella offerta a Milano e apprezzata da addetti ai lavori, produttori, sommelier e responsabili food & beverage. “Il ruolo del terroir”, “La tecnica dell'assemblaggio delle uve” e “Il tempo dello Champagne”. Queste, precisamente, le tre lezioni degustazione tenute dagli ambasciatori dello Champagne a circa duecento appassionati giunti da tutt'Italia a Milano all'Hotel Principe di Savoia organizzate dal Comitè Champagne, Acadèmie du Champagne.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne
Picard Essentiel 2008

Picard Essentiel 2008
Proviene da botti grandi con parametri particolari e dedicati per un dosaggio zero. Ampio e accogliente al naso, calore della maturazione delle uve con sentori di frutta e zafferano. Un'uva viva e fresca.

Delamotte Blan de Blancs 2007
Note floreali e agrumi con tutta la freschezza dello Chardonnay, è un lievito a metà tra il fornaio e il pasticcere. Un po' pane e un po' brioches. In bocca morbido e delicato.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne
Tattinger Milésimé 2009

Tattinger Milésimé 2009
Morbido e fresco, delicato ma deciso e ben fruttato. Rotondo in bocca per un buon dosaggio.

Tsarine Millésimé 2009
Parte in acciaio e parte in legno, buona fermentazione. Elèvage di sei anni, dosaggio meno intenso. Al naso agrumi canditi, caffè e spezie. In bocca ampio e profondo.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne
Boizel Grand Vintage 2007

IL TEMPO DELLO CHAMPAGNE

Boizel Grand Vintage 2007
“Maison familiale” a Epernay porta avanti un lavoro accurato per vini diretti e franchi. Uno Champagne pieno, deciso e nobile.

Collet 2006
Perlate raffinato e di grande precisione. A livello olfattivo sentiamo pera e frutta bianca, crema pasticciera. Voluminoso e di bella pienezza. Ottima struttura.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne
Veuve Clicquot Vintage 2008

Lanson Noble Cuvée 2002
Grande annata senza ritardi in vendemmia. Espressivo e potente, agile e fresco al tempo stesso. Al naso cedro e confetto. Mineralità finale in bocca per una beva di grande livello.

Veuve Clicquot Vintage 2008
Storia di un grande marchio con un 61% di Pinot Nero, 34 Chardonnay e un 5% di Meunier, fa un passaggio in rovere.
Morbido e rotondo con un perlage appena percettibile, davvero raffinato. Al naso frutta, albicocche e pasticceria con un tocco di fumé. In bocca davvero belle sensazioni.

Terroir, assemblaggi e storia Le tre chiavi dello Champagne

Vieille France Millésimé 2004
Dorato e intenso al colore e fine perlage. Al naso, piena pasticceria: una zuppa inglese. Nuance eleganti e cremose. Un 2004 perfetto per abbinamenti con cucina aromatica.


Hotel Principe di Savoia
piazza della Repubblica 17 - 20124 Milano
Tel 02 62301
www.dorchestercollection.com/it/milan/hotel-principe-di-savoia
info.hps@dorchestercollection.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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