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Gli italiani dicono “no” al pranzo veloce Il 72% preferisce il rito casalingo

Il 66,6% degli italiani fa del pranzo il pasto principale della giornata e quasi tre quarti lo consuma a casa. Questi i dati raccolti dall’Istat che si riferiscono all’anno 2016. Cresce anche l'attenzione alla colazione

 
29 dicembre 2016 | 15:19

Gli italiani dicono “no” al pranzo veloce Il 72% preferisce il rito casalingo

Il 66,6% degli italiani fa del pranzo il pasto principale della giornata e quasi tre quarti lo consuma a casa. Questi i dati raccolti dall’Istat che si riferiscono all’anno 2016. Cresce anche l'attenzione alla colazione

29 dicembre 2016 | 15:19
 

L’Italia delle tradizioni, l’Italia dei “mammoni”, l’Italia che ama il cibo e non può fare a meno di cucinare. Quattro caratteristiche che si riflettono in maniera concreta in un’indagine effettuata dall’Annuario statistico 2016 dell’Istat che ha rilevato le abitudini degli italiani a pranzo. Il pasto di metà giornata è risultato essere ancora quello principale per il 66,6% degli intervistati e il 72,7% ha dichiarato di consumarlo tra le mura domestiche. Consumano il pranzo a casa maggiormente i residenti nel Sud e nelle Isole (rispettivamente 82,8% e 83,1%) rispetto a chi risiede nel nord ovest (64,3%), al centro (68,0%) e nel nord est (70,9%).

Il pranzo un rito per gli italiani

L’altra nota positiva arriva anche dalla colazione perché, sempre stando a quanto rilevato dall’Istat, nel 2016 è pari all’81,7 la percentuale di italiani dai tre anni in su che consuma il primo pasto della giornata in modo adeguato non limitandosi a tè o caffè, ma saziandosi anche con biscotti o pane. Questo comportamento salutare è una consuetudine più femminile (84,6% delle donne contro il 78,6 tra gli uomini) ma anche molto diffusa tra i bambini (92,5% tra i bambini tra i 3 e i 10 anni).

Rispetto al 2015 tale comportamento è in aumento tra la popolazione adulta di 45-54 anni (+2,9 punti percentuali), specialmente tra le donne, mentre è in diminuzione tra i bambini di 6-10 anni (-3%).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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