Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 06 maggio 2024  | aggiornato alle 13:19 | 104984 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Salomon FoodWorld

Dal vino alle cotolette di nonna Rosa Alessia Berlusconi si racconta... a tavola

Da undici anni nel cda de Il Giornale, la nipote di Silvio Berlusconi dedica buona parte del suo tempo alla grande passione per il vino che lei stessa produce a Capriano del Colle, piccola Doc, a sud di Brescia. Tra le bottiglie migliori c'è La Rossa, che Alessia rivela essere il vino preferito dallo zio per i sentori di frutta vellutati

di Andrea Radic
 
01 febbraio 2017 | 10:49

Dal vino alle cotolette di nonna Rosa Alessia Berlusconi si racconta... a tavola

Da undici anni nel cda de Il Giornale, la nipote di Silvio Berlusconi dedica buona parte del suo tempo alla grande passione per il vino che lei stessa produce a Capriano del Colle, piccola Doc, a sud di Brescia. Tra le bottiglie migliori c'è La Rossa, che Alessia rivela essere il vino preferito dallo zio per i sentori di frutta vellutati

di Andrea Radic
01 febbraio 2017 | 10:49
 

Da undici anni nel cda de Il Giornale, divide la sua vita professionale tra la presidenza della holding di famiglia e la grande passione per il vino che produce a Capriano del Colle, piccola Doc a sud di Brescia. Parliamo di Alessia Berlusconi, primogenita di Paolo e nipote di Silvio, che abbiamo incontrato per le nostre "Intervista a Tavola". Si racconta a 360 gradi e parla di vino, cucina, famiglia, valori e passioni, gioie e tristezze.

Dal vino alle cotolette di nonna Rosa  Alessia Berlusconi si racconta... a tavola
Alessia Berlusconi

Ci sono solo vantaggi a chiamarsi Berlusconi o anche qualche imbarazzo?
Mai stata imbarazzata, bensì orgogliosa del cognome della mia famiglia di ciò che ha significato per questo Paese. Anche se, è vero, è un cognome ingombrante. A volte trovo persone che rifiutano di assaggiare i miei vini per ragioni politiche.

Ecco, a proposito di vino, tu sei "una donna del Vino" una definizione nella quale ti ritrovi?
Essere donna nel mondo del lavoro è complicato per definizione, comunque il mondo del vino non è più virtuoso di altri settori. Però credo esista una discriminante che è la passione e noi donne siamo capaci di essere portatrici di grandissime passioni.

Alessia Berlusconi arriva al vino per passione?
Ho sentito fortissima questa passione e il desiderio che diventasse business. Ho cercato di produrre qualcosa di originale, fuori dai canoni e ci siamo riusciti con il 9.9 un Marzemino a bassa gradazione che non supera i dieci gradi. Ottimo anche per aperitivo. Produciamo anche un Rosso di struttura "La Rossa" (Merlot 55%, Syrah 20%, Cabernet S. 15%, Rebo 10%) con sentori di frutta matura, corposo e vellutato. È il preferito dallo zio Silvio. Mi hanno trasmesso, sia lui che mio padre, come a tutta la famiglia i valori della generosità, della condivisione, del calore familiare. Provo orgoglio per ciò che ha fatto, cambiando il panorama della comunicazione e della televisione in questo Paese. La sua discesa in politica ci ha coinvolto tutti noi che gli siamo vicini, mi addolora morto vedere come è stato trattato negli ultimi anni.

Dal vino alle cotolette di nonna Rosa  Alessia Berlusconi si racconta... a tavola

Mentre degustiamo i vini della Tenuta La Contessa, che ha da poco aggiunto il brand "Alessia Berlusconi Wines" abbinati ai piatti dello chef Daniel Canzian, Alessia mi racconta del suo amore per la gastronomia. «Il mio rapporto con il cibo è un rapporto intimo, di passione e soddisfazione. Sono curiosa di assaggiare tutto, soprattutto se parliamo di vini, scoprire e capire. Anche quando mi capita di essere in viaggio tendo a provare cucina e vini del territorio. Amo la cucina locale espressione della tradizione».

I ricordi da bambina, il piatto dell'infanzia?
Più che un profumo è un rumore a riportarmi all'infanzia e alla cara nonna Rosa. Ricordo che eravamo a Caldè, sul lago Maggiore è la sera dalla mia camera sentivo un rumore, un battere sordo, era la nonna che batteva le cotolette che avrebbe impanato. Eccolo il piatto dell'infanzia: "Le cotolette di nonna Rosa. Oggi mi piace cucinare con i miei tre figli, una gioia, passo con loro tutto il tempo che posso e facciamo insieme molte cose, l'altra sera con il più grandicello abbiamo riletto Marcovaldo, ed era lui a tenermi sveglia.

Una curiosità, il famoso menu tricolore dello chef Michele Persichini lo hai mai assaggiato?
Assolutamente sì, un must.

Per informazioni: www.vinilacontessa.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Di Marco
Prugne della California
Vini Alto Adige

Di Marco
Prugne della California

Vini Alto Adige
Italmill
Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni