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Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Il Grillo è uno dei simboli della Sicilia con l’azienda Gorghi Tondi di Mazara del Vallo che ha puntato sui vitigni dell’omonima riserva naturale. Il 65% della produzione è a bacca bianca, ma anche i rossi vanno forte

di Alberto Lupini
direttore
 
02 febbraio 2017 | 14:37

Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Il Grillo è uno dei simboli della Sicilia con l’azienda Gorghi Tondi di Mazara del Vallo che ha puntato sui vitigni dell’omonima riserva naturale. Il 65% della produzione è a bacca bianca, ma anche i rossi vanno forte

di Alberto Lupini
direttore
02 febbraio 2017 | 14:37
 

Sicilia, Mazara del Vallo (Tp), riserva naturale del lago Preola e dei Gorghi Tondi: è qui che nasce il Grillo, uno dei vini che è ormai diventato un simbolo dell’isola. A produrlo per prima e con convinzione da sempre è la cantina Gorghi Tondi che oggi è gestita da due sorelle, Annamaria e Clara Sala, le quali rappresentano solo l’ultimo ramo di una famiglia che da quattro generazioni possiede le vigne in questa riserva e si caratterizza per un agestione al femminile fin dalla sua fondazione.

Gorghi Tondi, storia secolare e femminile  Ora due sorelle producono il Grillo
Annamaria e Clara Sala

Una produzione che rappresenta un esempio vincente dell'enologia siciliana e che non a caso è stata proposta come case history da "Cronache di gusto" che ha organizzato una degustazione proprio presso l'azienda curata dal winemaker Tonino Guzzo che ha spiegato: «Gorghi Tondi è stata la prima azienda a credere in questo vitigno incoraggiata da un territorio vocato che gli ha consentito di esprimersi al meglio in tutte le sue caratteristiche perchè molto ricco di acqua in controtendenza con la moderna idea che per fare uva buona la vigna debba soffrire.  Acidità, freschezza aromatica e sapidità sono le caratteristiche peculiari di questo vitigno a cui è adatto un terreno a fondo valle secondo l'antico detto "metti la vigna dove si ferma la botte”». Filippo Sciara, esperto di storia enologica, ha invece osservato: «È doveroso parlare di Grillo citando il barone Antonio Mendola di Favara, precursore e antesignano della genetica dei vitigni italiani, nonchè padre del Grillo a seguito degli incroci fatti nella seconda metà dell'800 fra Zibibbo (maschio) e Cataratto (femmina), due die vitigni storci siciliani.

E dalla storia tutto sommato "recente" di questo vino è cresciuta nel tempo l'azienda fondata dalla bisnonna delle sorelle Sala che ci spiegano i segreti del successo di Gorghi Tondi e del Grillo.

Come mai la scelta di puntare su questo vino?
È il territorio che ce lo permette, siamo sul mare e il Grillo qui sta dando meglio di sé e lo ha fatto sin dall’inizio, sin dalla prima bottiglia ci ha dato grandi soddisfazioni. Lo abbiamo realizzato con una rarità come il muffato (unico Grillo attaccato dalla botrite, una muffa, e dà un vino straordinario ndr.), ma anche con gli spumanti e oggi anche senza solfiti aggiunti.

I bianchi rappresentano il 65% della produzione…
Su 130 ettari la maggior parte dei vitigni sono a bacca bianca ma anche sui rossi abbiamo grandi risultati con vini come il Nero d’Avola, il Frappato, il Syrah e presto anche il Perricone.

Gorghi Tondi, storia secolare e femminile  Ora due sorelle producono il Grillo

Possiamo dare qualche numero relativo alla vostra produzione?
Facciamo circa 1,2 milioni di bottiglie. I risultati variano di anno in anno a seconda della vendemmia e delle annate, ma tendenzialmente manteniamo costante la nostra produzione operando in vigna.

Tra l’altro si può dire che lavorate in modo totalmente biologico...
Sì, quest’anno abbiamo ottenuto la certificazione, tutta la nostra produzione è biologica. Bisogna anche dire che ci troviamo in una riserva naturale Wwf per cui già prima, anche senza certificazione, operavamo senza trattamenti nocivi o aggressivi sulle nostre uve.

Infine due particolarità: sappiamo che tutto il vostro vino finisce nelle vostre bottiglie e che non producete Marsala pur provenendo da una delle famiglie storiche più importanti del Marsala. Come mai?
Abbiamo puntato intanto su quello che volevamo fare, andando per priorità. Tuttavia abbiamo in cantiere un progetto che uscirà tra qualche anno e ha a che fare col Marsala, come veniva fatto una volta seguendo ciò che ci ha insegnato la nonna. Sarà un ritorno alla tradizione, ma sempre guardando al futuro.

L'incontro con le sorelle Sala è avvenuto in occasione di una degustazione di alcune dei tipogie che dimostrano la versatilità del Grillo. Quattro in particolare le etichette valutate, da un Charmat corto ad un muffato, assolutamente unico per tipologia e per qualità. 

Palmarès brut grillo 2016 metodo charmat - Giallo paglierino, animato da un perlage fine mediamente persistente. Al naso ricco ed equilibrato che ricorda i fiori di primavera. In bocca secco, avvolgente e sapido dal  retrogusto di mandorla con sentori di albicocca e pera. L euve sono raccolte in anticipo per garantire acidità e freschezza.
Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Vivitis Bio grillo 2016 senza solfiti aggiunti - Giallo paglierino dai riflessi verdolini, al naso offre un bouquet intenso e persistente, con note fruttate e floreali, pur nella dominanza della sapidità. In bocca morbido ed equilibrato. Il vigneto è sviluppato per garantire uve il più possibile dal carattere antiossidante, così da permettere di evitare l'uso dei solfiti aggiunti.
Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Kheiré Doc Sicilia 2015 - Giallo paglierino con riflessi olivastri. Al naso intenso e persistente, con delicate e fresche note agrumate smorzate da un finale di mandorlo in fiore. L'aromaticità spiccata richiama un Sauvignon. Al gusto morbido, equilibrato e armonioso con un finale leggermente sapido e caldo.
Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Grillodoro passito muffato 2012 - È l'unico muffato che si fa in Sicilia con il Grillo. Limpido, brillante, cristallino, dal colore dorato leggermente ambrato. Al naso delicato, con profumi di zagara d’arancio e gelsomino con un tocco finale mielato. Al palato vellutato, con sentori di miele, caramello e frutta tropicale di grande e piacevole persistenza. La glicerina da morbidezza, ma il vero segreto di questo vino è il velo di umidità che dal mare sale sul vigneto la mattina, per poi essere spazzato via dal vento. Una codnzioione ottimale per lattacco della Bottrite e non già di altre muffe, garantendo un risultato assolutamente di alta qualità.
Gorghi Tondi, le due signore del Grillo Storia e futuro al femminile

Per informazioni: www.gorghitondi.com

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