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Ezio Greggio, tra cinema e cibo «La buona cucina avvicina al Paradiso»

Dalla polenta alla veneta con il merluzzo di nonna Benilde, alle lasagne di mamma Luciana, Ezio Greggio è un gourmet curioso e appassionato «ma non mettetemi ai fornelli, ho fatto piangere Cannavacciuolo raccontandogli di come cucinavo il brasato al Barolo. Voleva smettere di cucinare e chiudere il ristorante»

di Andrea Radic
 
28 febbraio 2017 | 16:59

Ezio Greggio, tra cinema e cibo «La buona cucina avvicina al Paradiso»

Dalla polenta alla veneta con il merluzzo di nonna Benilde, alle lasagne di mamma Luciana, Ezio Greggio è un gourmet curioso e appassionato «ma non mettetemi ai fornelli, ho fatto piangere Cannavacciuolo raccontandogli di come cucinavo il brasato al Barolo. Voleva smettere di cucinare e chiudere il ristorante»

di Andrea Radic
28 febbraio 2017 | 16:59
 

Ezio Greggio mattatore della televisione con Striscia la notizia, autore, attore e uomo dalle mille risorse si racconta intorno alla tavola, al cibo e al vino. Ci parliamo al telefono mentre si trova a Monte Carlo per la 14ª edizione del "Montecarlo Film Festival" appuntamento cinematografico da lui ideato e organizzato che pone la "commedia" al centro del palcoscenico. L'evento si tiene nel Principato di Monaco dal 28 febbraio al 5 marzo 2017, sotto l’Alto Patronage del Principe Alberto II di Monaco e dell’Ambasciata d’Italia.

Ezio Greggio - Ezio Greggio tra cinema e cibo  «La buona cucina avvicina al Paradiso»

Ezio Greggio

Quali sono le novità della 14ª edizione del Montecarlo Film Festival?
Sono tantissime: John Landis sarà presidente onorario e riceverà il premio “Comedy Legend”; Michael Radford il regista de “Il Postino” sarà il presidente della giuria. E poi daremo il "Premio alla carriera" a Costa-Gavras, Monica Bellucci, Enrico Montesano e molti altri. Ficarra e Picone riceveranno il premio “Exploit della commedia” per il grande successo de “L’ora legale”. I premi verranno conferiti il 5 marzo durante il Gala degli Awards, che condurrò al Teatro del Grimaldi Forum di Monte Carlo che vedrà anche la partecipazione di Imany, grande star della musica leggera internazionale. Lo show andrà poi in onda su Canale 5.

Che rapporto hai con il cibo?
Ottimo, nel senso che è un componente importante della mia vita. Ci sono due cose importanti della mia vita, una è il cibo. Come dici? L’altra sono gli affetti?

Ezio si ferma a pensare...

Tre, tre sono le cose importanti della vita… vabbé parliamo di cibo. Mangiare bene e conoscere il cibo significa allargare la propria cultura ed avere una buona qualità di vita. Non sono un frequentatore di fast food, mi piace la buona e sana cucina: anche quando ho fretta preferisco un’insalata ben fatta a un paninazzo pieno di schifezze che sbrodolano da tutte le parti e alle patate fritte unte.

Il sapore dell'infanzia?
La polenta alla veneta col merluzzo fatta da mia nonna Benilde, la lasagna fatta da mia mamma Luciana. E i dolci di mia sorella Paola che col cibo svolge anche una professione occupandosi di catering a domicilio.

Il profumo che ami in cucina?
Beh è proprio il profumo della cucina che amo, della cucina buona: quando entri in una cucina dove usano ingredienti sani il profumo è inebriante. Certamente se in forno c’è una bella parmigiana o una torta margherita il profumo che scaturisce avvicina al Paradiso… o almeno alla torta paradiso se in forno c’è quella.

Alberto di Monaco, Ezio Greggio - Ezio Greggio tra cinema e cibo  «La buona cucina avvicina al Paradiso»
Alberto di Monaco, Ezio Greggio

Ai fornelli o a tavola?
Per il bene dei commensali è meglio che io sia a tavola. Sono stato anche ai fornelli e gli amici che hanno mangiato i miei piatti non hanno dimenticato quella esperienza e ora quando li invitiamo si accertano che ai fornelli non ci sia io. Una volta ho raccontato a Cannavacciuolo come facevo il brasato al barolo: ha pianto. Voleva smettere di cucinare quella sera e chiudere il ristorante.

Cosa non smetteresti mai di mangiare?
Un sacco di cose, prima fra tutti spaghetti pomodoro e basilico. Uno spago giusto fatto bene non teme nessuna concorrenza. Poi io ci aggiungo il peperoncino che porto sempre con me. Un toccasana per i piatti e anche per il fisico.

Il pranzo o la cena che non dimenticherai mai?
Ma guarda io me li ricordo tutti. Tu dimmi una data e io ti dico cosa ho mangiato.

Un anno fa esatto?
Dunque… pasta e fagioli a mezzogiorno e zuppa di cozze la sera. Prima di andare a dormire poi ho bevuto il ratafià! Eh?! Certo che alle volte, quando vado a mangiare a casa di Davide Oldani e improvvisa su due piedi dei piatti con pochi ingredienti, spesso anche ingredienti poveri, capisco perché ha questo grande successo. Trasforma la cipolla in caviale. Lo adoro. I suoi piatti mi restano stampati nella memoria.  Al Monte Carlo Film Festival tra le varie firme che vengono, c’è Andrea Aimonetto del Melograno: da anni i frequentatori della cena di gala ci chiedono conferma che ci sia lui. Anche in un festival di cinema il cibo fa la sua parte e la gente non se lo dimentica

Il vino cosa stimola in te?
Fare una domanda così formulata a un comico è rischioso! Dipende da che vino bevi. Se bevi un vino che fa… ok ci siamo capiti. Guarda io bevo il vino solo la sera dopo la giornata di lavoro. O se non devo guidare. Il vino stimola “i meglie cose” come dicono in Val d’Aosta. Un buon vino è come uscire con un amico con il quale stai bene. E come gli amici i vini van scelti bene. A me fa allegria, ma anche mi incuriosisce: ogni bottiglia ha una storia e se sei bravo quando lo assaggi e chiudi gli occhi… quella storia la vedi. Ma se ne bevi troppo oltre che la storia vedi anche la geografia, la matematica e soprattutto le scienze naturali.

Ezio Greggio tra cinema e cibo  «La buona cucina avvicina al Paradiso»

Bianco, rosso o bollicine?
Tutti e tre. Per fretta le bollicine. Anche se poi i rossi sono “il vino vero”. Ma se a tavola hai un bianco come Gaja Gaja e Rey Chardonnay Langhe non ti mancano certo Sassicaia e Solaia. E poi sai la scelta del vino è come il tifo: ognuno ha un giocatore preferito, la squadra del cuore e dentro di sé conosce la miglior formazione del mondo. Certo che nei vini di fuoriclasse ce ne sono tanti in Italia. E spesso qui a Monaco a tavola ci sono le grandi discussioni dell’eterna lotta tra italiani e francesi. Quando di fronte ho un commensale francese che esagera a declamare i loro vini e ad abbattere i nostri, mi alzo da tavola e mi comporto come Materazzi con Zidane alla finale dei Mondiali a Berlino.

Menu tradizionale o innovativo?
Io principalmente sono per il tradizionale ma sono curioso e provo anche la cucina innovativa. Ma voglio sapere gli ingredienti per non avere sorprese. “Mens sana in corpore sano” per avere un fisico in ordine e una digestione corretta credo che non ci sia storia: la chimica degli alchimisti spagnoli e di qualche seguace italiano, deve stare lontana dai fornelli. Siamo quello che mangiamo no? E allora mangiamo bene e staremo bene e saremo persone per bene. Tutto è bene ciò che non finisce in gastrite. Antico proverbio dei miei amici salva stomaco del digestivo Antonetto e della liquirizia Caffo.

La regione e la città che per te sono sinonimo di buona cucina?
Sono piemontese, da noi in Piemonte ci sono ristoranti che quando entri ti devi fare il segno della croce. Non per il prezzo, no, perché son santuari della cucina. Ma quando ti fai un tagliolino coi porcini appena raccolti o un uovo con la trifola è come pregare. Un buon rosso delle Langhe che li accompagna e non ce n’è per nessuno. Io poi quando ho un dubbio su un vino anziché l’app Vivivino chiamo un mio amico Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua (non fatevi trarre in inganno dal nome del paese), grande esperto di vini, che in un attimo mi fa la scheda e mi dice “bevilo o cambialo”.

Ezio Greggio tra cinema e cibo  «La buona cucina avvicina al Paradiso»

Il tuo luogo del cuore?
Una marea. Qui a Monte Carlo dove vivo ho tanti amici che hanno i ristoranti. Da Briatore al Cipriani si mangia molto bene. La pizza di Planet Pasta da Gigi non ti fa rimpiangere Napoli. Oppure esco e vado a Eze da Pantarei, pesce clamoroso cucinato con la sapienza ligure di Rossana. Potrei scrivere un libro sui posti del cuore che frequento nelle città dove lavoro o vado in vacanza.

Beh, l'editore non manca, ci siamo qui noi...
In ogni città ho un luogo o più di uno preferiti. A Los Angeles per esempio il mio amico Madeo. A New York Koy, a Londra Mr. Chow. A Milano per sentirsi a casa “Casa tua“ e “l’Angolo di casa”. Il miglior cibo calabrese lo mangio alle Maldive al Palm Beach: lì c’è Pino un cuoco unico al mondo che in un posto che sta quasi agli antipodi di Reggio Calabria prepara piatti calabresi da sogno facendo arrivare dalla sua terra ogni settimana i prodotti che gli servono per esaltare la sua cucina. Amazing.

La cena romantica è un'arma vincente?
La cena romantica è un’arma vincente per conquistare: un luogo giusto, lume di candela, piatti ammiccanti, vino inebriante. Però se a cena sei da solo, non funziona. Bisogna essere in due, minimo. Ma quando stai bene con una persona passi una bella serata anche in trattoria con una bruschetta e un pezzo di gorgonzola morbido di Tosi. Però poi lavatevi i denti appena rientrate prima di baciare la persona che amate.

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