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Pesce, 850 chilogrammi sotto sequestro Sanzioni per 23mila euro nell'Agrigentino

Un'operazione denominata Phoenix 5 ha portato tra Agrigento e comuni limitrofi al sequestro di 850 chili di pesce non tracciabile. Multe anche per pesca fuori dalle normative vigenti o per mancanza di autorizzazione

 
13 marzo 2017 | 17:04

Pesce, 850 chilogrammi sotto sequestro Sanzioni per 23mila euro nell'Agrigentino

Un'operazione denominata Phoenix 5 ha portato tra Agrigento e comuni limitrofi al sequestro di 850 chili di pesce non tracciabile. Multe anche per pesca fuori dalle normative vigenti o per mancanza di autorizzazione

13 marzo 2017 | 17:04
 

In un'operazione denominata Phoenix 5 e coordinata dalla Direzione marittima di Palermo e condotta dalla Capitaneria di porto di Porto Empedocle e degli uffici marittimi di Sciacca, Lampedusa e Licata, sono stati sequestrati complessivamente 850 chilogrammi di pesce non tracciato, per un totale di 23mila euro di sanzioni.

Pesce, 850 chilogrammi sotto sequestro Sanzioni per 23mila euro nell'Agrigentino

foto: Agrigentonotizie

I prodotti ittici sono stati scoperti nei mercati rionali, tra Agrigento, Empedocle e Naro, ed, inoltre, presso rivendite di surgelati, ristoranti o pescherie. A questo va aggiunto il ritrovamento in un furgone di 80 chili di novellame di sarda, pescata in difformità della normativa italiana ed europea: al contravventore, 12mila euro di multa.

Contrastata in quest'indagine anche la pesca abusiva: sono stati sequestrati oltre 3mila metri di rete del tipo "tartarone", utilizzata per la cattura del novellame di sarda; altri 500 metri sono stati sequestrati a Sciacca. Inoltre, sono stati sequestrati nelle acque tra Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Siculiana e Sciacca complessivamente 12500 metri di reti da posta e un palangaro da 300 ami, illecitamente utilizzati da pescatori non professionisti ai quali sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 10 mila euro, ovvero abbandonate in mare senza i segnalamenti previsti e, quindi, pericolose per la sicurezza della navigazione.

Infine, l’Ufficio circondariale marittimo di Lampedusa ha elevato una sanzione nei confronti di un peschereccio tunisino intento in una battuta di pesca in acque nazionali italiane senza le dovute autorizzazioni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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