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Dietro ad ogni cocktail, una storia Miti sull'origine del French 75

Il famoso cocktail a base di gin o cognac probabilmente veniva sorseggiato anche da Dickens nel lontano 1800, ma ciò che conta nella mixology è quando ad un drink viene dato un nome: nel caso del French 75 siamo nel 1927

di Carmine Lamorte
 
15 aprile 2017 | 11:12

Dietro ad ogni cocktail, una storia Miti sull'origine del French 75

Il famoso cocktail a base di gin o cognac probabilmente veniva sorseggiato anche da Dickens nel lontano 1800, ma ciò che conta nella mixology è quando ad un drink viene dato un nome: nel caso del French 75 siamo nel 1927

di Carmine Lamorte
15 aprile 2017 | 11:12
 

Gli storici cercano sempre di dare precise informazioni sulla storia dei cocktail più famosi, che poi ironicamente è la cosa che gli appassionati e i professionisti maggiormente ricercano. A suffragare questa tesi il mitico French 75, una miscela di gin, o cognac, con limone fresco, zucchero, ghiaccio e champagne. Rinfrescante, delizioso e delicatamente intossicante, una combinazione di ingredienti che ogni barman dovrebbe conoscere, ed ogni consumatore di cocktail richiedere ed apprezzare.

Dietro ad ogni cocktail, una storia Miti sull'origine del French 75

Ma da dove arriva questa ricetta? Il French 75, così come lo conosciamo, apparve la prima volta in un articolo di stampa, nel 1927, durante l’apice del Proibizionismo, in un libretto chiamato "Here’s How!", fatto uscire da una rivista umoristica di New York. Fu poi ripreso nel 1930 dal "Savoy Cocktail Book" di Harry Craddock, e una volta che fu pubblicato lì, si diffuse ovunque. Questo cocktail-elisir si distinse fin da subito da tutti gli altri, perchè fu l’unico internazionale a vedere la luce negli Stati Uniti, durante il periodo asciutto del Proibizionismo.

Ma ecco sorgere un dubbio sull’origine di questo cocktail: pare che Charles Dickens quando visitò Boston nel lontano 1867, amasse intrattenere i letterati della città nelle sue stanze alla Parker House Hotel, con Old Tom Gin e coppe di champagne, almeno secondo quanto riportato su un articolo inerente all'albergo, del 1885. Una coppa di champagne spumeggiante, zucchero, limone e ghiaccio, ed aggiungici Old Tom Gin, come sembra fosse indicato nella storia dell’articolo, e ci ritroviamo qualcosa molto vicino al French 75.

Sicuramente la combinazione di gin e champagne era molto popolare tra i gentlemen dell’epoca, secondo gli storici contemporanei era uno dei drink preferiti dal figlio della Regina Vittoria, il Principe di Galles, ma anche da Kalakua, (sovrano delle Hawai dal 1874 al 1891). La combinazione di cognac e champagne era già ben conosciuta con il nome di King’s Peg, una ricetta già preparata nella parte est dell’Impero Britannico.

La storia è che chi ha inventato il French 75 in realtà non ha inventato un bel niente, infatti tutto quello che hanno dovuto fare è stato quello di dargli un nome. Ma naturalmente con i cocktail il nome è tutto. Le persone hanno bevuto distillati con zucchero e bitters per oltre 100 anni, senza mai preouccuparsi dei nomi, fino a che qualcuno arrivò con quella bella parola, “cocktail”, facendo diventare quelle bevande una istituzione culturale americana.

La formula a base di gin o cognac, champagne, limone e zucchero, prese il nomignolo da un potente cannone della prima Guerra mondiale, l’Howitzer, usato sui campi di battaglia dove combatteva l’esercito americano, secondo il cliché dato dallo scrittore Alec Waugh che lo nominò «il più potente drink del mondo».

French 75
Ingredienti: 1.5 oz di succo di limone, 1 cucchiaio di zucchero bianco finissimo, 2 oz di London dry gin o cognac, champagne ben freddo q.b.
Procedimento: versare il succo di limone e lo zucchero in uno shaker, mescolare per un attimo per far sciogliere lo zucchero. Aggiungere il gin o il cognac e riempire con ghiaccio. Shakerare e versare in un Collins riempito con ghiaccio a scaglie. Riempire lentamente con champagne freddo.
Servizio: bicchiere da Collins

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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