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Il Ministero promuove l'extravergine Cannavacciuolo e Oldani i testimonial

Una campagna istituzionale per promuovere il consumo dell'extravergine e sensibilizzare i consumatori a fare attenzione all'etichetta per conoscere varietà, origine e tracciabilità: questa la mission di Maurizio Martina a partire dalla fine di aprile. Volti della campagna Cannavacciuolo, Oldani e la blogger Chiara Maci

 
10 aprile 2017 | 15:27

Il Ministero promuove l'extravergine Cannavacciuolo e Oldani i testimonial

Una campagna istituzionale per promuovere il consumo dell'extravergine e sensibilizzare i consumatori a fare attenzione all'etichetta per conoscere varietà, origine e tracciabilità: questa la mission di Maurizio Martina a partire dalla fine di aprile. Volti della campagna Cannavacciuolo, Oldani e la blogger Chiara Maci

10 aprile 2017 | 15:27
 

Questa mattina, in concomitanza con l’inaugurazione del salone Sol&Agrifood, all’interno di Vinitaly 2017, è stata presentata la campagna di comunicazione istituzionale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali “Olio extravergine. La sua ricchezza. La nostra fortuna” per promuovere il consumo di olio extravergine di oliva e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto.

Il Ministero promuove l'extravergine Cannavacciuolo e Oldani i testimonial
 
La campagna, che partirà alla fine di aprile, avrà come testimonial gli chef Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani e la food blogger Chiara Maci. Il 22 e il 23 aprile, inoltre, nei principali centri commerciali di Roma, Milano, Bergamo, Napoli, Benevento, Torino, Alessandria, Bari, Genova, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Venezia, Verona, Padova, Treviso e Palermo saranno allestiti degli spazi per degustare e scoprire le proprietà dell’olio.
 
«Quando parliamo di olio - afferma il Ministro Maurizio Martina - parliamo di uno dei simboli del Made in Italy agroalimentare nel mondo, che racchiude in sé il profondo legame tra cultura, tradizione e territorio del nostro Paese. Si tratta di un comparto che vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana. Un settore che, considerata l’altissima qualità dei nostri prodotti, dobbiamo sostenere per migliorare anche la produttività dal punto di vista quantitativo. Abbiamo gettato le basi di questo rilancio con l’approvazione del piano olivicolo nazionale e proseguiamo con azioni mirate e controlli capillari per continuare a garantire ai consumatori eccellenza, sicurezza e tracciabilità».
 
Olio in Italia: i numeri
Quantità di olio prodotto da olive italiane: nel 2015 una produzione di 302mila tonnellate
Aziende olivicole italiane: circa 900mila
Volume di affari: 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell'industria agroalimentare
In Italia si contano 42 Dop e 3 Igp
 
Il piano olivicolo nazionale
Previsto dall’articolo 4 del DL 51/2015, ha tra i suoi obiettivi principali:

  • L’incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica;
  • La promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana;
  • Iniziative di valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l'attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali;
  • Il recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;
  • Incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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