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Allegrini sceglie la biodiversità Nuova etichetta artistica per La Grola

Cura del vigneto, rispetto dei territori, attenzione alle buone pratiche agronomiche, sperimentazioni equilibrate: la filosofia di Allegrini all’edizione 2017 di Vinitaly era riassunta dall’espressione “In Vino Habitat”

 
16 aprile 2017 | 18:33

Allegrini sceglie la biodiversità Nuova etichetta artistica per La Grola

Cura del vigneto, rispetto dei territori, attenzione alle buone pratiche agronomiche, sperimentazioni equilibrate: la filosofia di Allegrini all’edizione 2017 di Vinitaly era riassunta dall’espressione “In Vino Habitat”

16 aprile 2017 | 18:33
 

«Abbiamo la responsabilità della bellezza delle nostre terre. Tutelare la natura in cui sorgono i nostri vigneti non è un trend del momento, ma una necessità. Curandoli in modo amorevole riusciamo a ripopolarli con specie animali che non si vedevano da tempo». Così Marilisa Allegrini racconta il 51° Vinitaly (128mila visitatori da 142 Paesi), che Allegrini - sempre presente fin dalla prima manifestazione - ha deciso di dedicare al ritorno degli animali nelle campagne.

Marilisa e Franco Allegrini - Allegrini sceglie la biodiversità Nuova etichetta artistica per La Grola
Marilisa e Franco Allegrini

È “In Vino Habitat” il tema scelto da Allegrini per l’edizione 2017, che riassume la filosofia dell’azienda: cura assoluta del vigneto, rispetto dei territori, attenzione, anche umana e passionale, alle buone pratiche agronomiche, sperimentazioni equilibrate in cui tecniche innovative sposano gli antichi saperi contadini. Tutto ciò si vede e si “tocca” con la concreta testimonianza di una fauna bellissima e variegata, che fa dei poderi aziendali, sia veneti che toscani, la propria dimora d’elezione, il proprio habitat naturale. Il tutto certificato dal recente attestato di biodiversità che Allegrini ha ottenuto: “Biodiversity friend”.

In questo contesto si inserisce la presentazione in anteprima, a Vinitaly 2017, della limited edition de La Grola 2014, la quinta del fortunato progetto iniziato con il millesimo 2010. L’artista brasiliano Nazareno Rodrigues Alves ha creato l’opera “Insieme”, emozioni di un luogo magico, ma reale, in cui interpreta gli animali che sono tornati a popolare i campi di Allegrini.

Caterina Mastella Allegrini - Allegrini sceglie la biodiversità Nuova etichetta artistica per La Grola
Caterina Mastella Allegrini

Il Vinitaly di Allegrini era iniziato con OperaWine in Gran Guardia, dove giornalisti e addetti ai lavori hanno potuto degustare l’Amarone 2011 di Allegrini, scelto ancora una volta dalla rivista Wine Spectator tra i più rappresentativi produttori d’Italia. Ed è stato per Allegrini proprio il Vinitaly di Wine Spectator, che ha dedicato a Marilisa - prima donna italiana - la storia di copertina del numero di aprile. Copertina festeggiata la sera della vigilia di Vinitaly nella hall dell’hotel Due Torri assieme a clienti e amici.

I vini dell’azienda sono poi stati protagonisti di alcune degustazioni nelle più esclusive boutique del centro città e soprattutto dell’asta organizzata a Palazzo Giusti dal Comitato Grandi Cru. Il lotto con tre magnum de La Poja (annate 2000, 2004 e 2006) è stato battuto da Christie’s a 2.800 euro in una sala di intenditori provenienti da tutto il mondo, facendo registrare il record della serata. Proprio La Poja, il cru più prestigioso della produzione Allegrini, è stata celebrata in una verticale di 10 annate che ha richiamato l’attenzione di oltre 100 degustatori, tra i quali l’editore di Wine Spectator Tom Matthews.

Carlotta Mastella Allegrini e Giancarlo Mastella - Allegrini sceglie la biodiversità Nuova etichetta artistica per La Grola
Carlotta Mastella Allegrini e Giancarlo Mastella

Marilisa e Franco Allegrini, affiancati da Nicola Frasson, hanno raccontato alla platea la storia di questo vino, la cui prima bottiglia risale al 1983. «Se allora mi avessero detto che oggi sarei stato qui davanti a tante persone a parlare di dieci annate de La Poja - ha rivelato Franco Allegrini - non ci avrei proprio creduto. Tutta questa attenzione è motivo di grande orgoglio per noi».

Dal Veneto alla Toscana, martedì 11 aprile si è tenuta allo stand la presentazione dei nuovi vini di Poggio al Tesoro, Solosole Pagus Camilla (un Vermentino in purezza le cui uve nascono nel podere Le Sondraie nei pressi della Fossa Camilla), Cassiopea Pagus Cerbaia (rosato da uve Syrah e Cabernet Sauvignon, che fermenta parte in anfore e parte in fusti di rovere) e Teos (Petit Manseng da uve appassite). La cucina è stata affidata come di consueto allo chef Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin, in abbinamento con i vini veneti e toscani dell’azienda.

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Mentre a conclusione delle giornate di Vinitaly, Villa Della Torre è tornata ad illuminarsi del suo fascino rinascimentale e ad ospitare centinaia di persone da tutto il mondo per le cene di gala. Il peristilio si è trasformato in un bosco incantato, mentre un ensemble lirico ha allietato gli ospiti con alcune tra le più famose arie d’opera. Le serate si sono concluse con i fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo sopra Fumane.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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