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Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza

Accanto ad una celebre cucina deve sempre esserci una sala di altissimo livello. Cresce il prestigio del Ferrari Trento Art of Hospitality Award, un premio sempre più ambito dai ristoranti di tutto il mondo

di Andrea Radic
 
11 maggio 2017 | 09:23

Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza

Accanto ad una celebre cucina deve sempre esserci una sala di altissimo livello. Cresce il prestigio del Ferrari Trento Art of Hospitality Award, un premio sempre più ambito dai ristoranti di tutto il mondo

di Andrea Radic
11 maggio 2017 | 09:23
 

Un Vinitaly di successo per le Cantine Ferrari di Trento e per le Tenute Lunelli con uno stand affollato di addetti ai lavori, sommelier e chef, compratori italiani e stranieri e winelovers. Giornate intense quelle vissute da Camilla, Matteo, Marcello, Alessandro Lunelli e da tutto il team impegnati tra degustazioni, incontri e accoglienza degli ospiti.

Joan Roca e Camilla Lunelli brindano con Ferrari Trentodoc - Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza
Joan Roca e Camilla Lunelli brindano con Ferrari Trentodoc

Incontriamo Alessandro e Camilla, quest’ultima da poche ore rientrata dall’Australia dove ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei World's  50 Best Restaurants, e consegnato a Melbourne il premio Ferrari Trento Art of Hospitality al ristorante spagnolo El Celler de Can Roca. Un premio molto importante e innovativo, istituito nel 2016, ma già ambitissimo dai ristoranti più importanti del mondo, perché accanto ad una celebre cucina deve sempre esserci una sala di altissimo livello.

Non è un caso, infatti, che l’Eleven Madison Park, vincitore l’anno scorso del Premio Ferrari, abbia trionfato in Australia come miglior ristorante al mondo, secondo il giudizio di quasi 1.000 chef, esperti e appassionati gastronomi i cui voti determinano la prestigiosa lista, nella quale El Celler de Can Roca, oltre che il terzo ristorante migliore al mondo, è risultato la realtà che meglio interpreta quella particolare alchimia fra servizio, ambiente e accoglienza, meritando così il Ferrari Trento Art of Hospitality Award. Un’emozionante vittoria, festeggiata da oltre 900 tra le più influenti personalità del mondo della ristorazione internazionale che hanno brindato con Ferrari Trentodoc a questi fantastici ristoranti.

La scelta di dedicare un premio a questo elemento tanto intangibile, quanto essenziale nel successo di un ristorante è molto coerente con i valori e lo stile Ferrari. Il brindisi è un simbolo di convivialità e Ferrari rappresenta uno stile di vita improntato al piacere di condividere, dove l’accoglienza è un valore fondamentale nell’esperienza enogastronomica. L’alta ristorazione, inoltre, è da sempre la migliore ambasciatrice del vino di qualità e luogo privilegiato per sperimentare, conoscere e raccontare al meglio i Trentodoc Ferrari.

Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza

Ne parliamo con Camilla Lunelli nell’elegante spazio dello stand Ferrari al Vinitaly. «Un percorso di approfondimento di quello che rappresenta la sala, il servizio, l’accoglienza - racconta Camilla - che abbiamo voluto intraprendere con i World's 50 Best Restaurants ma non solo. Andiamo al ristorante per gustare un piatto originale che dia soddisfazione, ma se tutto ciò non è accompagnato in sala da un’esperienza di livello non siamo soddisfatti. Per questo, ben venga la figura dello chef, ma vogliamo valorizzare anche altre figure professionali come il maître, il direttore di sala e il sommelier. Siamo stati particolarmente lieti di consegnare il premio a un ristorante straordinario come El Celler de Can Roca di Girona, in Spagna, dove i fratelli Roca hanno saputo creare un’atmosfera perfetta».

Con Alessandro Lunelli, fratello di Camilla, parliamo volentieri dei vini delle Tenute Lunelli che si trovano oltre che in Trentino, in Toscana, tra le colline pisane e nel cuore dell'Umbria. «Qualche anno fa - spiega Alessandro - abbiamo deciso di innovare nel rispetto della tradizione. Grazie alla lunga esperienza in Trentino con lo Chardonnay e il Pinot Nero, nostro padre Mauro ha voluto creare i primi due vini fermi di famiglia: Villa Margon, uno Chardonnay e Maso Montalto, Pinot Nero sempre in purezza. L’idea di innovazione ci ha portato a voler scoprire nuove frontiere al di là del Trentino, aprendoci a nuovi mondi. Siamo sbarcati prima in Toscana e poi in Umbria, dove ci sono vitigni molto legati al territorio che danno grandi soddisfazioni soprattutto per noi “Ferraristi” appassionati di lunghi invecchiamenti. Il Sangiovese e il Sagrantino consentono di ottenere vini di grande spessore, in grado di vincere la sfida con il tempo».

Il Sagrantino in particolare è il preferito di Camilla Lunelli: «Un vino dalla personalità unica, che vogliamo ancora mettere alla prova dei lunghi invecchiamenti, perché è lì che darà il meglio. La declinazione di Sagrantino che noi offriamo con il Carapace è molto particolare, non cerchiamo la grande potenza che questo vino già esprime, ma l’eleganza che otteniamo lavorando con il tempo, proprio per avere un Sagrantino potente e longevo, ma anche di gran classe».

Ferrari brinda all’alta ristorazione e premia l’arte dell’accoglienza

E nel bicchiere degustiamo un’icona di Cantine Ferrari, il Perlé 2010. «È diventato un brand - aggiunge Camilla Lunelli - gli appassionati non chiedono un Ferrari o un Trentodoc, ma direttamente un Perlé, prodotto nato nel 1971 che da allora ci ha dato moltissime soddisfazioni». Riconoscibilità e fiducia sono le caratteristiche che questa declinazione di bollicine stimola nei conoscitori.

L’arrivo del direttore Alberto Lupini consente ad Alessandro Lunelli di illustrare le caratteristiche dei vini fermi di Tenute Lunelli: «Il vino è passione, piacere e piacere del gusto, da qui l’intuizione di mio zio Gino di portare l’arte nelle Tenute Lunelli in Umbria affidando a Arnaldo Pomodoro la realizzazione della cantina per riscoprire il connubio arte-vino. Lui da grandissimo artista visionario, ha immaginato un carapace, uno straordinario guscio di tartaruga immerso tra le colline».

Senza dimenticare la Locanda Margon, il ristorante guidato dallo chef Alfio Ghezzi, recente stella Michelin, dove, come ricorda Camilla Lunelli, «suggeriamo gli abbinamenti con Ferrari Trentodoc, un vino strutturato perfetto a tutto pasto con il menu “Suggestioni e Bollicine”, con grande soddisfazione degli ospiti».

Per informazioni: www.ferraritrento.it

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