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Il Bello del Gusto Alta Mora, alta comunicazione

Appunti sull’estetica della comunicazione enogastronomica. Cusumano da tempo non solo compete con le più importanti etichette italiane per qualità della produzione, ma sviluppa anche comunicazione di qualità

di Pasquale Diaferia
 
27 giugno 2017 | 18:30

Il Bello del Gusto Alta Mora, alta comunicazione

Appunti sull’estetica della comunicazione enogastronomica. Cusumano da tempo non solo compete con le più importanti etichette italiane per qualità della produzione, ma sviluppa anche comunicazione di qualità

di Pasquale Diaferia
27 giugno 2017 | 18:30
 

Inauguriamo questa rubrica sulla comunicazione nell’enogastronomia con una storia bella. Un racconto italiano, fatto non solo di tradizione e qualità, come capita spesso alle aziende del food nazionale. No, qui parliamo di un’azienda vitivinicola familiare, ancorata ad uno dei terreni più delicati e preziosi del Paese, quel fazzoletto di cru speciali che stanno alle falde dell’Etna. Cusumano, gestita oggi da due fratelli, da tempo non solo compete con le più importanti etichette italiane per qualità della produzione, ma sviluppa anche comunicazione di qualità, affidandosi ai talenti nazionali che hanno le capacità di aiutarla nel suo processo di internazionalizzazione.

Il Bello del Gusto Alta Morra, alta comunicazione

Pochi player di questo mercato hanno compreso pienamente quanto la giusta impalcatura linguistica e retorica possa fare per qualificare la nostra produzione. Pensiamo alla comunicazione di Ornellaia e a Sassicaia, a cui ormai in pianta stabile si aggiunge oggi Cusumano, con la sua linea Alta Mora Feudo di Mezzo Etna Rosso Doc 2014. Uno spot di grande classe ed emotività, firmato da una delle eccellenze della creatività nazionale, quel Vicky Gitto che proprio questa settimana è rientrato dal Festival mondiale della pubblicità di Cannes carico di Leoni e nuova gloria.

È in questo rapporto di fiducia e consulenza globale che si sta sviluppando la Marca Cusumano. Come ricordava Gitto durante la conferenza stampa di lancio, «con Diego Cusumano, il fratello che più si occupa di immagine e globalizzazione, ci sentiamo continuamente. Mi interpella sui temi più vari, e su questa vicinanza abbiamo costruito un rapporto non solo professionale, che ci ha permesso passo passo in questi anni di arrivare a costruire valori e profilo di marca in linea con gli ambiziosi obiettivi aziendali».

Il Bello del Gusto Alta Morra, alta comunicazione

Il lancio di questa nuova comunicazione, attraverso canali digitali tradizionali e social, diventa un caso di studio su come le aziende italiane possano superare limiti strutturali e dimensionali del sistema Paese. Ci si propone così da leader ai mercati globali, con un’immagine unica, strutturata, ricca di “tensity”, come si chiama la capacità di dare doppia anima alle marche. In questo caso, come il nuovo film ben rappresenta, la tensione tra la modernità, la tecnologia, i linguaggi contemporanei, coniugati con la forza millenaria del territorio, delle tradizioni produttive, della sapienza tramandata da generazioni.

Soprattutto mi preme ribadire, perché questa vuole essere una rubrica da professionisti della comunicazione, che la capacità progettuale dell’azienda Cusumano si sposa con quella di gestire non solo talenti con profilo internazionale come Gitto, ma anche piccole strutture locali che si occupano di web design e packaging. Come nei migliori blended, la personalità di chi guida l’azienda impara ad usare al meglio i talenti esterni, e ad integrarli con sapienza ai suoi enotecnici ed enologi.

Il Bello del Gusto Alta Morra, alta comunicazione

Il risultato finale non è solo brillante per la marca e le sue linee, in particolare con il top di gamma rappresentato dalle 5mila bottiglie di Alta Mora. La soddisfazione non sarà solo nella valorizzazione del prezzo di vendita del piccolo lotto, come sanno fare i grandi produttori, tra cui ormai Cusumano ha trovato il suo posto. Il vero esempio l’azienda lo porta a tutti quelli che si dovranno occupare di comunicazione istituzionale e turistica sul nostro Paese.

Come ricordavo ad un recente convegno di Italia a Tavola a Firenze al sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo, Dorina Bianchi, per promuovere il Paese, le sue eccellenze enogastronomiche e la sua visione turistica non possiamo più pensare di affidarci al disastroso “fai da te” degli ultimi decenni. Servono i talenti. Esattamente come servivano grandi professionisti a Cusumano, e come l’azienda ha avuto il coraggio e la determinazione di prendere ed usare.

Il Bello del Gusto Alta Morra, alta comunicazione

Provate a guardare le immagini dei vigneti alle falde dell’Etna. Emozionatevi davanti alle sequenze in volo che raccontano lo splendore dell’Isola, prima che dei cru di Alta Mora. Capirete a cosa serve la buona comunicazione. E quanto siamo importanti noi creativi.

Per informazioni: cusumano.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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