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Latte, trascorsi i 180 giorni di proroga Tutte le confezioni con Paese d'origine

Da oggi ogni confezione di latte e derivati porterà obbligatoriamente in etichetta il Paese d'origine del prodotto, questo perché è scaduto il termine di 180 giorni per smaltire le scorte che ancora riportavano il sistema di etichettatura precedente. Una svolta che si replicherà a febbraio 2018 per riso e pasta.

16 ottobre 2017 | 12:20
Latte, trascorsi i 180 giorni di proroga 
Tutte le confezioni con Paese d'origine
Latte, trascorsi i 180 giorni di proroga 
Tutte le confezioni con Paese d'origine

Latte, trascorsi i 180 giorni di proroga Tutte le confezioni con Paese d'origine

Da oggi ogni confezione di latte e derivati porterà obbligatoriamente in etichetta il Paese d'origine del prodotto, questo perché è scaduto il termine di 180 giorni per smaltire le scorte che ancora riportavano il sistema di etichettatura precedente. Una svolta che si replicherà a febbraio 2018 per riso e pasta.

16 ottobre 2017 | 12:20
 

Da oggi ogni confezione di latte e derivati porterà obbligatoriamente in etichetta il Paese d'origine del prodotto, questo perché è scaduto il termine di 180 giorni per smaltire le scorte che ancora riportavano il sistema di etichettatura precedente. Una svolta che si replicherà a febbraio 2018 per riso e pasta.

Ecco così che entra in vigore a tutti gli effetti il decreto Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattiero caseari, firmata dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda.

(Latte, trascorsi i 180 giorni di proroga Tutte le confezioni con Paese d'origine)

Ora che tutte le confezioni riporteranno in etichetta l'indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti derivati come burro, formaggi e yogurt, è necessario imparare a leggerla, partendo dalle diciture base come Paese di mungitura (nome del Paese nel quale è stato munto il latte) e Paese di confezionamento e trasformazione (nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato).

La Coldiretti si è detta entusiasta per questo traguardo, che con la scadenza della proroga entra a tutti gli effetti nella quotidianità degli italiani. L'associazione di Roberto Moncalvo tira le somme delle implicazioni di questa svolta: 1,7 milioni di mucche da latte in Italia, ma anche pecore, capre e bufale, possono mettere la firma sulle proprie produzioni; sono 487, secondo la Coldiretti, i tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale-territoriale e quindi tutelati.

La Coldiretti per diverso tempo di è battuta per ottenere questi risultati, che, spiega, rispondono alle esigenze di trasparenza degli italiani, i quali in più di 9 casi su 10 (95%) considerano importante che l'etichetta riporti il Paese d'origine del latte fresco, mentre per il 76% lo è per i prodotti a lunga conservazione.

Sulla scia di questa giornata per il latte, si attendono il 16 e il 17 febbraio 2018 rispettivamente per riso e pasta.

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