Sbagliato essere apprensivi, ma sbagliato anche partire per le vacanze estive senza prendere le dovute precauzioni per i più piccoli, con il rischio di rovinarsi le ferie. Bastano piccoli accorgimenti, ma fondamentali.
I rischi sono soprattutto per i viaggi lontani dal nostro Paese dove cambia il clima, i cibi e le abitudini. Le malattie che vengono più comunemente contratte dai bambini durante un viaggio internazionale sono: diarrea (28% dei casi), malattie dermatologiche (25%), malattie febbrili sistemiche, specialmente malaria, (23%), malattie respiratorie (11%) e malattie prevenibili da vaccino (2%), soprattutto infezione da salmonella typhi ed epatite A.
La Società italiana di pediatria, per aiutare le famiglie, ha stilato un vademecum di 10 punti per viaggiare sicuri:
- Un viaggio deve essere organizzato con largo anticipo ed è necessario un incontro con il proprio pediatra di famiglia almeno 4-6 settimane prima della partenza, per valutare la storia clinica del bambino, il suo stato di immunizzazione, la necessità di somministrare vaccini o intraprendere profilassi antibiotica specifica. La visita è inoltre utile a raccogliere informazioni dettagliate sul viaggio e a identificare eventuali controindicazioni.
- È indispensabile mettere in valigia farmaci e presidi di uso comune che potrebbero non essere disponibili nel Paese di destinazione: dalle soluzioni disinfettanti (come i gel antibatterici per le mani) agli analgesici, passando per gli antipiretici, le pomate cortisoniche contro le punture di insetti, gli anticinetosici contro mal d'auto, d'aereo, di mare e un antibiotico ad ampio spettro. E poi ancora: antimalarici (se indicata la profilassi) e creme solari ad alta protezione. Buona cosa è, inoltre, fare scorta dei farmaci utilizzati abitualmente, aggiungendo alle quantità sufficienti per tutta la durata del viaggio quel 10% di prodotti in più utili a far fronte ad eventuali imprevisti.
- I bambini possono viaggiare tranquillamente in aereo. È preferibile scegliere un altro mezzo di trasporto solamente in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell'orecchio), interventi chirurgici recenti e problematiche respiratorie croniche severe. Anche per le donne in gravidanza dopo la 36ª settimana di gestazione (dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple) è sconsigliato il viaggio in aereo. Le variazioni di pressione all'interno della cabina possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione. Per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto.
- In caso di viaggio in auto il bambino deve essere sempre assicurato nell'apposito seggiolino o adattatore. Se la macchina viene noleggiata è consigliabile controllare l'efficienza di tali dispositivi.
- Le temperature della montagna, che in estate sono generalmente più miti che in città, sono adatte alle vacanze con i bambini. Con qualche precauzione da osservare. Il mal di montagna acuto è la patologia più frequente in età pediatrica, caratterizzata da sintomi aspecifici (condizioni generali abbattute, irritabilità, anoressia, nausea, vomito, disturbi del sonno) e associata al raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2.500 metri. Si può prevenire raggiungendo gradualmente altezze particolarmente elevate, non è invece consigliata una profilassi farmacologica.
- Attenzione alla "diarrea del viaggiatore", tra le patologie infettive più diffuse durante un viaggio internazionale soprattutto in Paesi come Asia, Medio Oriente, Africa, Messico e America Centro-Meridionale. Si manifesta nel 90% dei casi entro le prime due settimane del viaggio. La prevenzione della diarrea del viaggiatore e di altre malattie a carico dell'apparato gastrointestinale è fondamentale rispettando alcune semplici regole come bere solo acqua e bevande contenute in bottiglie sigillate, evitare l'uso di ghiaccio nelle bevande e il consumo di cibi crudi.
- Durante i bagni in mare, soprattutto in Paesi tropicali, fare attenzione a: gronghi, murene, piranha, squali, meduse, coralli, ricci di mare, pesci ragno, scorfani. In caso di contatto con medusa: sciacquare la zona lesa con acqua salata e applicare gel astringente al cloruro di alluminio o eventualmente pomate corticosteroidee (azione più ritardata 20-30 min). Quando invece ci si imbatte in animali con spine velenose è bene: lavare la zona, impacchi con acqua e aceto, estrarre eventuali spine, disinfettare l'area e iniziare eventualmente terapia antibiotica.
- Gli insetti possono avere un ruolo essenziale nella trasmissione di alcune malattie. Sebbene la maggior parte di queste patologie sia prevenibile con vaccinazioni o chemioprofilassi, è importante adottare norme comportamentali per evitare il contatto con questi vettori, soprattutto con le zanzare, più diffuse negli ambienti rurali, nelle ore notturne e durante la stagione delle piogge.
- Morsi o ferite da animali possono essere molto dannosi e determinare la trasmissione di alcune malattie, principalmente la rabbia. Prima della partenza è necessario accertarsi di essere in regola con la vaccinazione antitetanica e, ove sia presente il rischio di rabbia, eseguire la vaccinazione.
- Al rientro da un viaggio, in particolare da Paesi ad alta endemia è consigliata una visita medica di controllo: diverse malattie possono manifestarsi anche a distanza di tempo come malaria e parassitosi intestinali.