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Matteo Rizzo ha scelto Tomato+ «Un valore aggiunto per il ristorante»

 
20 luglio 2018 | 09:21

Matteo Rizzo ha scelto Tomato+ «Un valore aggiunto per il ristorante»

20 luglio 2018 | 09:21
 

Per lo chef stellato del Desco di Verona, avere a disposizione in ogni periodo dell’anno una serra da interni è un vantaggio straordinario in termini di praticità, costi di gestione, ma soprattutto qualità delle colture.

Sono ormai tanti i nomi illustri della ristorazione che si sono fatti conquistare dalla serra da interni Tomato+. Tra questi c’è Matteo Rizzo, chef, insieme al padre Elia, del Ristorante Il Desco di Verona, 1 stella Michelin da oltre 30 anni e punto di riferimento per la ristorazione veronese.

(Matteo Rizzo ha scelto Tomato  «Un valore aggiunto per il ristorante»)
Matteo Rizzo

Come ha conosciuto Tomato+?
Un pomeriggio d’estate appena rientrato dal mio solito giretto nell’orto poco distante dal ristorante, dove coltivo le mie erbe aromatiche, ho ricevuto una mail di presentazione della Tomato+.

Tra i tanti vantaggi che la macchina offre, quale l’ha colpita maggiormente?
Sono rimasto subito colpito dal design e dalle potenziali applicazioni. Ho pensato: sai che bellezza poter avere tutto l’anno germogli freschi, basilico profumato ed insalatina croccante appena colta? È cominciata così la mia collaborazione con il fantastico team di Tomato+, ragazzi giovani, lungimiranti e all’avanguardia, proprio come vorrei essere io. Da un anno collaboriamo per i test di nuove colture e nuove sementi, lavoriamo a stretto contatto. I feedback dei cuochi sono un grande stimolo per Daniele Rossi (fondatore e ceo dell’azienda, ndr) e per i suoi collaboratori.

(Matteo Rizzo ha scelto Tomato  «Un valore aggiunto per il ristorante»)

Quanto ha inciso sul suo lavoro la possibilità di avere sempre a disposizione un “orto nel ristorante” in grado di fornire prodotti sempre freschi e di qualità garantita?
I vantaggi che la macchina può dare sono molteplici, oltre alla possibilità di avere una freschezza quasi senza paragoni (verdura come appena colta dall’orto). Il gusto e l’aroma soprattutto delle erbe aromatiche è inebriante. Il valore aggiunto di avere anche un assoluto controllo sulla salubrità delle colture non è da sottovalutare (nessun contatto con l’esterno, utilizzo di acqua demineralizzata, nessuna contaminazione con pesticidi o agenti atmosferici).

(Matteo Rizzo ha scelto Tomato  «Un valore aggiunto per il ristorante»)

Quali tipologie di colture ha scelto di tenere nel suo Tomato+?
Ultimamente utilizziamo molto tutte le tipologie di basilico; mi entusiasma poter usare le foglioline più piccole e tenere. Un’altra coltura che mi lascia sempre impressionato per la velocità di crescita e per il risultato finale sono le lattughe. Da semino a cespo in poco più di tre settimane, incredibile!

(Matteo Rizzo ha scelto Tomato  «Un valore aggiunto per il ristorante»)

Per quali piatti utilizza le colture Tomato+?
Ad esempio nel nostro “Risotto torba, pomodoro e cipolla”, attualmente presente nel nostro menu, utilizziamo come ingrediente “segreto” il basilico greco e il basilico rosie per dare al piatto un retrogusto più persistente.

Per informazioni: www.tomatopiu.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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