Per lo chef stellato del Desco di Verona, avere a disposizione in ogni periodo dell’anno una serra da interni è un vantaggio straordinario in termini di praticità, costi di gestione, ma soprattutto qualità delle colture.
Sono ormai tanti i nomi illustri della ristorazione che si sono fatti conquistare dalla serra da interni
Tomato+. Tra questi c’è
Matteo Rizzo, chef, insieme al padre Elia, del
Ristorante Il Desco di Verona, 1 stella Michelin da oltre 30 anni e punto di riferimento per la ristorazione veronese.
Matteo Rizzo
Come ha conosciuto Tomato+?Un pomeriggio d’estate appena rientrato dal mio solito giretto nell’orto poco distante dal ristorante, dove coltivo le mie erbe aromatiche, ho ricevuto una mail di presentazione della Tomato+.
Tra i tanti vantaggi che la macchina offre, quale l’ha colpita maggiormente?Sono rimasto subito colpito dal design e dalle potenziali applicazioni. Ho pensato: sai che bellezza poter avere tutto l’anno germogli freschi, basilico profumato ed insalatina croccante appena colta? È cominciata così la mia collaborazione con il fantastico team di Tomato+, ragazzi giovani, lungimiranti e all’avanguardia, proprio come vorrei essere io. Da un anno collaboriamo per i test di nuove colture e nuove sementi, lavoriamo a stretto contatto. I feedback dei cuochi sono un grande stimolo per Daniele Rossi (fondatore e ceo dell’azienda,
ndr) e per i suoi collaboratori.
Quanto ha inciso sul suo lavoro la possibilità di avere sempre a disposizione un “orto nel ristorante” in grado di fornire prodotti sempre freschi e di qualità garantita?I vantaggi che la macchina può dare sono molteplici, oltre alla possibilità di avere una freschezza quasi senza paragoni (verdura come appena colta dall’orto). Il gusto e l’aroma soprattutto delle erbe aromatiche è inebriante. Il valore aggiunto di avere anche un assoluto controllo sulla salubrità delle colture non è da sottovalutare (nessun contatto con l’esterno, utilizzo di acqua demineralizzata, nessuna contaminazione con pesticidi o agenti atmosferici).
Quali tipologie di colture ha scelto di tenere nel suo Tomato+?Ultimamente utilizziamo molto tutte le tipologie di basilico; mi entusiasma poter usare le foglioline più piccole e tenere. Un’altra coltura che mi lascia sempre impressionato per la velocità di crescita e per il risultato finale sono le lattughe. Da semino a cespo in poco più di tre settimane, incredibile!
Per quali piatti utilizza le colture Tomato+?Ad esempio nel nostro “Risotto torba, pomodoro e cipolla”, attualmente presente nel nostro menu, utilizziamo come ingrediente “segreto” il basilico greco e il basilico rosie per dare al piatto un retrogusto più persistente.
Per informazioni:
www.tomatopiu.com