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Grande fermento per Food Immersion 40 appuntamenti tra buon cibo e cultura

L'importanza della fermentazione in cucina sarà il tema di Food Immersion: dal 2 al 4 ottobre a Reggio Emilia, il festival per la 4ª edizione sceglie di raccontare uno dei processi alla base di molti prodotti italiani

 
05 settembre 2015 | 10:43

Grande fermento per Food Immersion 40 appuntamenti tra buon cibo e cultura

L'importanza della fermentazione in cucina sarà il tema di Food Immersion: dal 2 al 4 ottobre a Reggio Emilia, il festival per la 4ª edizione sceglie di raccontare uno dei processi alla base di molti prodotti italiani

05 settembre 2015 | 10:43
 

Corsi, workshop, mostre, dj set, degustazioni, mercati e presentazioni di libri animano il programma della quarta dedizione, dedicata al “fermento” con oltre 40 appuntamenti. Il mondo del cibo ribolle, è in agitazione e sta fermentando: nuove abitudini alimentari, nuovi cibi e nuovi gusti saranno protagonisti di Food Immersion Festival, il festival di cucina creativa che andrà in scena dal 2 al 4 ottobre, nel centro storico di Reggio Emilia. Workshop, corsi di cucina, degustazioni e incontri sveleranno come il “fermento” sia un concetto caro alla cucina, alla tradizione e al nostro quotidiano, spesso portatore di novità e trasformazioni.
E fu proprio il fermento culturale del mondo enogastronomico a dare alla luce Food Immersion nell’estate del 2012, quando cinque amiche decisero di ideare un format che consentisse loro di divertirsi in nome del cibo, raccontando quello che succedeva nel settore food, senza cadere nei cliché o in falsi stereotipi.



Food Immersion, infatti, è un festival frequentato da giovani e famiglie, gourmet e buone forchette ispirato alla cucina pop: un mix divertente di buon cibo, cultura, dj set e street food. La fermentazione, leit motiv del programma di Food Immersion, è stata scelta come concetto chiave del festival perché esprime perfettamente lo spirito di trasformazione che permea il mondo del cibo, e soprattutto perché costituisce un processo caro alla cucina - italiana e internazionale - relativo sia alla produzione che alla trasformazione delle materie prime. Il fermento, che semplificando può essere considerato come un processo di morte e rinascita, è essenziale ad esempio per mantenere in vita la pasta madre, per preparare il pane o la pizza, per la produzione del vino, per la nascita dell’aceto, per la stagionatura dei formaggi, per ottenere grandi tè o birre.



Sul tema sono in programma durante le giornate di sabato e domenica numerosi workshop (su prenotazione). Monica Mancini fondatrice della comunità Fermento Etico durante il suo workshop spiegherà come si producono due bevande fermentate dalle incredibili proprietà salutari: il Kombucha e il Kefir. Valeria Mosca, fondatrice di Wood*ing, laboratorio di ricerca sulla raccolta, svelerà come la fermentazione può essere usata come metodo di conservazione dei vegetali selvatici e non. Morimi Kobayashi, consulente di Gastronomia Italiana per il mercato giapponese, nonché importatrice di cibo italiano, organizzerà grazie al supporto del Governo Giapponese per la diffusione della cultura in occidente, numerosi workshop sulla fermentazione e i cibi del Sol Levante: nel programma è prevista una classe dedicata al sake tasting, una sulla degustazione del Japanese dashi based soup, una sul miso e su molti altri prodotti.

Tra i guru del fermento, non poteva mancare Riccardo Astolfi, autore del famoso blog Pastamadre.net, che condurrà un corso sulla panificazione naturale; nonché Andrea Bezzecchi dell’Acetaia San Giacomo che lancia per domenica 4 ottobre un concorso per la premiazione del miglior aceto fatto in casa. Tutti coloro che vogliono partecipare per la sezione Aceti bianchi e Aceti rossi potranno iscriversi direttamente dal sito www.foodimmersionfestival.it: tutte le campionature saranno giudicate da una commissione di 9 esperti, comprensiva di professionisti nazionali dell’aceto (amiciacidi.it), sommelier, tecnici di analisi sensoriale.



Non mancheranno degustazioni dedicate ai formaggi fermentati insieme al direttore di Caseus/ Alma Renato Brancaleoni e alle birre: quest’ultimo workshop sarà condotto da Mirco Marconi, docente presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), dove dirige il Master su High Quality Products. Autore di diversi libri, tra cui "Il libro della birra" e "La Birra, fare e gustare". Per quanto riguarda invece l’accezione culturale della parola fermento, non mancherà uno spazio dedicato alle presentazioni di libri e di start up del cibo. "So-fa-so-good" è infatti il nome del format organizzato da l' Impact Hub di Reggio Emilia che ospiterà giovani imprenditori dell'agroalimentare per raccontare in 5 minuti la loro idea imprenditoriale in fermento. La vitalità e il fervore nel settore del cibo, infatti, appartengono anche alle piazze, alle province, spazi ideali di sperimentazione in cui fare ricerca.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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