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Alta cucina sulle piste dell'Alta Badia La stagione parte con Gourmet Skisafari

La stagione invernale in Alta Badia ha preso il via all’insegna della buona cucina, con il Gourmet Skisafari che ha inaugurato la rassegna Sciare con gusto: 8 chef hanno cucinato nei rifugi lungo le piste

di Alberto Lupini
direttore
 
17 dicembre 2015 | 19:07

Alta cucina sulle piste dell'Alta Badia La stagione parte con Gourmet Skisafari

La stagione invernale in Alta Badia ha preso il via all’insegna della buona cucina, con il Gourmet Skisafari che ha inaugurato la rassegna Sciare con gusto: 8 chef hanno cucinato nei rifugi lungo le piste

di Alberto Lupini
direttore
17 dicembre 2015 | 19:07
 

La neve si fa ancora attendere, ma in Alta Badia si può già sciare grazie al perfetto innevamento artificiale delle piste principali. E così la stagione invernale è partita alla grande, all'insegna come sempre dell'Alta Cucina. Il via c'è stato con il Gourmet Skisafari, il 13 dicembre scorso. L’evento, insieme alla rassegna “Sciare con gusto”, celebra il connubio vincente da anni tra lo sport sulla neve e la gastronomia, i punti forti della località. Alla quarta edizione di Gourmet Skisafari hanno partecipato ben 8 chef fra i più famosi d'Italia, disloccati nei diversi rifugi lungo le piste dell’Alta Badia. Per l’occasione gli sciatori si sono spostati sugli sci da una baita all’altra, dove hanno sostato per degustare i piatti serviti dagli chef in abbinamento a vini scelti per l'occasione.

da sinistra: Matteo Metullio e Chris Oberhammer

Il percorso gastronomico sugli sci potev ainziiare dove si voleva, noi abbiamo seguito un itinerario che è iniziato al rifugio Col Alt dove Norbert Niederkofler (il cuoco di riferimento di tutto il territorio) del Ristorante St. Hubertus del Relais & Chateaux Hotel Rosa Alpina di San Cassiano ha preparato un'intrigante Zuppa di vino con crostini alle erbe, salmerino marinato su bruschetta di patate. Insieme a lui al rifugio Col Alt ha cucinato anche Alois Vanlangenaeker del ristorante Zass del San Pietro di Positano, che ha deliziato gli ospiti con un piatto tipico della Campania: Linguine al limone con cozze, bottarga e pane croccante di Agerola.

Il percorso è continuato al rifugio Piz Arlara dove Matteo Metullio (nella foto a sinistra), del Ristorante La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares di San Cassiano, ha scelto di preparare un originalissimo tortello al caprino su purè di rape rosse, arachidi e ragù di maialino da latte. Allo stesso rifugio, Chris Oberhammer (nella foto a destra), del ristorante Tilia di Dobbiaco, ha optato invece per un tradizionale e gustosissimo Orzotto del molino di Villabassa con maialino nostrano e maggiorana. Al rifugio I Tablá è stato poi possibile incontrare lo chef pugliese Angelo Sabatelli dell’omonimo ristorante di Monopoli, che per l’occasione ha creato spaghetti aglio, olio, peperoncino e capesante con salsa di marasciuolo (rapa selvatica).

Tagliatelle di puccia alla genovese di manzo del proprio maso, con veli di ricotta pugliese stagionata in grotta
Tagliatelle di puccia alla genovese di manzo del proprio maso, con veli di ricotta pugliese stagionata in grotta

Al rifugio Club Moritzino è andata in scena la cucina dello chef ischitano Nino di Costanzo, che ha fatto degustare un gustosissimo Uovo, porcini, frisella e taleggio di bufala, a cui è seguito il piatto di Nicola Laera del Ristorante La Stüa de Michil dell’Hotel La Perla di Corvara, Tagliatelle di puccia alla genovese di manzo del proprio maso, con veli di ricotta pugliese stagionata in grotta. A chiudere il tour culinario sugli sci è stato Filippo La Mantia, Oste e cuoco, originario di Palermo ma attivo a Milano nell'omonimo ristorante, ospite del rifugio Las Vegas per il quale ha preparato una Pasta con il broccolo in tegame.



Sono state presentate vere e proprie opere d’arte, non solo per il palato, ma anche per la vista. Questi otto piatti e altri sei verranno proposti presso le 14 baite partecipanti all’iniziativa “Sciare con gusto” che avrà luogo durante l’intera stagione invernale, che terminerà domenica 3 aprile. E oltre ai piatti deòll'alta cucinba nei rifugi, come sempre c'è un comprensorio che sull'enogastronomia diffusa (lungo le piste o negli alberghi) ha puntato con successo le sue carte, scontato che le sue attrezzature e i suoi servizi (integrati in quelli del Dolomiti superski) costituiscono oggi uno degli esempio più avanzati ed efficienti a livello europeo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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